I misteri della tirata a lucido
Alcuni eventi della maternità e della vita sono ammantati da un’aura di puro e inestricabile mistero.
Vado ai giardinetti e ci mettiamo a camminare, la frollina ed io. Lei ovviamente vuole fare 14 volte gli stessi 9 scalini. Io devo tenerla stretta perché non si rompa quei quattro denti che ha con una rovinosa musata contro il cemento.
Facciamo questi 9 scalini per 14 volte. Rovinando ogni tanto a terra, ma senza disastri troppo disastrosi.
Non siamo le uniche a praticare lo step da giardinetti. Molte coppie di mamma-figlia/padre-figlio/dada-bimbo e così via fanno la stessa cosa.
I bambini felicioni, gli adulti con il biglietto da visita del fisioterapista pronto in tasca.
Ma una cosa che non mi torna mai è perché alla fine di queste sessioni sportive la Frollina ed io siamo brasate di terriccio mentre gli altri bambini hanno ancora i pantaloni stirati.
Io ci metto mezz’ora a ritrovare la posizione eretta che sento tutti gli arti consumati dallo sforzo della posizione, mia figlia sembra una zingarella che ha appena finito il turno al semaforo.
Scarmigliata, spesso con le scarpe che sembrano uscite da un rally e con zolle di terra appese a pantaloni e giacchetta.
Per non parlare delle manicotte del suo capottino uinnipù. Manicotte pelomunite che da bianco passano in 15 minuti netti a color grigio topo.
Io guardo gli altri bimbi, sempre ordinatissimi e pettinati e anche molto bravi a ripulirsi le manine dopo ogni caduta e mi chiedo, sul serio, come fanno.
E allora mi viene in mente che quando lavoravo come strozzina c’avevo certe colleghe bellegnocche che si presentavano al 15 d’agosto in ufficio con minigonne inguinali e tacchi di 15 centimetri.
E non era tanto per le minigonne, ma quei piedi in quei tacchi io proprio non riuscivo a capirli. Sembravano rose di campo, mentre le mie fette numero 40 sudavano 10 sardine nelle scarpe da tennis.
Il mio pollicione, dentro a quelle scarpe tutte tacco e nastrini e lustrini e fibbiettine, il mio pollicione di certo sarebbe franato come su di un campo di calciosaponato.
E invece queste mie colleghe gnoccomunite, ecco loro sembravano perfettamente a loro agio: ancora con la camiciola di seta “vedononvedo” perfettamente stirata, con il trucco appena, appena sfumato, dopo otto ore di lavoro.
Ecco io quando vado al parco rivivo certi misteri della fisica e della chimica. Perché io e mia figlia sembriamo sempre uscite da un palazzo in fumo, mentre certe mamme con tre figli arrivano che sono truccate alla perfezione e hanno un sorriso colgate che gli smalta i denti anche dopo una notte insonne. E i loro bambini sono il ritratto della perfezione; stirati, lavati e perfino tirati a lucido.
Anche dopo le cadute. Anche dopo aver fatto sueggiù da scale sporchissime e da scivoli rovinati dall’inverno.
Io ripenso alle mie colleghe di allora e mi dico che deve essere una roba che si ha nel DNA questa qua dell’ordine e del sentirsi sempre a posto.
E penso che io nel DNA non ce le ho mai avute ste robe se quando andavo al Liceo, ecco già allora, mi capitava spesso che mi dimenticavo di togliermi i pantaloni del pigiama e me li ritrovavo sotto i jeans in classe.
Bon, l’ho detto.
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A chi lo dici! Io la manutenzione straordinaria troppo riesco a farla se devo, ma quella ordinaria (manicure, capelli, depilazione ecc.) mi frega.
Però la mia teoria è che come tutto nella vita è questione di priorità. Se essere linda e pinta NON è la tua priorità nella vta, perché per approvarti e sentirti bene hai altri sfoghi, allora ti distrai, pensi con altre zone del cervello, che ti devo dire, proprio non ci sei. Se invece esci con i tacchi del 15, vuol dire che in fondo i qualche modo ci stai bene, ti senti figa, allora inconsciamente non ti tocchi la faccia o i capelli e quindi non ti spettini e strucchi, ti muovi più limitatamente e non spiegazzi le camicette, insomma, anche se non vuoi, sei tutta concentrata su quello perché per te è importante. E i risultati si vedono.
Tu e frolli quando giocate vi divertite, siete prese da quello che fate, per forza ti sporchi, ma manco te ne accorgi sul momento. Quidni in un certo modo ti godi di più quello che fai. Se invece sugli scalini facessi la sfilata di Armani, anche tuo figlio per quanto piccolo gioca di meno perché sente che non ci stai dando dentro e non si sporca. Anche perché bisgona vedere quanto hai sclerato l’ultima volta che aveva una macchia.
Non so, io me la spiego così. Tanto il bucata a casa nostra lo fa mio marito nel weekend, lui crede che è perché lo fa meglio di me, io dico che è il senso di colpa che in settimana non c’è mai. Chissenefrega quindi delle macchie, meglio, così non ci sono dubbi se deve essere già lavato o no.
e perchè certe mie colleghe si alzano alle 6, corrono un’oretta si docciano e alle 8 sono in reparto pronte per una lunga giornata di tirocinio/lavoro aggratis mentre io dopo una miserrima lezione di fitness termale di 45 minuti mi sento uno straccio?
sono misteri…
Non me lo dire. Io faccio parte della categoria di donne che le rare volte che indossa dei collant, 6 volte su 10 si accorge che sono smagliati ma, per non perdere tempo, esce lo stesso proponendosi di far finta che l’incidente sia successo in un secondo momento…
Appoggio la teoria del DNA. Io sono nata “scapigliata” e così continuerò per il resto dei miei anni, oramai ho il destino segnato e vado alla ricerca per il mondo di persone come me..rifuggo dalle “tirate a lucido”, ho paura di loro e se posso dirla tutta non mi fanno granchè simpatia..forse fino a qualche anno fa provavo invidia per questo tipo di donne, invece ultimamante mi accorgo del contrario..sono loro che invidiano o quanto meno ammirano me per il mio totale menefreghismo nel portare in giro il mio supersedere in pantaloni aderenti senza un abbinamento super studiato per nascondere i rotoloni, e la mia faccia sbattuta senza un filo di trucco.. quando mi voglio tirare mi tiro pure io e allora è ancora meglio perchè so veramente stupire..w PANZ e la Frollina..W la spontaneità
Secondo me i bambini che non si sporcano non si divertono. E chissenefrega se poi bisogna lavare, basta organizzarsi con vestiti che vadano in lavatrice. E se le altre mamme vengono al parco con il tacco da 12 beh, son loro che son fuori posto!
A parte che secondo me una col tacco da 12 è fuoriposto dappertutto tranne che a fare la velina o qualche altro lavoro di rappresentanza dove conta la presenza fisica (hostess ai convegni?) e se ‘sti tacchi si devon portare per lavoro ci vorrebbe un indennizzo nello stipendio!
W le scarpe da tennis!!!
Comunque anche il Mostro c’ha la giacchetta invernale sempre un po’ lurida ma chissenefrega, almeno può giocare liberamente!
Aaaaahhhhhh, che soddisfazione leggere ‘sto post e i commenti, in particolare quello di Chiara che esce con il collant smagliato e quando l’ineccepibile tacco12 glielo fa notare (se ne trovano dappertutto) finge di cascare dalle nuvole…credevo di farlo solo io, anche se quest’inverno ho abbandonato il collant per comode calze al ginocchio di cotone o microfibra, lavabili, ecologiche e naturalmente pochissimo sexy!
Vogliamo poi parlare di quelle che nel cuore dell’inverno se ne vanno con gonnelline trasparenti e cortissime e con la panza di fuori per essere fighe e alla moda? O di quelle che d’estate hanno gli stivali? Chiamatela sindrome della volpe e dell’uva, ma quelle mi fanno davvero pena…
Giuliana
Ora che mi guardo in giro e mi vedo come mi vesto capisco che non va bene per la mia età. Le mie ‘colleghe’ coetanee sono così fighe, solo io esco ancora con le scarpe da tennis? Però per il fatto del trato a lucido secondo me se parli con le altre mamme loro vedranno la frollina bella pulita e i loro come zingarelli, il bimbo del vicino è sempre più pulito (libera trasposizione dell’erba del vicino è sempre più verde)
Ok. Lo ammetto. Io ce l’ho quel gene, credo. Datemi addosso, se volete. Del resto anche le mie tre colleghe di blog lo fanno sempre. Soprattutto da quando 10 anni fa in una vacanza in campeggio mi sono incamminata verso le docce con un completino ciabattine/microaccappatoio/fascettina/trousse tutto coordinato. Ancora mi sfottono.
Io la sera prima di andare a dormire decido cosa indosserò il giorno dopo, se no faccio troppo tardi. Io tutti i giorni cambio la borsa, in base alle scarpe. E gli orecchini, in base ai vestiti. Io almeno due volte alla settimana mi faccio le unghie, che mi rilassa… Quando giro per negozi le ore mi sembrano minuti. Fa quasi sempre troppo caldo o troppo freddo per un paio di scarpe col tacco o per una gonnellina svolazzante…quindi preferisco pensare a cosa ho voglia di indossare e non alla situazione meteorologica (in effetti a volte poi pago).
Non ho figli, quindi forse ho un po’ più tempo…ma credo sia davvero qualcosa che una ha dentro, che è più forte di te. Mia mamma mi diceva “quando vivrai da sola vedrai, non avrai più tempo di passare le serate in bagno…”. Ora vivo da sola e per me la casa è un’estensione della mia personcina, da curare allo stesso modo: più in ordine e coordinata possibile.
Confesso un’ultima cosa, così poi ho detto tutto e potete sfogarvi col mio DNA: cerco di coordinare anche guinzaglio e pettorina del cane con la mia mise. Abbiamo i “completini” più sportivi oppure quello in pelle. Ecco, l’ho detto.
@fragola: guarda io una di quelle colleghe supergnocche con il tacco del 15 la adoravo, perché secondo me poi dipende come sei. Lei per esempio era molto autoironica e sapeva vestire in un certo modo con una classe fantastica..
secondo me tutte le cose dipende come le fai, se ti prendi troppo sul serio, ecco quello è il problema!
Anch’io sono arrivata alla conclusione che si tratta di DNA. Certo che se quelle come me continuano ad accoppiarsi con quelli come Mignolo non c’è speranza… la tara genetica è destinata ad aggravarsi! 🙂
Io ho mia cugina che è sempre stata perfettina.
Non è una supegnocca ma in compenso, anche se si mettesse a coltivare un campo alla fine sarebbe sempre impeccabile, mai un capello fuori posto.
L’immagine che mi resta sempre in mente è il giorno della mia prima comunione.
Mia sorella, di 3 anni più piccola e mia cugina avevano deciso di comprare lo stesso vestito (non chiedermi perchè…).
Alla fine della cerimonia, quindi erano passate neanche due ore da quando le due indossavano i vestiti e comunque erano in chiesa (dove mai potevano andare a saltellare? mah…), mia cugina era perfetta…
Dalla gonna di mia sorella penzolava un pezzo di fodera…..
Va beh!
E comunque….viva le scarpe da ginnastica a vita….nonostante mio marito sia più alto di me di buoni 20 cm…
Io ho i piedi delicati….scarpe comode…e fragili…
Riesco a prendere le storte con le scarpe da ginnastica…se metto i tacchi mi ingessano!!!
Baci!
Che divertimento c’è se non ti impastricci un po’ di erba e di terra? Si vede che le mammine tirate a lucido da bambine non si rotolavano giù dai campi in pendenza 😛
Oddio..e io che pensavo di essere l’unica o quasi ad avere questi chiamiamoli complessi! Mi consolo tantissimo leggendoti. Mi sono sempre chiesta anch’io come facessero tante colleghe ad essere sempre perfette in qualunque situazione con qualunque situazione meteo…e quel che è peggio, mica mi è mai venuto da odiarle, anzi…le spiavo sperando di cogliere qualche segreto. Ovviamente non ce l’ho mai fatta e anche adesso che sono mamma il mistero si infittisce e nn accenna a dipanarsi. Sgrunt 😉
Fragola ha però ragione su un santa cosa: prepararsi i vestiti la sera prima (per noi e i mostri) sarebbe tanto utile nella routine di chi non arriva mai. Io lo faccio quando ho appuntamenti o viaggetti di lavoro e mi semplifica tanto le mattine in quei casi. Poi è l’anarchia che mi frega.
Un suggerimento che in parte ho trovato utile è stato quello di iscrivermi un periodo alla mailinglist di http://www.flylady.net che ti spediscono una serie di consigli da adottare in pianta stabile (tra cui la routine della sera di prepararsi i vestiti e quella del mattino di vestirsi e mettersi le scarpe ai piedi anche se lavori tutto il giorno da casa, e sono cose che hanno una loro utilità, anche se io lavoro volentrieri dal letto con il laptop.)
Le flylady sono molto americane e un pelino maniache dal mio punto di vista di caotica, ma funziona, altroché. Infatti mi sono cancellata dalla mailinglist e forse ho fatto male.
Quel DNA manca completamente anche a me, io e mia cugina ci scherziamo sempre su dicendo che alla nascita ci hanno comprate al discount o ai saldi… 😉
A me succede anche con il cibo, lo mangio con gusto e quindi ogni tanto finisce che mi sporco, devo sempre stare attenta a non andarmene in giro con le labbra sporche di cioccolato, o il gelato sul naso…
Ricordo che a scuola, quando i compagni portavano le paste per il compleanno, dopo averle mangiate il mio era l’unico banco pasticciato e pieno di briciole e zucchero a velo (e sto parlando del liceo, non delle elementari…ehm…). Ma almeno ero simpatica, chiedevo il bis se ne avanzavano e non dicevo “per me no grazie, sono a dieta!”. 😉
ah ah….mi ci vedo in questo racconto…io che da 15 mesi non riesco più a mettermi gonna o cappotto o maglia elegante o chissa cos’altro perchè mi spieghi come faccio poi la mattina quando devo arrivare al nido con simoneinbraccio-suopeluche-suocambio-miesoprascarpe-sueciabatte-etcetcetc?????
è da panico solo a pensarci……
siamo solo normali mamme incasinate no?????
( me lo dico da sola….)
Fragola, sei della Bilancia?
Giuliana
Me lo sono schiesto pure io…la mattina esco e sono passabile, ordinata, profumata e col visino arripigliato dal “fàrd”…poi torno, mi guardo allo specchio….e SONO STRAVOLTA!!! E agli altri non succede…e son misteri!
Come ti capisco…io queste donne così straperfette le chiamo le vampire…perchè al sole non hanno nemmeno la decenza di squagliarsi come tutte! (seguirà post appropriato)
Ti segnalo il mio nuovo blog, se vieni a trovarci mi fa piacere:
http://libreriaconvista.splinder.com
un baciotto
dani
Panz sei sempre molto gentile!
Comunque IL GENE non è legato al segno della bilancia, sono capricorno…
IL GENE non porta come carattere secondario una fissa per le diete…
IL GENE non è diffuso solo nelle hostess da convegno…sono una consulente e giro tantissimo tra le aziende agricole!
Quando devo proprio zampettare in mezzo al letame magari rinuncio ai tacchi ma MAI alla borsetta coordinata!
buonanotte a tutte (e ai bimbi soprattutto!)
Ciao!
finchè uno è perfettino e impeccabile da adulto buon per lui, se così sta bene, ma recentemente una mia amica mi ha detto che alla riunione con le mamme del nido in cui va sua figlia hanno insistito molto che non vengano stressati i bimbi sul fatto di non sporcarsi, perchè ci sono bimbi che al nido non vogliono colorare o giocare con la farina perchè, evidentemente, hanno paura di quello che poi la mamma dice loro.
Mi sembra terribile, sono rimasta basita.
Mi occupo di educazione ambientale e mi capita anche che alle gite bimbi non corrano e non si siedano sull’erba per il terrore di un po’ di fango e mi fanno tristezza, si perde molto della vita e di noi stessi anche dimenticando il nostro stare in contatto con il mondo naturale.
W il fango, i bimbi che si rotolano nell’erba e che sanno arrampicarsi su un albero!
PaolaT