La dura legge della giungla
La Frollina e la sua mamma ne stanno uscendo. Piano piano. Intanto stanotte si è dormito e non è poco.
Ieri sono stata in centro per lavoro. E non è poco. Che c’avevo un mammone e un sonno che mi portava, tutto sembrava molto, molto faticoso, anche prendere l’autobus, anche vestirmi e truccarmi e infilarmi delle scarpe adeguate.
Ma ce l’ho fatta.
In centro, dopo che ci siamo incontrati con questa persona per lavoro, ho fatte delle cose. Quelle cose che rimandavo da un sacco, che non avevo avuto l’occasione di fare. Perché il tempo non mi è tanto amico e si è contratto, in questo ultimo anno.
Ho comprato un copripigiama per la frollina, che si scopre sempre quando dorme, che le coperte non le piacciono nemmeno un po’.
Poi sono andata da Feltrinelli. Quello sotto le TuinTauers nostrane.
E non è poco.
Ho preso dei regali. Anche uno per la Frollina, anche se non dovevo.
Ma avere l’otite non è poco e un regalino di mammà è sempre roba gradita al cuore.
Le ho preso il libro e il ciddì dei Liocorni.
C’avete presente “ci son due coccodrilli,un orango tango, un’aquila reale, il gatto il topo l’elefante, non manca più nessuno, solo non si vedono i due liocorni” ?
ci ho preso quello lì, perché è la sua canzone preferita, se facessero una top ten delle canzoni della Frollina, quella lì sarebbe la prima in classifica.
Se la balla, se la canta, si muove che è un piacere e ride. Anche quando gliela canto io che sono stonata.
E poi io so solo il ritornello. Mai saputa tutta la canzone, con Noè e tutto il resto. Ho anche chiesto in giro. Nessuno sa la canzone con Noè e tutto il resto. Ci si impegna molto sul ritornello, sui movimenti degli animali, i baffi del gatto, le orecchie del topo e il naso dell’elefante.
Ma di Noè si sono perse le tracce.
Cos’ha fatto Noé?
Che succede ai due liocorni?
Ebbene, ieri ho imparato una nuova lezione dalla vita e dalla maternità:
Noè va nel bosco, chiama gli animali e ci dice che Dio è molto molto arrabbiato. Però loro, poverini, non c’entrano mica niente eh?
E che non si preoccupino, perché lui sta costruendo una gigabarca che ha chiamato “Arca” e con Arca li porterà tutti lontano dalla pioggia. Che Dio per punire quelli con cui si è arrabbiato (e che la canzone si tiene ben lungi da citare, per una certa qualsivoglia coda di paglia di noi esseri umani) manderà giù uno squassone d’acqua talmente lungo, talmente pesante che tutto diventerà mare e buona notte ai suonatori.
Noè fa salire tutti gli animali (in coppia, così potranno riprodursi, ma anche questo la canzone non lo dice) su Arca.
E mentre il topo con l’amico gatto e con l’amico elefante e con l’aquila reale e l’orangotango prendono l’imbarco, si chiedono “ma dove cavolo sono finiti quei due ritardari cronici dei liocorni?” “porca vacca, tra un po’ si parte, qui comincia a piovere e quei due? sempre a giocare i liocorni! sempre a farsi gli affaracci loro eh? due grandi snob sti animali, sarà per il corno o per il portamento equino, ma non hanno mai legato molto con noi altri!”
E poi non hanno nemmeno un ombrello e le previsioni mettono bruttobrutto per dei mesi, forse degli anni!
Dicono così gli animali all’imbarco. Mentre Noe’ dirige il traffico che la barba, già lunga lunga, diventa ancora più lunga.
Poi comincia a piovere.
Forte.
Noè decide di chiudere Arca. Anche se qualcuno ha già il biglietto, mi dispiace, ma qui bisogna partire! ci aspettano dove non piove (e la strada è lunga, molto lunga…)
La canzone finisce così:
e goccia dopo goccia
a piover cominciò
“Non posso più aspettare:
l’Arca chiuderò”
E mentre continuava a salire il mare
e l’Arca era lontana
con tutti gli animali
Noè non pensò più
a chi dimenticò
e da allora
nessuno vide più
i due liocorni…
La dura legge della giungla: mentre sull’Arca si va in giro, in crociera per il mondo, con Noè e la sua famigliola e tutti quegli animali che ci deve essere un odore tremendo di sterco e di popò di gatto (che quella, ve lo posso assicurare, puzza un bel po’) nessuno se li caga più, i due liocorni.
Nessuno li ha più visti.
Annegati.
Dispersi
Finiti.
Estinti.
Vallo tu a spiegare a queste creature, come finisce la canzone e che destino crudele aspetta i due liocorni…
per forza poi rimuoviamo dalle nostre menti il testo intero della canzone!
ci son due coccodrilli, un orango tango, due piccoli serpenti…
Panza ..questa era, ed e’ la canzone preferita di Isa ( ci avevo scritto anche un post,anni luce fa’), anche se a dire il vero ultimamente la snobba un po’ per altre canzoni,quelle dove si sentono chitarre elettriche e batteria ben definete.
Che vuoi, i figli crescono in fretta, come ti volti ti vanno al concerto degli Iron Maiden ( no aspetta a quello ci vado io a Febbraio yipppieeee!!)
Gran bella lettura, attenta e acuta, e dettata da sensibilità speciale.
Nota personale.
I liocorni non si sono proprio estinti estinti estintissimi, io ne tengo uno nella rimessa.
Nota di servizio.
Capisco la nostalgia ecc, ma forse “La Feltrinelli” sarebbe da boicottare, vista la non grande simpatia di questa azienda (diversa da “Feltrinelli” casa editrice, per chiarire).
Et voilà, la prima strofa:
” Un dì Noè nella foresta andò
e tutti gli animali chiamò intorno a sè
Il Signore l’ha giurato il diluvio manderà
Voi non avete colpa, io vi salverò
Ci son due coccodrilli ed un orangotango
Due piccoli serpenti
Un’aquila reale ecc…
Avendo io un’età, per così dire, ormai matura, non capisco come cavolo faccio a ricordarmi tutta la canzone che mi hanno insegnato le suore all’asilo.
Eppure, me la ricordo.
saluti
Marisol
c’hai ragione dottor carlo, ma che vuoi, quando il tempo è poco e i reparti libri per bambini non si trovano tanto facilmente (almeno quelli per bambini piccini), bisogna scendere a patti con la feltrinelli…
ma poi, parliamone: quante librerie ben fornite in centro a bologna ci sono??? (chiaro, non mi riferisco alle piccole librerie, che quelle, roba da bambini non ne tengono proprio per niente…)
slim: speriamo che allora alla isa piaccia il regalino che le ho mandato, perché non è molto iron…;-)
Io cedo sempre alla tentazione di prendere qualcosa ad Amelia, soprattutto se si tratta di un libro o di un gioco particolarmente carino. Non mi sembra di viziarla, a comportarmi così, perché non ha ancora il senso del “gioco nuovo, quello vecchio mi stufa”, ma capisce solo che alcuni giochi le piacciono e altri no (altri ancora se li dimentica per un tot, poi li ritrova e gli fa una gran festa come se fossero nuovi).
E poi, lasciatelo dire da un’esperta, l’otite fa un gran male (anche a 30 anni) e non c’è niente come un gesto affettuoso per far dimenticare un po’ il dolore.
…io la prima trofa la sò così:
Un dì Noè
per la foresta andò
e tutti gli animali volle intorno a sè
il Signore è arrabbiato
il diluvio manderà
la colpa non è vostra
io vi salverò….
anche ad Alice piace tanto e adesso la sa anche ballare ….
…strofra..scusate
oddio….ma cos’ho….STROFA
La prima strofa me la ricordavo bene anche io.
Però sono rimasta basita alcune sere fa quando a chi vuol essere milionario, domanda da totmila euris, alla concorrente è stato chiesto chi aveva chiuso l’arca di Noè e lei per un pochino era stata propensa a rispondere “un animale” perchè i leocorni erano rimasti giù… …a fare gli uscieri????…..
Per forza si sono estinti (tranne l’esemplere di Carlo…)…non brillano certo per istinto di sopravvivenza!
Confermo sull’otite. Peggio se esterna perchè causa recidive a go-go.
Qui da noi la più gettonata è “Il coccodrillo come fa”. Manda in visibilio tutti ‘sti bimbi.
A me piace più quella del liocorno, però.
Nel caso avessimo un bimbo, Matteo si è messo avanti con il lavoro e ha già comprato “Favole al telefono”. Ho paura che come ninna nanna voglia usare la locomotiva di guccini
Se non ne avremo, pazienza, me le farò leggere alla sera.
nemmeno io sapevo tutta la storia…mamma che ridere ‘sto post 🙂
Panza, ti prego non mi odiare: ma allora aveva ragione tua suocera nel dire che Frolli aveva l’otite?( mia suocera come il padre di Tino ha perso l’udito da un’orecchio per non aversela curata, cioe’ come si fa ad ignorare un’otite??)
Comunque l’importante e’ che la piccola frikketona stia meglio e che tu riesca ad avere una serata, o almeno un paio d’ore di relax per ricaricarti.
(Io pensavo: perche’ non ti informi su una baby sitter, una da tenere in caso tua suocera te la dia buca, o in caso tu voglia passare qualche ora libera con Tino..insomma da usare come BONUS in occasioni speciali. Nel frattempo ti informi con altre mamme per conoscerne una affidabile, poi quando ti serve la chiami e la conosci gia’.
Noi lo faremo. Risparmieremo su altro ma almeno una volta al mese potremo uscire senza dover coinvolgere suocerume vario)
Sono un po’ il fissa sulle varianti delle filastrocche, al momento. Io la sapevo come Aliciotta, ma con “voi non avete colpa” al posto di “la colpa non è vostra”. Oddio, mi sto ritrasformando in una filologa….
@Schifenza: e dei dodo cosa ne vogliamo dire?
(Hai visto l'”Era Glaciale”? Io comunque in certi posti noti solo a me e a pochi altri, tra cui NON C’è Piero, continuo a mangiarne le carni, che sono prelibate.)
Ma chi ha chiuso l’Arca? Noè stesso? (“Il Signore chiuse la porta dietro di lui”)? O c’è un’altra versione apocrifa? O si riferiva proprio alla canzone?
@Doc…non dubitare delle potenzialità di Piero. Ricorda che sua madre è mezza neozelandese, a volte svizzera. E cmq, mi pare di aver intuito, mentre friggevo delle crocchette, che la risposta esatta fosse “una folata di vento”, ma non garantisco…
Rimarremo con il dubbio. Ma la domanda di Jerry Scotti non si riferiva alla canzone, mi aveva fatto ridere che la concorrente l’avesse citata per dare una risposta!!!
PS. Ovvio che ho visto l’Era Glaciale…!
PS2: SchifeNza?…
sì, esatto, la folata di vento era del Signore (ma se la bibbia fosse un testo postmoderno magari compariva Eolo, nel senso del nano di biancaneve)
Io mi sono rifiutata di comprare quel libro perchè cpsta troppo, ma la canzone…la so tutta! ( grazie alle nipotine di 3 e 6 anni eh…perchè fino a l’anno scorso arrivavao si e no a metà della prima strofa)
peccato che simo non la ca.. manco di striscio…
Manca un pezzo…. proprio dove si scopre dove finisco i liocorni
[IN UNA SPIAGGIA VICINO A RICCIONE
CON GLI OCCHIALI A SPECCHIO SOTTO L’OMBRELLONE
CI SON DUE TIPI STRANI CHE MANGIANO POP CORN
VOI NON CI CREDERETE SONO I DUE LIOCORN