Obiettivo: 25 chili in un anno

Tornati da una splendida vacanza all’isola d’Elba, la prima settimana di settembre.

Rigenerati.

Nessuno è stato male.

La macchina non ci ha abbandonato, anche perché non ne possediamo più una e non ha piovuto cani e gatti per 7 giorni, anzi: nessuna nuvola in cielo.

Ci voleva.

Ci voleva proprio.

Abbiamo anche pianificato progetti positivi, per la nostra famiglia, per il nostro lavoro.

Oggi è iniziata la scuola. E anche per me è iniziata una nuova fase per un sacco di motivi. Ora andiamo solo in bicicletta e stiamo mettendo in fila idee. Ma non solo.

L’11 settembre sono stata dalla dietologa, la stessa per cui, 8 anni fa ho aperto questo blog.

Che no, non l’ho aperto quando ero incinta, come qualcuno crede, ma perché mi ero messa a dieta.

Una dieta che era riuscita bene, non fosse che poi, da bravo scorpione eccessivo, con la nascita di Frollina e il post parto e tutto quello che è successo nel mezzo, poi mi sono lasciata terribilmente andare e sono ingrassata, di nuovo, il doppio di prima.

La dietologa (nutrizionista, naturopata) mi ha messo a stecchetto di tutti i cibi che mi fanno male: niente zuccheri, niente cibi istaminoconduttori, niente latticini (che io amo). Tanti legumi, poca pasta (di kamut), cereali, un po’ di carne e pesce come se fossi ancora nel mare dell’Elba (che lì di pescetti ne abbiamo visti davvero tanti).

E poi i beveroni a base di limone e ancora limone e ancora limone. E tarassaco e betulla e altre tinture madre, che ora di madri a cui dare retta ne ho parecchie.

Piscio come un cammello, mangio poco e equilibrato e sono diventata un’adepta dell’acqua al limone a stomaco vuoto.

Ci vuole concentrazione. Per preparare pranzi e cene, per organizzare spese e per coordinarmi con il resto della famiglia. Ci vuole forza di volontà per resistere. Ieri, per esempio, a questa festa di bambini, sembrava che il Fato avesse complottato contro di me: c’erano formaggi dei più deliziosi (o almeno così mi è sembrato), salumi da ogni parte d’Italia, dolci come se fossimo nella fabbrica del cioccolato e tutti, ma proprio tutti mangiavano, offrivano, masticavano.

Io sono stata brava. Mi sentivo come una drogata in crisi d’astinenza a cui qualcuno sta offrendo una dose e pensa “E’ l’ultima poi basta. Dopo non ci casco più”. Ma ho resistito. Mi ero portata il mio OTTIMO budino di SOIA, tracannavo acqua come fosse vodka e sono riuscita a non toccare nulla di ciò che, fino a una settimana prima, mi avrebbe reso felice.

Perché a me il cibo piace in maniera ossessiva e si vede e si sente.

Comunque.

Mi sento molto meglio, non c’è che dire. Più energetica e concentrata.

Mi sento che sto facendo del bene a me stessa.

Obiettivo: 25 chili in un anno.

Per il momento ho una visita in programma ogni due settimane, che ho bisogno di qualcuno che mi controlli, proprio come il droghello che va in comunità di recupero.

La mia vita sociale ne risentirà? Non lo so. Sembra che a 40 anni mangiare sia sempre l’occasione migliore per uscire con gli amici. Troverò delle alternative che non voglio mica rimanere sola e abbandonata con la mia salute di ferro eh?

L’altra notte ho sognato che mi strafogavo di pizzette del mio bar preferito. Poi ad un certo punto mi sentivo in colpa e chiedevo al barista se erano di kamut.

La fame mi rende più simpatica però: sto sviluppando una sana autoironia verso la mia condizione di cicciona in dismissione.

Me lo dico da sola, che in momenti come questo, bisogna volersi molto bene.

E insomma: sono di nuovo qui, all’alba dei quarantanni, a fare la dieta, a scriverne su un blog e a cercare di riderci un po’ su. Ma d’altronde mi ero detta che o scrivevo un libro, o facevo la dieta quest’anno e ho capito che per scrivere un libro non sono dotata, non almeno un libro bello  come vorrei che fosse bello per me.

Poi sempre per tornare ai progetti familiari, ne abbiamo uno a cui teniamo parecchio che include il fatto che devo essere abbastanza in forma per sostenerlo e delle volte bisogna avere qualche incentivo in più per agire bene.

Vi terrò aggiornati.

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8 commenti
  1. Mammozza dice:

    Scorpiona a dieta … presente!
    La mia tecnica però è molto diversa.
    Da un anno sono in cura anzi seguita dal’equipe delle malattie del metabolismo del S.Orsola.
    In un anno ho perso quasi 10 chili, le analisi sono migliorate e non ho stravolto alcuna abitudine.
    Con loro non si parla di dieta, ma di stile di vita, cambiare sì, ma in modo che uno possa mantenere le nuove sane abitudini per tutta la vita. E quindi sì alla pizza, sì a praticamente tutto, ma usando la testa e aumentando l’attività fisica.
    Io non riuscirei, neanche mentalmente, a seguire uno stravolgimento della mia alimentazione come riesci a fare tu. Mi sentirei diversa e in gabbia, malata.
    Teniamo duro che i risultati arrivano, anche in termine di benessere e non solo di taglie.
    Ciao

  2. Melazenzero dice:

    Creatività: è questa che devi mettere in atto, per creatrice nuove abitudini, per non perdere le vecchie a cui tieni, come la vita sociale…
    Si, vero, come in crisi d’astinenza all’inizio… poi ci sono altre fasi ma l’importante è non mollare e tenere chiaro dove vuoi arrivare e perché.
    La lista di pro e contro funziona.
    All’inizio tutto di parla di ciò che NON hai e NON puoi, ma non sarà sempre così.
    Dai, coraggio!!

  3. gloria dice:

    Lo aspettavo questo post, simpatico e profondo come sempre.

    Io faccio il tifo,
    e concordo con te: sentirsi bene è la base migliore per farsi del bene.

    un abbraccio

  4. Moira dice:

    Macchè attività fisica! Macchè equilibrio e volemose bbbene!!!
    Io voglio vendetta, e quindi perdere, cancellare, annullare i maledetti chili e rotolini che da donna più o meno passabile mi hanno subdolamente trasformato in megattera…
    IL NOME! Il nome della dietologa!!!!
    E magari anche quello di un bravo pusher, meglio premunirsi…
    (ps: ora sono seria, grazie per l’articolo: non immagini quanta forza e incoraggiamento ci da, con un giusto pizzico di ironia!)

  5. silvia.moglie dice:

    benvenuta nel mondo a due ruote. non si torna indietro. siamo noi che andiamo avanti
    ps
    ce la farai. ma devi dirtelo ogni giorno. ce la farai

  6. Teodora dice:

    Ma perche’ tutti quei limoni???
    In bocca al lupo per la tua dieta. Io per esempio non mi sono data un lasso di tempo. Basta continuare a perdere (per me sono 20 kg, ma se ne perdo 15 mi va bene lo stesso).

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