La Caporetto delle vacanze
La nostra vacanza è stata una CAPORETTO.
Dopo un inizio brillante e presupposti di grande divertimento(siamo andate nello stesso posto dove anche la MaLta e sua mamma stavano passando le vacanze, per la gioia di Frollina) le cose sono andate scivolando verso il baratro.
Al terzo giorno la nana ha cominciato a tossire e – nella notte – l’è venuta anche la febbre. Ho sperato si trattasse di troppo sole e di un malessere passeggero perché poi durante il giorno stava bene e invece la febbre ha continuato a presentarsi.
Sabato ci ha raggiunte Tino insieme al papà della MaLta. Aveva un po’ del suo classico mal di schiena che si è aggravato in fretta immobilizzandolo completamente a letto.
Non l’ho mai visto così.
Ieri ho portato frollina dalla guardia medica del paese, perché avrebbero dovuto raggiungerci i miei suoceri per darci il cambio e tenerla al mare fino al prossimo sabato, ma le condizioni della bambina ci hanno fatto prendere la decisione di riportarla a casa. Dopo essere andate alla guardia medica, abbiamo fatto i bagagli e siamo tornati verso Bologna. Frollina è rimasta con la MaLta – dovrò fare un monumento ai suoi genitori! – e io ho portato Tino direttamente al pronto soccorso. Forse ha un’ernia.
Lo hanno drogato di cortisone e ora è immobile, a casa, in attesa di fare tutti gli esami del caso per capire come procedere.
Io – per la prima volta nella mia vita – non vedevo l’ora di tornare al lavoro. 😉
Se anche la sottoscritta cedesse, potremmo ritirarci direttamente dal gioco. Niente più carrarmatini e successo assicurato delle armate nere.
Ma ce la farò, alleandomi strategicamente con il nemico (sfiga) e prendendomi gioco di lui.
Povera Panzy! Mi dispiace molto, ma quando i cinni sono piccoli succede, pensa che le mie a Riccione si erano prese pure la polmonite per l’aria condizionata troppo fredda dell’hotel!
Un abbraccio fortissimo e stritolante d’amore, sempre tua!
Oh povera Franci, povera tata e povero Tino, con il quale solidarizzo causa mal di schiena e vertebra indecisa.
Un abbraccio
Franci
Il papà leggendo questa cosa ha usato una parola strana: “deja-vu”. Ha parlato di ricordi di alcuni anni fa (anni? il mondo non è iniziato esattamente UN anno fa?) e ha detto che anche io sto cercando di prendere queste (mal)sane (ha detto proprio così, con le parentesi, le ho sentite) abitudini di ammalarmi in vacanza, ma che spera che io le perda.
E poi ha detto che solidarizza molto con voi e soprattutto con il povero Tino.
ma poveri!!!
Ma guarda che la fortuna è cieca e la sfiga ci vede benissimo. Il discorso delle vacanze è che ci vuole un periodo di adattamento per lasciarsi piano piano andare…ma il tempo è sempre poco! Dai speriamo che tutto si sistemi! Baci
Ah, Panza… la fortuna non è cieca… È orba di un occhio: quello con cui non guarda noi! =)
(Battuta fregata, lo ammetto, hihihi)
Tutto il mio appoggio (im)morale 😉
In bocca al lupo a tutti ed una coccola alla Frollina – ché star male d’estate è sempre una rottura di balle
Oh ma che è un epidemia di sfiga (si può dire sfiga sul blog? l’ho detto) … noi siamo a Rimini da domenica con quatrro pupi …oggi R aveva la febbre a 39 …stasera Vale 38 …io voglio triturarmi cervello e capelli contro un muro ecco …. indi solidarizzo e abbraccioti
@elisa: eravamo vicine. sarà mica invece un’epidemia di influenza in romagna??? no perché nel nostro albergo di bambini ammalati ce ne erano almeno due…
boh Panz qui in albergo tossicchiano un po tutti , io rimango sulla teoria delle nonne che son gli sbalzi di temperatura , comunque stamattina la mia belva era pimpante più che mai … speriamo non torni la febbrina serale via … un saluto a te e alla panz family 🙂
beh non credo che sia la romagna è proprio la sfiga. noi prenotati 5 giorni a ischia, il 29 a roma è festa e c’era un bel pontone. piscine termali, mare, relax. vedevo sta vacanza come un miraggio. peraltro con il mio compleanno in mezzo dunque con buone scuse per festeggiare. al primo giorno torniamo in albergo e michelangelo dà segni di cedimento. il giorno dopo arriva una mazzata di febbre a 40. una botta che dura tre giorni con picchi anche di 41. io morta di paura. una guardia medica notturna (che oggettivamente nn capiva una sega) e due pediatri diversi in orspedale sono riusciti a trovare la giusta dose di antiinfiammatorio, antibiotico e tachipirina. così dopo tre giorni la febbre si è abbassata abbastanza da poter riprendere il traghetto e partire con un giorno di anticipo.
che je voi dì?
ps mio marito l’ernia ce l’ha da un anno e finalmente la prox settimana si opera. forza panz teniamo duro::))
L’ernia noooooooo. voglio dire, i bambini che si ammalano fa parte delle sfighe naturali della vita, ma l’ernia, diobono? È sfiga cosmica? Devo venir giù a togliervi il malocchio?
soccia guarda, se potessi, con uno dei tuoi monili abbruzzesi provvedere, non mi farebbe schifo, in verità…anche perché, ovviamente, saltano anche le vacanze in campeggio e ora ci tocca rivedere tutti i nostri piani barboni ;-(