La prima parola
La frollina, domani, compie 10 mesi. La frollina, oggi, ha emesso la sua prima parola. E per prima parola intendo il primo sintagma dotato di senso, al quale lei dà un preciso valore e che le indica un preciso oggetto.
Ha già detto mamma, nelle variazione di anna e nanna, ma non sempre – diciamoci la verità – era esattamente me che cercava.
Quello è un suono mantrico, un richiamo ancestrale, soprattutto quando fa la gnola, dunque si rivolge alla sottoscritta, ma sono certa che si accontenterebbe di chiunque la prendesse in braccio e le desse la giusta dose di coccole.
Mentre oggi.
Oggi ha PARLATO.
E’ successo stamattina.
Io – da mesi – le ripetevo mamma. Ma lei mamma, per l’appunto, non lo ha detto.
Suo padre, quando dorme, le sussurra nell’orecchio papà, ma lei papà non lo ha detto.
Le nonne voglion che dia a loro la grande soddisfazione; ma nemmeno la terza età 😉 l’ha avuta vinta.
Il dottor Carlo, tutte le volte che ne ha la possibilità e la sottoscritta è voltata, le ripete mille e mille volte la parola culo, perché vorrebbe che fosse quella la principessa della top ten…ma nemmeno Oxford ha vinto e la frollina è una fine.
Sapete chi ha ricevuto la palma d’oro? chi è stato onorato di cotanta e suprema magnificenza???
IL GATTO SCEMO!!!!!!
Il gatto scemo si chiama Raul. Lei lo adora, darebbe un rene per lui, per un suo sguardo, per essere presa in considerazione da quella palla di pelo sottodotata. Lo insegue, gli fa gli agguati, ha tentato con i sorrisi, con i rantolini, con i dadaismi.
Niente. Lui la ignora completamente e quando si sente sotto osservazione se ne scappa nel luogo più alto della casa, dove lei non può giungere.
Ogni tanto io le dico “dov’è Raul?” “chiamiamo Raul?”.
Lei stamattina mi ha preso in parola e ha cominciato a chiamare. “Auuul??!!! Auuul???!”
Ed è tutta la mattina che va avanti così. Lo segue e lo chiama, non paga del sapore saporito di una parola che esce dalla sua boccuccia.
E’ proprio soddisfatta, contenta, felice. Il mondo le gira intorno, come nella pubblicità della vodafone.
Tira giù i cd dalla libreria e chiama Auuul; cerca di strappare le pagine ai miei libri e chiama Auuul; mi rompe la sveglia e chiama Auuuul; smoccola e chiama Auull; è impossibile cambiarla perché è nella fase di crescita che i massimi esperti definiscono “dell’anguilla saponata” e chiama Auuuul;
c’è solo quell’idiota nel suo cuore.
Ingiustizia, umiliazione, afflizione, disperazione, castrazione (del gatto)….
Immagina che bella soddisfazione per Mignolo scoprire che sua figlia chiamava “micio”, “Quarta”, “Pinta”, “Bigia” ma non “papà”. “Papà” l’ha detto per la prima volta a 20 mesi, e tuttora lo chiama indifferentemente “papà” o “mamma”.
Ciononostante, Mignolo continua a volerle bene e a cambiarle i pannolini 😉
Che tenera…
Io invece ricordo che una delle prime parole di mia sorella, dopo i canonici mamma papà tata, fu….crassi…..(craxi)… era un periodo in cui passava spesso in tv e lei lo venerava.
Meno male è rinsavita, crescendo.
Evviva la prima parola consapevole della Frollina! Ma che emozione incredibile!!!Accidenti quando ho letto quale è stata ammetto di aver riso non poco 🙂
è ovvio che è il suo primo segno di indipendenza e autodeterminazione.
La ragazza sa già quello che vuole. E visto che si sta cominciando a mettere in piedi, tra poco ti chiederà le chiavi.
In realtà ieri avevo provato anche con “epistemologia”, “gnoseologico” e “parossismo”, ma evidentemente rifiuta la teoresi per dedicarsi alla pragmaticità.
what???
ma dai! la rivincita di gatto scemo!
🙂
Stupenda, grazie per questa risata di cuore e un abbraccio di solidarietà.
Dottor Carlo, io ho provato con Fenomenologia ma la piccola è refrattaria. Sarà mica un’analitica di stampo anglosassone?
Panz, nascondi tutti i libri di Wittgenstein!
la piccola è già un genio di diplomazia. Così non ha vinto nessuno e nessun altro c’è rimasto male, chapeau! :DDD
Che risate! Troppo carina la Frolli!
Auguri alla frollina ! 🙂
Auuull… grande la frolli…!!!!!!!
Io ho tentato diverse volte di insegnare a mia nipote giorgia a chiamarmi zia, ma lei niente… “zia” e lei niente… “Ziiia” e lei niente… “ZZZIIIIIIAAAAA” e lei sempre più niente… Adesso ha 5 anni e puntualmente mi chiama giovy… L’altro telefona a casa mia ed evidentemente ha sbagliato numero, perchè io rispondo e lei dice: “Ehi zia…” e io commossa: “dimmi amore mio”… e lei” ah ma sei tu” (io distrutta resto in silenzio) e poi dopo qualche secondo lei dice: “vabbè anche tu sei mia zia… allora giovy lo sai che oggi a scuola…”
SENZA PAROLE… ahhhhh come ti capisco… maledetto gatto scemo!!!!!
Tanti auguri a Frollina!
evvai brava frollina!!!!!
panzinamia
se stai meglio, passa da me, guarda che ho fatto, tutto da sola!!!!
(merito quasi un entusiasmo simile a quello per la prima parola di frolli)
“C’e’ solo quell’idiota nel suo cuore” mi ha dato il colpo di grazia, e sono caduto dalla sedia dal ridere.
Comunque se mai la incontrero’, diro’ di chiamarmi Raul.
E avra’ un altro idiota nel cuore.