La mamma schiaccia sassi
E’ stata una settimana davvero pesante. Io ho avuto la bronchite cronica. La frollina si è fatta due influenze in una e Tino si è bloccato con la schiena.
Casa nostra è stata per qualche giorno un vero e proprio cronicario: stavamo per assumere un badante!
Domenica però il sole (quadrato) ha ricominciato a splendere e mentre Tino rantolava a letto, con la sua schiena spezzata, noi siamo andate al Carnevale dei bambini, insieme a due compagni e alle loro mamme.
Frollina si è messa il costume da pirat(essa) che le ha fatto mia mamma (guai a chiamarla pirata, si offende a morte ;-)).
Mentre la truccavo mi ha detto che però lei voleva essere una piratessa zebra e anche farfalla e così è venuto fuori un costume ibrido, un mischione di idee che cambiavano e si modificano ogni momento.
I suoi amichetti erano bellissimi: c’era un cavaliere con tanto di scudo e stemma e un pirata. In autobus abbiamo anche intravisto un Cardinale e un soldato americano a fianco di una Pippi calzelunghe e un orso.
Noi grandi ci siamo buttati nella mischia come si andrebbe a un’ispezione rettale, ma devo dire che poi alla fine è stato divertente, soprattutto la Banda e ballare in mezzo alla via.
E mentre quella santa donna della Lucibella si apprestava a salire su un carro con i tre cinni, sfidando la bolgia infernale e la musica da Rave Party, ho avuto un’illuminazione.
Mi si è palesata davanti l’evoluzione della mamma talebana, ovvero la mamma schiacciasassi, inconfondibile fenotipo umano.
La schiacciasassi ha figli di età maggiore ai 3 anni e vuole per loro il MEGLIO.
Sfida le folle perché possano salire per primi sul trenino al parco giochi, occupando i posti migliori in locomotiva, per far suonare la campanella. Non importa se per ottenere quel ambitissimo seggiolino dovrà tirare qualche lopez ad altri quatrenni o spezzare le braccina di innocenti marmocchi: Paolino e Matildina devono avere il meglio, costi quel costi.
Le mamme schiaccia sassi sono dei caterpillar: ai loro bambini solo boccone del prete, quello più tenero, quello più saporito. Sgomitano perché vada nella scuola migliore e allo stesso modo perché abbia la doccia più calda in piscina.
Le si riconosce dalla postura. Si inarcano leggermente in avanti, buttano fuori la testa, tenendo stretta la manina del loro amato pupo. Prendono la rincorsa, quasi con un leggero sfregamento del piede destro per dare forza al motore e lanciano in avanti la creatura, guardando dritte nella direzione del loro obiettivo. Qualsiasi cosa capiti sul loro cammino non conta. Non conta nemmeno se lasciano morti lungo la strada. Fanno finta di non accorgersene e tirano fuori la macchina fotografica non appena Paolino è ben assestato al posto che gli compete e si arrabbiano anche un po’ se nell’inquadratura appaiono anche gli schizzi di sangue prodotti dalle loro gesta.
Ecco ieri sembrava che si fossero date tutte appuntamento al Carnevale, le mamme schiacciasassi.
Se dal Carro tiravano caramelle, protendevano le mani per acchiapparne 100 e 1000, in modo che Matildina non cominciasse a piangere.
Spintonavano per essere le prime a salire, mentre questa musica infernale martellava nelle orecchie, tanto che per un attimo ho pensato davvero di intravedere Frollina ballare sulle casse urlando slogan politici alle masse.
Sbuffavano se qualcuno impediva loro il cammino e guardavano noi altri, tutti concentrati a pascolare tranquilli lungo la Festa, con disprezzo.
Le mamme schiacciasassi tirano fuori il meglio di loro durante
- riunioni scolastiche;
- adunanze al parchetto, in prossimità dell’altalena, per decidere a chi tocca.
e per lo più spariscono, o fanno finta di non aver mai avuto figli, mentre Paolino tira sassi contro il tuo pargolo o Matildina sputa in faccia ai compagni di giochi perché così fanno le Principesse capricciose.
Le vedi che rimangono sedute sulla panchina a chiacchierare con l’amica, ignorando completamente che il proprio figlio sta scatenando la III guerra mondiale.
Ma se solo qualcuno tocca Paolino, diventano delle IENE, chiamano i vigili del fuoco e tutte le forze dell’ordine e ti costringono ad aspettare che qualcuno faccia giustizia per loro.
Matò, quant’è vero! Peggio di loro, solo i nonni di simil categoria. Non temono nulla e nessuno e non hanno niente da perdere. Paura!
AH AH AH AH secondo me questo fenotipo si incontra ovunque si raggruppino per svariati motivi più di tre bambini… sono l’evoluzione naturale di quelle che in discoteca ti bruciavano la mano con la sigaretta perché ballavano nella bolgia con la “paglia” tranquillamente in mano e mano rigorosamente bassa…. ti son passate davanti tutte le volte che potevano nella fila del cinema, in banca, o al supermercato, a scuola, i loro figli saranno cafoni come loro, e la cosa più bella che appena avranno qualche anno in più se ne dimenticheranno e delgheranno tutto alle maestre (che sbagliano sempre loro) ai professori (che sono tutti dei coglioni) giustificheranno quei figli maleducati e arroganti, senza la minima presa di coscienza di una benché minima autocritica… e cresceranno dei figli uguali a loro, opportunisti che non avranno posizione alcuna tranne quella del “proprio interesse personale davanti a tutto” ovviamente quando filglieranno (purtroppo) diventeranno ancor più agguerriti affinché l’ingiustizia non tocchi mai loro e la loro prole ma che tocchi possibilmente il più possibile gli altri!!!!! insomma degna rappresentezaiìione del detto MORS TUA VITA MEA no??? purtroppo io ne conosco anche tra persone vicine… in passato amiche, oggi sempre di meno, ma alle quali comunque rimango legata da un affetto antico anche se non ne condivido le “gesta”… finché la morte non sarà le MEA!!!!
Cara Panz, le tue mamme schiacciasassi sono le stesse iene che ho incontrato in piscina e di cui parlo nel mio ultimo post su Mammafragolaecioccolato,tremende sia con i figli delle altre, ma soprattutto, a guardare bene, con i loro: ce le troviamo sempre a brutto muso, noi mamme sgarrupate e indolenti, che ce voi fà?
Sto dalla tua parte (che poi è anche la mia!).
Complimenti per la citazione Saltatempiana… si dirà così?
Vabbè,l’importante è capirsi!
@Melia: ho fatto una citazione da Saltatempo??? sai che se è successo è stata involontaria…si potrebbe parlare di “retroterra culturale” visto che ho amato molto quel libro…ma a questo punto mi devi dire qual’è, sono troppo curiosa 😉
Il lopez!
Io pensavo che se lo fosse inventato Benni, perchè non lo avevo mai sentito, ma forse è proprio un’espressione bolognese che non conoscevo (essendo io sicula verace)!
PS:anche io adoro quel libro, penso che dovrebbero annoverarlo tra i manuali di storia contemporanea per le scuole elementari, medie e superiori!
Mi fai ridere e mi sollevi con questo tuo racconto, e ancor più mi sollevano i commenti, vuol dire che qualche mamma “normale” ancora c’è, ormai pensavo di essere l’unica o quasi in mezzo ad una mandria di schiacciasassi scostumate come i loro figli 😉
Pfui…
Stavo per scrivere un post sull’argomento, poi non se n’è fatto più nulla perchè mi uscivano solo frasi sconnesse e nevrotiche.
Premetto che mio figlio, 3 anni, è grande come un bimbo di 5 ma ha l’arguzia di uno di 2. Quindi appena può strappa dalle mani i giochi ai bambini, mena (raramente) e fa capricci. Quando è tranquillo è adorabile, nei momenti di nervosismo o stanchezza faccio fatica a controllarlo anche io. Per questo evitiamo tutte le frequentazioni che comprendano bambini piccoli: non voglio controllare ogni sua mossa al millimetro per paura che faccia male a qualcuno. Però una volta a settimana andiamo, con la sorellina, in un gruppo di gioco per bambini da 0 a 3 anni, e lui (te pareva) è il più grande. Ogni volta devo stargli a mezzo centimetro di distanza per il terrore che tocchi i bimbi, perchè le loro mamme sono ESAURITE e STUPIDE: appena lui si avvicina una in particolare si mette a urlare “Ehi, guarda che fai male alla mia bambina! Non si danno le botte”, ma urlando veramente come se lui 18enne gli fosse passato sopra col trattore e invece magari l’ha solo urtata passando e le ha chiesto una cosa. Io, che sono orgogliona e non lo difendo MAI davanti agli altri, mi inalbero e gli dico di allontanarsi dalla bimba e non farle male, chiedo scusa all’esaurita e figlia e cerco di distrarlo… poi si crea un cortocircuito per cui lui si sente offeso e punta prorpio quella nana menosa, aumentando gli scleri della genitrice, le mie scuse e il mio nervosismo.
Tutto questo per dire che non ne posso più (e infatti non tornerò al gruppo giochi) di queste persone che non riescono a rapportarsi ai bambini come tali, che difendono sempre e comunque il loro figlio, che non riecono a vedere la delusione e l’umiliazione di un bambino sgridato per niente.
Magari non c’entra molto col tuo post, ma ti ringrazio per aver ospitato il mio sfogo.
Minchia se è vero!!
Il post di risposta di Chio è come se lo avessi scritto io, con tutta la rabbia che provo nei confronti di queste mamme piene di se e dei propri bambini.
Io ho un parco dietro casa, piccolino e frequentato sempre dagli stessi bambini e le stesse madri.
Ogni giorno la maggior parte delle mamme colloquia amabilmente fregandosene se il proprio figlio gioca indisturbato con i giochi di un bambino che in quel momento giustamente piange come un diavolo bagnato dall’acqua santa.
Il brutto di tutto questo è che per sopravvivere, sto iniziando a guardare anche io dall’altra parte.
A me invece fa tristezza l’adulto al carnevale, rigorosamente non travestito, che sgomita come un pazzo dietro ai carri per prendere caramelle e figurine, e che una volta finita la festa si affretta a tornare a casa senza rimanere un minuto in più a giocare… ma capita solo nei nostri paesini di provincia?