Gli orecchini e le baby principesse
Ha tuonato ieri frollina appena uscita da scuola.
“Sei piccola per gli orecchini…” Le ho risposto io, sperando di riuscire a sedarla con la constatazione anagrafica. “Ma L. ce li ha e L. è piccola come me!” Ha ribattuto lei, che comincia a saperne una più del diavolo.
L. è una sua compagna di classe. L. ha anche lo smalto alle unghie dei piedi, tanto che a Frollina l’è venuta anche sta fissa.
Considerando che io mi trucco solo nelle grandi occasioni, passo meno tempo davanti allo specchio di un cieco e mi sono messa lo smalto solo perché la mamma della MaLta mi ha fatto una cattura al parco, tanto che poi non c’avevo l’acetone e sono rimasta tre settimane tre con le unghie pitonate di azzurro che andava scrostandosi come l’intonaco di un bagno anni ’60, voi potete capire come sia difficile per me gestire tutti questi desiderata da “signorina”.
Sullo smalto sono scesa a compromessi: dato che Frollina c’ha questa repulsione per la manicure e pedicure, tanto che a volte va a scuola che sembra un aquilotto reale e dobbiamo procurarci un porto d’armi per via di unghie (nere di terra) e affilatissime, l’opzione smalto mi è sembrata un modo per convincerla a farsi tagliare gli arpioni e in effetti sono due settimane che quando le dico “Dai che tagliamo le unghie!” si immobilizza come una mummia e a me sembra un miracolo italiano.
Il trend “principessa” (che solo a pronunciarla, la parola, mi viene tutto un attacco di orticaria come ai tempi d’oro!) è iniziato alla GRANDE.
Bisogna SEMPRE indossare una gonna. Da sola, sopra i pantaloni, fin per dormire. Suddetta gonna deve preferibilmente fare la RUOTA. Che pare che nel manuale della perfetta principessa siano ammesse solo gonne rotanti.
Sotto la gonna devono esserci scarpette di cristallo: sono riuscita a convincerla che le sue ciabatte siano la versione post moderna di quelle che indossava Cenerentola la notte del fattaccio, anche perché – come è noto a tutti i calzolai – le scarpette di cristallo procurano calli per l’eternità.
Le principesse devono indossare collane, coroncine e anelli: lascio a mia figlia, piena di fantasia, la possibilità di ricavare monili dai vecchi giochi, dai lacci per le scarpe e dalle mollette per il bucato.
Le principesse si accompagnano solitamente a principi: per fortuna non mi ha ancora portato in casa un giandone cinquenne perché se no avrei avuto un collasso cardiocircolatorio e per la mia e sua sanità ha scelto di investire del ruolo reale l’innocente pupazzo di Winnie The Pooh.
Noi tentiamo di proporle alternative a questo stereotipo “sciacquetta” della principessa che sembra andare per la maggiore nel suo gruppo di amiche, fermo restando che sembra essere una fase necessaria e se sono fasi necessarie è giusto che anche noi ci sciroppiamo la nostra dose di feste da ballo, scarpette abbandonate e mantelli principeschi.
Però.
Però gli orecchini proprio NO!
Non starò qui a farvi un pippone sul perché ritenga che una bambina di 3 anni e mezzo non debba bucarsi e ornarsi le orecchie per assomigliare a una piccola Madonna di San Luca, sappiate però che ieri mi sono resa conto che deve cominciare ad avere presente che ci sono delle cose che le possono fare anche domineddio e tutte le sue amichette ma che se noi non riteniamo opportuno lei le faccia, si dovrà adeguare.
Non voglio diventare schiava del consumismo delle altre famiglie. Non intendo sottostare al ricatto generazionale del “comprami quello perché ce l’ha anche Paolino!”.
Ci siamo sedute sul divano e mentre lei continuava a ripetere la parola “orecchini” come un Mantra, le ho spiegato esattamente questo concetto: ogni famiglia decide cos’è meglio per il proprio bambino e cosa ritiene sia più giusto per la sua crescita. Non sempre tutte le famiglie la pensano uguale e bisogna sempre essere disposti a cambiare idea, però la mamma e papà sono quelli grandi e fino a quando lei non sarà grande come loro (notate la sottigliezza retorica da contratto assicurativo ;-)), saremo noi a decidere per lei. Gli orecchini sono cose da signorine e lei è già bella con il suo sorriso, i suoi capelli e i suoi occhi lucenti, non ha certo bisogno di un paio di orecchini luccicanti per attirare l’attenzione.
Non so se ha capito. Ma io sono una mamma critica che non vuole sottostare a logiche di mercato che non condivide e che hanno a che fare anche e soprattutto con una percezione di se’ pilotata da dettami estetici e consumistici.
Devo dire che in questo senso, l’articolo sulle baby Lolite di Valerie, che ho pubblicato su Donne Pensanti, cade davvero a fagiuolo.
Ho la tua stessa idea sugli orecchini alle bambine piccole…tanto che due anni fa, quando Sara aveva 3 anni e la mia chiccosa cognata tunisina le ha regalato un paio di cerchietti d’oro con i rubini….e io le ho detto che Sara non aveva i buchi alle orecchie mi ha guardato come se venissi da Marte….e va beh….è troppo piccola. Punto.
E comunque, da mamma di una femmina, sono solidale: tra Hello Kitty, principesse, trucchi giocattolo e altre diavolerie è davvero difficile farle ragionare…
Belvetta ha due anni e mezzo.
Gioca con le bambole.
Gioca con le ruspe.
Vive quasi sempre in pantaloni (meglio se gggiiiiinz come dice lei) e maglietta.
Ha splendidi vestitini fatti dalla NonnaBella che non mette quasi mai. Solo ogni tanto quando le salta lo sghiribizzo o viene voglia a me.
Di orecchini ne riparliamo alle medie. Così fu per me e così sarà per lei. I tempi son cambiati? COL CAVOLO.
I trucchi per bambini? Finchè posso resisterò. Strenuamente. Con forza.
Ma ringrazio il cielo che non sappia cosa sono le Winx, che Hello Kitty sia solo un bel gattino (piace anche a me ma pure io mi trattengo ecchecavolo!) e che di Biancaneve le piaccia soprattutto guardare i nanetti.
Le mie nipoti sono tutto un luccicchio un trucco un gioiellino.
O Signore risparmiami ti prego.
Premetto: a me piace vestirmi bene, uscire turccata e avere cura di me stessa. Penso sia un piacere e anche un dovere.
MI piace vedermi bene (bella è MOLTO ambizioso).
Ma che diventi una schiavitù NO.
Che diventi il riferimento per discernere bene/male, positivo/negativo, successo/fallimento NO.
ricordo questo mitico articolo apparso su Internazionale nel 2007: http://www.thenation.com/article/bonfire-disney-princesses e sottolineo un passaggio che dovrebbe suonarvi familiare:
In faithful imitation, the 3-year-old in my life flounces around with her tiara askew and her Princess gown sliding off her shoulder, looking for all the world like a London socialite after a hard night of cocaine and booze. Then she demands a poison apple and falls to the floor in a beautiful swoon. Pass the Rohypnol-laced margarita, please.
Solidalissima , la Vale da un po mi tormenta con lo smalto sulle unghie , ma io proprio non le posso vedere le treenni con le unghie dipinte rosso fuoco , e non ho nemmeno la tua dialettica per spiegarle il concetto … che dite se le concedo lo smalto di un colore da treenne al mare perdo credibilità ? … ma di buchi nelle orecchie proprio non se ne parla almeno fino alle elementari , così è stato per me e così sarà per mia figlia …
Care mamme di femmine (che un po’ vi invidio e un po’ vi compatisco),
da osservatrice esterna e coinvolta dell’universo femminile minorenne, concordo che orecchini, tatuaggi e piercing se proprio devono esserci presupongono età adatta, ragionamenti e botte da orbi se proprio insistono che non possono fare senza.
Su coté principesse, io mi sono sposata pur di avere il vestito meringa con la gonna che fa la ruota. mi si informa però proprio ora che per il regalo di compleanno dela settenne preferita non sono più d’obbligo il rosa e le principesse perché questa fase sta passando. Ve la giro così sapete che dovete tener duro ancora un po’.
Baci principeschi a tutti,
la mamma dei maschi (anche quello che all’asilo si è fatto mettere lo smalto dalla maestra e che da doposcuola mi tornavano pieni di tatuaggi all’henne’ con fulmini, ragnatele e autobus)
io da bravissima madre snaturata quando mia figlia compì sei mesi girai tutte le gioiellerie del mio paese per trovarne una disposta a farle i buchi… dopo quattro cinque posti in cui tutti mi guardarono come se venissi da un altro pianeta, e sotto sotto devono essersi chieste se non dovessero informare l’assistente sociale, ne trovai uno che glieli fece.
Preciso comunque che mia figlia la fase principessa non l’ha attraversata, ha sempre giocato sia con le bambole che con le macchinine e ora che è in fase adolescenza non è che stia lì sempre davanti allo specchio a rimirarsi… certo, le piace seguire la moda, ma più che altro indossa quello che piace a lei, non quello che le amiche portano…
Non credo che indossare un paio di orecchini voglia automaticamente dire che cresceremo le nostre figlie in un mondo fatto di cliché, così come vestire le proprie figlie piccole con tute e felpe “da maschio” non ci esimerà automaticamente, durante la loro adolescenza, dalle battaglie per “quella minigonna lì non te la metti”, oppure “evita di scoprire l’ombelico”.
Credo che l’importante sia insegnare loro a capire che è giusto curare la propria apparenza, ma che non si deve diventare schiavi della moda.
noi alla rana i fori per gli orricchini gli abbiamo fatti quando aveva 6 mesi. Non è stata per una questione di belleza semplicemente perchè da noi si usa così. In ogni caso condivido quello che dici tant’è che porta sempre le stesse stelline argentate da ormai piu di un anno…credo che un compromesso tu lo possa trovare. Magari le potete fare i fori ma potrà portare solo orecchini adeguti alla sua età e non troppo appariscenti che non è il caso.
Sono assolutamente d’accordo!
p.s. anch’io ho letto l’articolo e lo condivido in toto!
@roccia: spero di non distruggerti dicendoti che fino a circa 2 mesi fa anche la frollina era una rude maschiaccia e della gonna non ne voleva sapere…è incredibile come, da un giorno all’latro, complici gli amichetti dell’asilo e una neonata complicità tra pari, sia entrata in fissa. Per ciò dai tempo al tempo, la coroncina potrebbe essere nel tuo futuro 😉
@marlene: so bene che ci sono alcune famiglie, paesi, regioni in cui è tradizione fare i buchi alle orecchie delle bambine piccole e voglio sottolineare che nulla ho contro i buchi in se’ ma nel caso di frollina, che per l’appunto non proviene da famiglia che lo farebbe per tradizione, mi sembra solo un vezzo che può attendere un momento successivo, quando avrà qualche anno in più. Io credo che il punto sia trovare un giusto compromesso tra le abitudini/sentimenti di mamma e papà, i loro desideri e il mondo circostante e quello che chiede, come – per me – nel caso dello smalto.
Ti seguo da tantissimo.
Non commento mai perchè… non c’è nulla di più da dire di quello che dici tu e tranne ripeterti che comprerei tutto quello che scrivi… mi sembra una volgare azione di lecchinaggio (eheheheheheh)…
Però…. o come concordo appieno con quello che dici adesso!
WOW…. hai letto nel pensiero a me e alla mia famiglia!
nasinasi ronronanti
Io i buchi alle orecchie della nana li farò al compimento dell’anno. Un pò come un rito d’iniziazione AlfaAlfa alla specie femminile. (crocifiggetemi dai) però perchè piacciono a me e non perchè con gli orecchini sembra femmina oppure perchè ce l’ha la Paolina…anche perchè, se poi devo dirla tutta, tutte le bimbe che conosco non ce l’hanno i buchi, quindi sarebbe una controtendenza.
Per il resto a me non piace il catalogare in stile agenzia matrimoniale, maschi e femmine. E poi non odio lo smalto e le cose “da femmine”….sulle bimbe. avranno tempo per farlo se vorranno.
Per il nocciolo del problema “comprami quello perchè ce l’ha Tizio”….anche NO!
Te lo compro se e quando mi va!! E soprattutto se è utile e non perchè modaiolo!!
Questa la mia linea.
Quando saranno adolescenti, ahimè, credo sarà un tantinello diverso, soprattutto con abbigliamento e griffe……arrrrrrrrrrrrrrrrrrgh
Guarda, piccoletta è cresciuta vedendo Star Wars e facendo puzzle e siamo allo stesso punto. Di fronte agli orecchini le ho detto che prima dei 12 anni non se ne parla, poi faremo i buchi. Sono stata talmente categorica che lei stessa ha abbandonato la manfrina (anche se a volte ritorna). Poi sono arrivate le scarpe con i tacchi (sempre loro, quelle con gli orecchini che adesso hanno le scarpe con i tacchi). Le ho detto che se le scorda, sono orrende, fanno male alla schiena, non puoi correre al parco. Ogni tanto ci prova, ma ha capito che “non c’è trippa per gatti”. Però su altre cose devo cedere.
Questo, comunque, è un vero argomento da Donne Pensanti! 😉
@lorenza: ma infatti è incredibile come sia pervasivo un certo modello. continuano a dirmi che è necessario passarci in mezzo ma sociologicamente mi ritrovo sempre a chiedermi com’è possibile che anche a parità di tipologie educative diverse, poi comunque la fissa della principessa venga lo stesso…noi siamo donne pensanti infatti no? 😉
@miciapallina: ma grazie!!!! ho sbavato sulle foto della tua gita sarda…
ecco qui il mio primo commento su questo blog: la mia picci ha 4 anni. fino ad un mese fa era soprannominata la camionista, giocava con il modellino della moto di Valentino Rossi e indossava solo pantaloni quindi pensavo di essere salva.
ahimé, ora vuole indossare solo vestitini che fanno la ruota, e vuole mettersi lo smalto azzurro che le ha regalato la vicina di casa (bravissima e simpaticissima signora ma devo averle lanciato un’occhiataccia quando ha dato in mano a picci la boccetta di smalto!) .
Io le ho spiegato che a casa nostra c’è la regola che all’asilo si va senza smalto, certo che picci mi risponde singhiozzando che Alessia e Greta se lo mettono, ma io cerco di tener duro.
Non mi fa paura il suo voler indossare il vestitino – che le sta anche tanto bene – ma l’omologazione, però è veramente difficile salvarsi da winx, hello kitty e principesse disney, quindi cerco di offrirle delle alternative.
io con lo smalto ho ceduto: a patto si tratti di quello quasi trasparente, oppure – in casi speciali – di colori simpatici (tipo l’azzurro bagno anni 60 della MaLta).
Non sono felice quando me lo chiede ma spero che dopo l’entusiasmo iniziale la cosa passi e comunque di trovare un giusto mezzo (smalto si, ma una volta ogni tanto).
premesso che sono d’accordo con te sul fatto di non adagiarsi su logiche di mercato o su quella per cui bisogna avere assolutamente qualcosa perché ce l’ha un’altra persona, credo che sia importante decidere di volta in volta, in base alle richieste che ci vengono fatte, cosa sia meglio per i nostri bambini.. perché sulla bilancia ci sono due aspetti sempre relativi alla crescita di un bambino: da un lato è fondamentale che egli possa confrontarsi in un gruppo in cui sta bene e che lo faccia crescere e quando dentro un gruppetto “va” qualcosa (io a scuola vedo una marea di figurine per esempio!!) è difficile che a casa non venga fatta qualche richiesta; dall’altro è altrettanto fondamentale che lui sviluppi una propria personalità, dei propri gusti. Io credo che la cosa più importante sia impegnare i bambini affinché possano avere un bagaglio di esperienze che li renda liberi di scegliere cosa piace a loro.. e poi alla fine un po’ tocca anche cedere!!
Panz, m’ero scordata, mi dai un tuo parere che mi interessa?
http://bismama.blogspot.com/2010/06/di-opportunita.html
@bismama: infatti il punto è quello che dici tu. bisogna scegliere una linea che non debba essere influenzata per forza dai gusti altrui, secondo me. io spero – partendo per tempo con la spiegazione del perché alcune cose paolino le fa e lei no – ad abituarla per quanto, da adolescente, dovremo litigare in puro stile madre-fliglia 😉
@elena: hai scritto delle cose molto belle e sagge e condivisibili. hai perfettamente ragione sia sul valutare di volta in volta (scriverle le cose le fossilizza un poco) che sul fatto di scendere a compromessi con le inclinazioni e i gusti. terrò a mente questo tuo commento anche in futuro.
Le mie figlie i buchi ce l’hanno, da quando avevano cinque anni. E sono le uniche nel giro di amicizie ad averli 😉
Hanno attraversato più o meno la fase delle richieste in rosa, ma a me il rosa non piace e quindi siamo andati giù pesanti col verde acido abbinato al viola. Lo smalto per le unghie è assolutamente proibito. Ci si trucca solo a Carnevale.
Mio figlio, maschio, invece, insisteva per andare all’asilo con una borsetta da signorina e le mollettine tra i capelli. Quando ha smesso di chiederlo non mi è dispiaciuto.
Ma uno potrebbe benissimo dire che sono dittatoriale e stronza, e forse avrebbe ragione.
però ti ho “pittato” con chanel estetae 2010… nota la classe
@mamma di MaLta: ma infatti anche scrostrata, avevo delle unghie di classe un tot 😉
Io mi sono sposata in rosso, alle mie figlie metto vestiti pantaloni anche fusciacche quando si travestono, per il buco alle orecchie è bastato che dicessi loro che si faceva con una pistola che si sono calmate, lo smalto a malapena ho il tempo di metterlo io, il rossetto per loro è il burro di cacao, le winx mi piacciono che volete che vi dica, in fondo è un modello di donna vincente dove l’amicizia e la solidarietà sono al primo posto, io a volte vorrei essere una winx per volare un po’ lontano ed avere un fidanzato che ancora mi fa le sorprese invece di un marito pantofolaio.
P.S. Veramente la frollina femmina è diventata negli ultimi due mesi!
Ok dai vostri ragionamenti ho deciso che sullo smalto posso cedere in zona mare , azzurro o rosa naturalmente 😉 , per gli orecchini secondo me si possono far mettere quando capiscono che stanno bucandosi una parte del corpo per sempre , e quando sono in grado di non rischiare di strapparsi un lobo giocando … per quelle che credono di avere una figlia maschiaccio , illuse pure io lo credevo ma dal primo giorno di asilo le winx hanno affiancato macchinine e martello e così sia …
Concordo. Io ho tenuto duro fino ad ora (la pulcina ha quasi 11 anni) e adesso che mi sembrerebbe il momento giusto mi pare strano che sia lei a non chiederlo più il foro alle orecchie! 😉
bacio a te e alla frolly
Gallina
gli orecchini? a gaia è bastato dire che “farli fa molto più male della puntura delle zanzare”. credo li richiederà verso i 13 anni.
principesse, gonne, inchini, balli, e tutta quella roba lì… ci siamo dentro in pieno…