Piripicchio e la scatola della fantasia
La principessa Matilde non era molto brava a disegnare e tutti i suoi compagni di scuola la prendevano in giro.
“Fai degli sgorbi!” le dicevano un po’ maligni, davanti alle sue creazioni.
Lei ci rimaneva molto male. Cominciava a urlare spazientita:
“Io sono una principessa!!!!!!!! Devo disegnare meglio di tutti.”
Invece il suo amico Giotto faceva dei tondi che sembravano bolle di sapone, tanto erano leggeri e Leonardo sapeva dipingere i sorrisi di tutti i suoi amici come se il foglio cominciasse a muovere la bocca.
Matilde faceva i bambini rettangolari e al posto dei capelli metteva qualche piccolo segno spelacchiato.
Quando tornava a casa dalla scuola reale di Petulonia, era arrabbiatissima.
“Non è giusto! Sono una principessa e non so disegnare!” diceva spazientita e stizzita mentre provava e riprovava.
Le avevano regalato un album di carta di Fabriano. Le fate della montagna avevano confezionato per lei i colori più intensi dell’arcobaleno e grazie ai cinghiali del regno la setola dei suoi pennelli era perfetta per qualsiasi artista.
Invidia e sollucchero di tutti i pittori di Palazzo.
Ma lei niente. Le uscivano solo degli sgorbi. Una sera che stava piangendo disperata, sopra i fogli del suo album, entrò nella sua stanza la saggia nonna, anziana Regina Madre.
“Matilde non disperare, ognuno ha i suoi talenti e per fortuna non per tutti sono gli stessi!” le disse.
“Io no voglio i talenti, io voglio saper disegnare!” rispose arrabbiata la regale nipotina.
La nonna si avvicinò a Matilde e le porse una scatola su cui erano stati incollati pezzi di vecchi libri, giornali, illustrazioni. Le disse:
“Prendi questo regalo, vedrai che ti sarà utile!”. Matilde aprì immediatamente la scatola, sperando in un trenino di legno più bello, in qualche pennello magico o in un nuovo paio di scarpe con i tacchi.
Ma che delusione, la scatola era vuota! La nonna doveva essersi dimenticata di mettere dentro il suo regalo.
“La scatola non è vuota, piccola sciocchina!” le disse la vecchia con un sorriso grande. “E’ una scatola della fantasia: se chiudi gli occhi mentre la apri, da lì usciranno molte cose belle!”.
Matilde non era tanto convinta di quello che le aveva promesso la nonna così decise di usare la scatola per metterci dentro alcuni dei disegni che aveva fatto mentre provava a disegnare dei bambini.
Diede il bacio della buona notte e si addormentò.
Fuori splendeva la luna e le stelle luccicavano come tante perline.
Mentre stava dormendo sentì qualcuno che le tirava la coperta. All’inizio ebbe molta paura ma poi decise di accendere la luce sul comodino e si accorse che uno degli sgorbietti che aveva disegnato, era uscito dal quaderno, aveva aperto la scatola e ora stava giocando nella sua stanza.
“Ciao, sono Piripicchio e ti volevo ringraziare per avermi disegnato! Ora si che mi posso divertire!!!” disse lo strano personaggio.
Matilde all’inizio rimase muta come un pesce, con la bocca spalancata come un baccalà, poi cercò di capire qualcosa di più di Piripicchio.
“Ma i disegni non parlano, i disegni non camminano! Come hai fatto?”chiese.
“Sono nato dentro alla scatola della fantasia e ora ho tanta voglia di fare molte cose!” disse Piripicchio, cominciando a saltellare per tutta la stanza.
“Prima di tutto vorrei tanto fare un giro in treno!” e salì sul trenino di legno della Principessa. Andò a Parigi e poi anche a Londra e tornò a Petulonia facendo fischiare la locomotiva.
“Ora voglio proprio cucinare una torta!” continuò Piripicchio prendendo i pentolini di Matilde.
“Mi piacerebbe anche travestirmi da pirata!” fece, allungando una mano per prendere la benda con cui giocava la principessa, mentre sguainava una sciabola piratesca.
Piripicchiò giocò a lungo insieme a Matilde che faceva molto fatica a stargli dietro. Ad un certo punto il piccolo sgorbio guardò la principessa:
“Ora sono molto stanco, posso tornare nel mio album?”.
Anche Matilde era distrutta e ognuno si mise a dormire nel suo letto.
La mattina seguente Matilde era felicissima. Possedeva una storia speciale da raccontare a tutti i suoi amici.
In pochi giorni, tutti i bambini di Petulonia non parlavano di altro che le avventure di Piripicchio.
La nonna prese in braccio la principessa e la guardò con i suoi occhi saggi.
“Hai visto Matilde? Ognuno ha un talento diverso. Tu hai delle storie bellissime da raccontare!”
Da quel giorno Matilde non si crucciò più perché non sapeva disegnare e a lungo i suoi sgorbietti ebbero fama e rispetto in tutto il Regno.
🙂 grazie
Hai visto che mi hai ispirato con la tua “scatola” teatrino? Pensa che ne ho fatta una anche per la frollina ( quella nella foto) perché era un’idea troppo bella anche se rimaneva vuota e confacevamo uscire solo delle storie…