Le avventure di Panz Sawyer
Quando eravamo bambine, con la mia amica Manolita c’avevamo questa fissa di trovare delle avventure come Tom Sawyer.
Per esempio andavamo ad attaccar briga con i bambini del paese per poi intraprendere battaglie a cerbottana nei pressi della nostra casa sull’albero.
Per esempio andavamo al fiume in bicicletta e ci sfidavamo a guadarlo senza perdere l’equilibrio, a piedi nudi sui sassi.
Per esempio passavamo l’estate ad esplorare tutti i posti più strani e paurosi che c’erano intorno alla nostra casa, rubavamo le pannocchie al contadino – che quando ci scopriva erano dolori e proiettili di sale nel culo – spiavamo i ragazzi più grandi e stavamo ore e ore in giro con la bicicletta che alla fine si trovava sempre qualche bella avventura.
Quando faceva molto caldo si leggevano libri di avventura, all’ombra del nostro giardino e quando eravamo annoiate, ci chiudevamo in casa a fare gli scherzi telefonici, che lei era bravissima. Chiamavamo facendo finta di cercare la pizzeria “Tre Galletti” e andavamo avanti, chiedendo delle nostre pizze all’involontario malcapitato, per ore.
Una volta una signora, che si vede era molto sola, tenne la Manolita al telefono per due ore e alla fine, a sentire questa storia di solitudine, ci era venuta una depressione tale che volevamo andare a cercarla per capire se c’era bisogno di coinvolgerla in qualche avventura.
Questa cosa delle avventure è andata avanti per un bel po’ di tempo, dai 10 ai 13 anni di sicuro.
La Manolita fa parte di quelle persone a cui tengo moltissimo perché secondo me le amicizie di quando sei bambina sono quelle a cui ti affezioni in un modo quasi fraterno che poi, potreste non vedervi anche per 6 anni, ogni volta è bellissimo. Comunque la Manolita e io ogni tanto ci vediamo ed è molto bello, ci raccontiamo come se le nostre vite fossero ancora ad abitare l’una accanto all’altra.
Ieri sera la Manolita mi ha chiamato che rideva come una pazza. Mi ha detto che stava rileggendo il suo libro delle avventure di Tom Sawyer e che dentro ci aveva trovato un mio biglietto di quel periodo (età 12 anni circa) e sul biglietto c’era scritto così:
Quando leggerai questo biglietto, per me sarà troppo tardi, mi avranno già portata via.
Non dire niente a nessuno e vieni al laghetto del contadino con:
del cotone idrofilo
dei cerotti
e un panino alla mortadella
Panz
Tino sostiene che allora ha ragione lui quando mi dice che io di certo sono caduta nel Pentolone della “Matteria” da piccola.
… ah ah ah …. capisco il panino con la mortazza… ma i cerotti ed il cotone idrofilo? Ho l’impressione che tu fossi anche più monella di Tom…. Ciao, buon venerdì
trovare questi biglietti è come se sentissi la tua voce da bambina che torna…meraviglioso 🙂
@Beta: mi avevano rapito (gli alieni) e probabilmente picchiato. Avevo bisogno di cure per il corpo (cerotti) e per la mente (mortadella) 😉
bancomat rapinato di ben 32000€ !
Ero presente alla telefonata! E come rideva Panzy!!!
Questo è un blog vero al 100%, come la pura lana vergine, niente OGM, non testato sugli animali,
si raccontano solo verità e in tempi contraffatti come i nostri non è poco!
@extramamma: ma allora mi dai il permesso di raccontare anche del nostro incontro e delle tue meravigliose figlie???? grazie del complimento. l’ogm qui non ci piace 😉
Oltretutto è molto intelligente, perché agli alieni la mortazza fa schifo 😉
Altrimenti, non sarebbero alieni 🙂
Hai conosciuto Emma e Anita? Ma le fortune tutte a te, maiala ladra di cotone idrofilo (la maiala, non tu).
@mammamsterdam: e abbiamo parlato anche di te 😉 e anita e emma, te lo dico, hanno detto che tino e la sottoscritta sono gli anziani più simpatici della extracerchia ah ah ah 😉