Tabatha è venuta a prendermi per portarmi nell’Inferno dei parrucchieri
Ieri sera sono tornata a casa, dopo una giornata lunga e intensissima e Frollina mi fa “Mamma, allora quand’è che mi tagli i capelli?”
Insomma, a casa nostra sono io la parrucchiera. Lei no ci vuole andare in qualche Salone, vuole solo la mamma che usi forbici e spazzola sulla sua chioma. Da quando è nata, Frollina è dotata di una quantità sconsiderata di capelli. La prima volta che ho dovuto tagliarglieli aveva 6 mesi, per dire. Quando è nata, ricordo BENE che prima sono spuntati i capelli e dopo circa un’ora lei.
Ieri sera ero stanca.
Come sempre abbiamo fatto il bagno e poi ho preso lo sgabellone e l’ho messo davanti allo specchio, in bagno. Mia madre che se ne stava andando scuoteva la testa. Lei non è molto d’accordo che mi occupi io dello stile di Frollina.
Io – stizzita – le dicevo “So quello che faccio, sono 5 anni che le taglio i capelli!”. Lei si è fatta scappare un “Appunto!” ed è uscita.
Frollina cantava e mi raccontava di un fatto accaduto a scuola e dei pesciolini, che lei vuole i pesciolini per Natale e poi anche di una storia al contrario che l’era venuta in mente.
“Potremmo raccontarla insieme al Tempo dei giochi il giorno che vai a raccontare le favole!” mi ha detto contenta. Insomma, taglia, tagliuzza e nel frattempo pensavo, insieme a lei, come strutturare questo otto marzo che racconto le favole ai bambini insieme a 2 amiche e saranno proprio le mie favole, che emozione e che responsabilità.
Lei intanto mi diceva “Mamma taglia qua, taglia là, non voglio tutti quei capelli sulle orecchie!” e io che provavo a trovare un giusto mezzo, ma poi era divertente questo tagliare insieme, su sua indicazione, alleggerire, spuntare, creare effetto pieno-vuoto
pieno vuoto davanti
pieno vuoto dietro
aspetta che sistemo quello scalino e vuoto un po’ lì
aspetta, anche dietro bisogna svuotare un po’ che se no l’effetto è troppo pesante
ecco, ecco, ferma frollina, non ti muovere che abbiamo quasi finito…
ecco, ecco, spetta che taglio un attimo anche di là…
Ciò che era pieno, d’un tratto è diventato VUOTO, crateri si sono aperti sulla luna del bel viso di mia figlia. Scalini ripidi che nemmeno il portico di San Luca è tanto scosceso. Ciuffi orfani a ricordo del tempo andato.
Oh
mio
Dio.
Quando ho deposto l’arme, mi sono resa conto che mi ero fatta prendere un po’ troppo la MANO.
Il demone di TABATHA mani di forbice, la parrucchiera sadomaso che infligge punizioni ai parrucchieri cattivi, si è presentato alle mie spalle, scuotendo quel suo caschetto platino di capelli, con gli occhi cattivi e i denti da vampiro, pronta a infilzarmi con un bigodino e mandarmi direttamente in un inferno speciale, dove un enorme phon spara vento CALDISSIMO sulla faccia dei dannati e un esercito di forcine invade la tua regione addominale per impiantare lì le proprie uova.
Cosa ho fatto?
perché tanta SUPERBIAAAAAAAAAAAA?
Ho ripetuto 15 volte Io-non-sono-una-parrucchiera a monito per il futuro. Nel frattempo la figlia si guardava tutta soddisfatta allo specchio, un po’ delusa perché la frangia non gliela avevo tagliata proprio tutta-tutta ma rimaneva qualche pelo sparso, come se avesse tentato di accendersi una sigaretta con il fuoco della cucina, tenendola tra le labbra (e so cosa succede perché faccio parte della ristretta cerchia di idioti che ci hanno provato!).
L’amore per una madre è proprio cieco!
Stamattina per fortuna c’è il sole. Le ho infilato un bel cappello primaverile in testa. A scuola – nel timore che la maestra potesse chiamare gli assistenti sociali – prima che se lo togliesse l’ho preparata. L’unico commento è stato “Ma tanto è bella lo stesso!”. Avrei voluto abbracciarla la maestra. Quando si dice bugie a fin di bene…
Ora vado. Un bigodino gigante mi ha fatto tic tic sulla spalla, credo che il mio momento di scendere agli inferi sia alfine giunto.
Vi ho voluto bene.
mi hai fatto scompisciare dal ridere!!
A casa nostra l’addetto al taglio dei capelli alle bimbe e al confezionamento dei vestiti per bambole è egidio, e fa le cose con un certo stile… se vuoi ci incontriamo a metà strada per rimediare il rimediabile 😀
buona giornata, dài che è bella lo stesso, dài che c’è la luna crescente ahahah
ti ricordi il mio taglio estivo a Giorgio vero?
http://www.ilripostiglio.com/fotografie/v/2011/Luglio/2011-07-20_15-38-31.jpg.html
hai toccato un dente dolente. dente non tasto. a mio figlio (coetaneo della frollina) glieli taglio io (e grazie, è maschio, prendi la macchinetta et voilà) per la figlia, 8 anni, fino a poco tempo fa, quando voleva la frangia dritta, solo alla frangia ci pensavo io, ora neppure quella. nonostante io non sia così, lei diceva pendant, riferita alle calze intonate alla maglietta o alla gonna, che non aveva 3 anni. l’ho incoraggiata? non so, forse solo ad avere cura di sè, senza ossessione. ora dopo giorni e giorni di urla perchè i capelli troppo lunghi e non curati si ammatassavano in modo mai visto, siamo andati dal parrucchiere che dopo aver pettinato, tirato, sforbiciato, ci ha riportato alla decenza ed ora è autonoma e felice e pensa di fare la parrucchiera. almeno evito l’inferno dei parrucchieri e liti furiosi con la figlia 😀
@Mestieredimamma: tra una settimana, se sono ancora su questa terra, ci troviamo in autogrill per un taglio al volo di Egidio 😉 @Lucia: ah ah ah è VERO!Ecco fai conto che alla papalina francescana ho unito qualche “effetto” scalato anche sui lati. Sembra ci siano i buchi per l’elettroshock, per dire.
Ieri mi sono sistemata la frangia da sola…c’era un motivo per cui non lo facevo più da anni…
Non posso crederci: l’hai fatto di nuovo!
E questa volta è toccato a tua figlia.
Con chi te la prenderai la prossima volta, con il gatto???? 😉
Ps.
Scherzo ovviamente. Baci da tu sai chi.
@Pino: mi hai sollevato il morale dopo una giornata di mmmmerdissima ricordandomi delle mie malefatte milanesi 😉 ti adoro, sappilo, sei una di quelle persone che potrei non vedere per anni, ma adorerei lo stesso, fratello!
Che risate.. Anch’io taglio i capelli ai miei bimbi. La bimba ha i riccioli e non si vedono molto i disastri. I maschietti temono la mia mano. Anche perché sono la negazione sulle attività manuali. Un giorno diventerò calva come punizione a tutto ciò. Io eh, mica tu..