Sfacchinata
Giovedì siamo partite per il mare la frollina ed io, per tornare il giorno successivo. Ci hanno ospitate una coppia di amici, la mia compagna di banco del liceo e il suo nonmarito con i loro due marmocchi.
Una giornata+notte in Riviera.
La frollina, non appena siamo sbarcate in quel di Pinarella di Cervia ha cominciato a urlare dalla felicità, a puntare dita ovunque e a parlare nel suo linguaggio primordiale, usando le 6 parole che ormai conosce benissimo e facendo una vera e propria insalatina linguistica.
In Riviera sembra che sia sceso un angelo della corruzione dell’infanzia a portare tentazioni in ogni angolo.
Brucomela, giochini elettronici, macchinine rumorose, risciò, gelati, piadine, uinnipù, acqua, palloni gonfiabili, innaffiatoi colorati, salvagenti a forma di winx, coccodrilli di gomma, cappellini rosagialli e blu, bambini in ogni angolo, dondolini in pineta, mare e mare e mare, castelli di sabbia e conchiglie e ombrelloni, secchielli, palette e scivoli, tappeti elastici, casine di plastica, e ancora dondoli, bambini, mare, gelati.
Non è possibile tenere a freno ne’ il portafogli ne’ l’animo curioso della nana Frolli che ogni giorno diventa più entusiasta della vita e di ciò che popola questo meravigliosomerdoso mondo!
E dato che ora quando vede Berlusconi dice “cacca” o ancor meglio “medda” come le ho insegnato, rendendomi una donna fiera della propria prole, non sono riuscita a negare molto e in 24 ore mi sono dovuta trasformare in una vera e propria animatrice.
L’ho rincorsa mentre tentava di tenere testa a un gruppuscolo di 4 bambini di 5 anni che correvano ovunque e lei si piazzava sempre in mezzo.
Ho evitato che si suicidasse, sgaloppando dal lettone in cui dormivamo a casa dei nostri amici e cadendo per terra sul pavimento, per una notte intera.
Le ho fatto fare due lunghi bagni, saltando tra le onde – che per la Riviera sono un’assoluta eccezione alla laguna costante – e convincendola che non poteva salire su tutti i gommoni che ci passavano di fianco solo perché assomigliavano molto alla barca della Pimpa (mia figlia non ha alcun senso della proprietà privata e pensa che tutto il mondo non aspetti altro che lei si appropri delle sue cose!), ho tenuto a bada i suoi istinti materni quando voleva riempire di baci baciosi estremamente passionali la piccola Valentaina che c’ha 5 mesi e l’ho rincorsa per la spiaggia.
L’ho rincorsa per la spiaggia con il costumino pieno di cacca puzzolente, mentre lei urlava “nooooooooooo cacca”, negando l’evidenza e intanto piccole scaglie di merda si depositavano al suolo, traccia indelebile del suo lascito al mondo.
L’ho acchiappata al volo mentre tentava di distruggere un castello di sabbia con le finestre e persino il parquè come quello di villaborghese di fronte al piccolo architetto che lo mostrava fiero ai passanti.
L’ho dondolata per ore in pineta. L’ho portata in passeggino a orari assurdi, sotto gli alberi, sperando che si addormentasse e il suo spirito curioso si rinfrancasse un minimo.
L’ho nutrita di piadina al volo, poiché stanca e affamata si era messa ad urlare “mangiooooooooo, mangiooooooo, mangioooooo” puntando con il dito al chiosco della suddetta, mentre gli astanti mi guardavano come se non le dessi nemmeno un tozzo di pane.
L’ho coccolata. Amata. Sgridata quando ci voleva.
Tutto in un giorno.
Sono tornata a casa distrutta. Felice perché lei era felice ma distrutta.
E’ difficile farsi una doccia mentre lei corre ovunque e tu sei sola. E’ difficile mangiare in santa pace se lei tenta di rubare i giochi ad un bimbo di 3 anni (il figlio della mia amica) in fase permalosa e personalistica.
Ma ce l’abbiamo fatta. A casa io ho dormito come una talpa in letargo. Lei si è fatta venire un sonoro e copioso raffreddore post marem.
Stanotte abbiamo tribolato un poco con lei che rantolava per la tosse. Mi chiamava.
“Mamma, mamma, baccio, baccio!” mi diceva con le manine tese per essere tenuta tra le mie braccia.
Ora parla. Comunica. Che strano. Tutto in un botto. Si ricorda delle cose che dico molto più di me e ieri che mi è scaccapo un “cazzo” lei – felice – mi ha imitata e ha ripetuto “cacco!”.
Così mentre stanotte la tenevo tra le mie braccia e la coccolavo sperando di calmarle il tossone, le ho detto “frollina, adesso la mamma ti canta anche la canzoncina così ti rilassi…”, che questa di cantarle qualche nenia, tipo Fra Martino, è una cosa che faccio da sempre, convinta che le piaccia.
Lei, stanotte, ha preso la sua vendetta sulla mamma stonata. Mi ha guardato e mi ha detto, seria seria:
“Mamma baccio, no canta!!!!”
Finalmente, avrà pensato, finalmente posso evitare questa tortura!
Panza, credo che tua figlia abbia lo stesso senso dell’umorismo della madre…..
Deve essere fantastica quando dice CACCO!::))))
Ora che parla comincia il bello !! preparati ad una serie di inevitabili figure di m… 🙂
Ahahaha.. stupenda frollina! Berlusconi medda, mamma baccio no canta! *_* la bimba ha capito tutto! 😀
mi sei mancata da morire PAnz!!!
ahhaaaaa
ecco, sicuramente anche dafne, appena potrà, ci chiederà di piantarla di cantare…
🙂 Anche il mio ha iniziato a parlare tutto d’un botto, così, dall’oggi al domani … e pensa che anche a me ieri è scappato un “ca@@o” dopo aver rotto una rotella di un carrellino e lui – felice come la Frolli – mi ha detto “caccio” – inclinazione diversa dalla Frolli o_O
Però sono buffi :)))) e mamma si tapeprà la bocca con del nastro isolante ^_^
Mamma baccio, no canta…è G E N I A L E.
Anche il Mostro ha iniziando a parlare tutto di botto, credo che facciano così, noi siamo passati da poche paroline alle frasi e alle filastrocche, e ogni tanto me la registro perchè mi fa morire. A noi non serve manco più cantare, si canta la canzoncina da sola (la bella tartaruga e’ quella che preferisce)
Baci grandi alla Frollina!
Ma la mia e’ l’unica che a 21 mesi ancora non spiccica una parola?(3 ne dice 3) mi devo preoccupare?
Ma che bel racconto e la frollina deve essere deliziosa quando dice “Mamma baccio,no canta!!”..che ridere!!
Meryem non parla ancora, ma quando canto mi mette in bocca il ciuccio. Semplice e efficace.
Devo insegnare a dire la stessa cosa a mio nipote…
A me è arrivato Ennio offesissimo e in pianto allo stabilimento. “Mamma, quelli sono così stronsi”. Due bambini più grandi spadroneggiavano sul trampolino facendo male ai piccoli.
Oops. Meno male che non lo ha sentito mia zia, sennò sai che palle. Però concordo, quei due, che poi ci sono andata a parlare, erano di uno stronzo incredibile, per l’età che avevano.
La proprietà linguistica di mio figlio è fenomenale.
ahahah arguta la frollina, argutissima!!