Di cotte e di crude: le meraviglie della vita quotidiana

Frollina esce dall’asilo e prima di andarsene corre a dare un bacio a un suo compagno di scuola che si schermisce ma poi lo prende di gusto. Lei se ne va con una spalla alzata, in posizione da baby civetta.

Poco dopo, al supermercato, incontriamo un bambino più grande, sempre della stessa scuola, che la chiama per nome  e le corre dietro mentre mamma compra carote, formaggi e pasta. Lei corre cinguettante e così lui, prima di andarsene le dice: “Spero che un giorno ti fermerai e potremo diventare amici e potrò guardarti sempre, Silvia”.

Roba che a me nessuno mi ha mai fatto una corte tanto romantica.

Io mi imbarco in una seria discussione con un politico bolognese, su donne pensanti, trasformandomi in una femminista incazzata, mio malgrado.

La primavera ha bussato finalmente ai portici di Tortellini city e il parco non è più una succursale dello Skansen di Stoccolma ma cinguettano uccellini  e spuntano fiori.

Preparo una cena orribile per frollina e la sua amichetta che mangia di gusto.

Tino si lamenta che sono disordinata e prendo troppi impegni.

La vita

che meraviglia la vita quotidiana.

3 commenti
  1. fra dice:

    Secondo me hai una vita davvero stimolante! Frollina è fantastica e i tuo interessi sono veramente eclettici. Sei proprio una persona interessante e la tua quotidianità non è per nulla scontata!!!
    un bacione e buona giornata 😉
    fra

  2. Rocciajubba dice:

    La primavera! Stavo giusto per scrivere un post pure io.
    Mi sembra di rinascere e di poter di nuovo amare quelle piccole cose che in inverno sono tutte un po’ più “grigie”.

  3. Jane Cole dice:

    “Spero che un giorno ti fermerai e potremo diventare amici e potrò guardarti sempre”…è ufficiale: sono invidosissima di Frollina!!! A me una cosa così non me l’ha mai detta nessuno O_o

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