Uccelli venite a me
Questa la devo raccontare immediatamente: oggi mi trovo più simpatica del solito. Oggi mi darei il premio “Stordita in simpatia”.
Sto lavorando. Squilla il telefono ed è Tino che nella pausetta caffè pensa a me. Ci mettiamo a parlare e dato che io sono una grandissima cafona, mentre sto al telefono mi collego a questo blog con l’idea di leggere qualcosa non appena avrò messo giù. Nel frattempo Tino ed io continuiamo a parlare. Le finestre sono aperte sulla campagna che circonda la casa di mia mamma. Profumo d’estate, suoni d’estate.
“Ma cos’è questo rumore?” fa Tino. “Sembra come un pigolio di uccellino piccolo!” rispondo io.
In effetti lo sento fuori dalla finestra ma anche in camera nostra. C’è qualcosa che pigola in casa. Proviene dagli scatoloni, quelli sotto la scrivania.
“Cazzo, è entrato un uccellino. Cazzo c’è un uccellino che si è incastrato tra i nostri scatoloni!” dico a Tino con il pensiero rivolto a quel piccolo essere indifeso e alle possibili brame dei miei gatti.
Metto giù il telefono e parto alla ricerca del povero esule. Mi metto a ravanare ovunque. Mi metto a cercare tra le mutande e i reggiseni, tra le parrucche di carnevale e i giochi di frollina. Mando i gatti in un’altra stanza e cerco.
Ad un certo punto, mentre l’ansia per il pennuto sale, mi rendo conto che la luce che arriva dal piccì mi infastidisce e decido di chiuderlo momentaneamente (è un portatile e mi basta abbassare il video).
Continuo le ricerche. Ma mi accorgo che l’uccellino non pigola più. Penso a una disgrazia. Oddio l’ho schiacciato inavvertitamente spostando gli scatoloni. Oddio ho fatto una polpetta. Oddio andrò all’inferno. Proprio mentre mi metto le mani nei capelli mi sovviene che il blogghettino a cui mi ero collegata c’ha un pulcino sulla testata e che la sua padrona si firma Piulina nei commenti.
Non sono molto intelligente ne’ sveglia, come la sopraddetta storia vi starà insegnando, ma qualcosa mi dice che l’uccello canterino sta dentro al suo blog, nel mio computer…
Non potete capire quanto ho riso.
Nemmeno se ci pensassi alla notte riuscirei a divertire tanto me stessa con queste piccole perle di saggezza popolare…
ovviamente grazie a Piulina, involontaria complice della mia cojonaggine!
Oddiooooo!!!!! ho le lacrime agli occhi! il mio piccolo Chuck the Chick sta facendo danni in tutta Italia, tra cani aizzati contro il pc, gatti incuriositi e affamati e ora te 😀 beh, sono felice di averti regalato questo momento di divertimento 😀
ahahaha sto ancora ridendo all’idea !!
cazpita! mi distraggo un attimo e cambia tutta la faccenda, qui. :))
Ma tu non stavi ristrutturando, traslocando, montndo, smontando? E quando mai hai avuto il tempo di rifare la tappezzeria pure al blog (o sono stati i polacchi?)
Bello il cambiamento, comunque, adesso fammi fare un giro che mi abituo.
E si, il verso del pulcino oiace un sacco ance a Orso (che si definisce il mio pulcellino di mamma chioccia, la cosa lo tocca nel profondo, capisci?)
Ah ah ah ah ah ah ah!!!! Aiutooooooo! Che ridereeeee! Comunque si, quel pulcino fa danni, ma è così carinoooo! 🙂
Bella la nuova versione, bella bella!!!!!!!!!!!!!:)
Oddio che ridere :°°D
sempre detto io che quel pulcino il male!!
ho perso un “è” per strada o.ò
Certo che, rileggendo il titolo di questo post… :))
IL PITTORE ANTIMAFIA GAETANO PORCASI RACCONTA LE PAGINE BUIE DELL’ITALIA DEL DOPOGUERRA DAL 1943 AL 2007.www.gaetanoporcasi.it