Ancora chiuso…

…mi riferisco al mio utero santo: patria della Frollina.

Sono appena rientrata dal ginecologo che mi ha visitata.
Esami del sangue ok. Pressione ok. Assenza di glucosio nelle urine: ok.
Cuore di Frollina che batte come un orologio, sta bene la pupattola nella sua casa okkupata; se la dorme e se la mangia allegramente.

La sua casa okkupata sembra un luogo accogliente – ha pure la buona compagnia di due piccoli fibromi! – e la porta di uscita al mondo al momento è proprio chiusa.

Insomma, anche se Tino ha sognato che stanotte avrei partorito, credo che così non sarà. Ma va bene, in fondo lei ha pagato pigione per tutta un’altra settimana, fino a quando non diventa morosa me la tengo e pace all’anima e al corpaccione mio!…

Sto meglio.
Riesco a dormire e la tachi mi prende solo in pochi momenti. Ieri mi sono fatta anche una passeggiata che mi fa bene e oggi la mia mente è più distesa.

Ho cominciato a leggere le favole di Gianni Rodari che mi ha regalato a inizio gravidanza Adele.
Ho scoperto ( o riscoperto, perché alcune le conoscevo da quando ero bambina) un mondo fantastico…

E se all’inizio ho cominciato a leggere pensando a quando ci sarà Frolly ad ascoltarmi, poi mi sono resa conto che facevano bene anche a me, che quel mondo appartiene ancora anche alla sottoscritta e che spero tanto di non perdere mai la stupefazione di fronte a ragionieri che volano o a meccanici torinesi che trasformano i papaveri in benzina…

Spero di non dimenticarmi di guardare un disegno e non vederci solo un cappello, come gli adulti del Piccolo Principe e di coltivare sempre la mia rosa, quella che mi porto dietro da quando sono bambina.

Ieri ho provato a montare la carrozzina. Mi sono accorta che le istruzioni (che abbiamo finalmente ritrovato) sono monche: mancano quelle per la carrozzina e per l’ovetto della macchina.

L’uomo attrezzo dovrà impegnarsi un bel po’ per risolvere questa questione che lo vedrà indiscusso protagonista!

Io da parte mia ci ho provato. Dopo un’ora di sudata – che in questo periodo c’ho le scalmane come se fossi in menopausa – sono riuscita a tirare giù il passeggino e a incastrarci dentro la culletta.

Però è instabile. E si è incastrata in un modo che non riesco più a staccarla.
Ora abbiamo una carrozzina che sembra il tagadà del luna park e due gatti bramosi di salirci su ( e io ho lavato e stirato tutte le parti sensibili…).

Di fatto sto trasportando la carrozzina da una stanza all’altra e chiudendola dove non stanno i gatti per evitare peli prima dell’arrivo della pupa, che tutti i teli di plastica e lenzuoli ad hoc, li abbiamo già usati per coprire il resto.
Nel frattempo dovremo capire come smontare il catafalco, perché se no rischiamo – alla prima scala – di finire come nella corrazzata Potionchi (lo so, lo so, non si scrive così…), con la bambina che finisce in scivolata giù, tipo Bob sulla neve…

Mentre lottavo con la tecnologia di pulsanti e incastri della Chicco, ho pensato che fare la mamma è davvero difficile…

😉

buona giornata a tutti

8 commenti
  1. Anonymous dice:

    Io continuo tuttora a coprire ogni singola cosa del tato per preservarla dai mici, ho asciugamani pronti in tutta la casa, per coprire la navetta di notte e il lettino di giorno, ma per ora tutto ok, sentono l’odore del bimbo e non ci entrano. Solo il vano portaoggetti del passeggino è un bellissimo spazio di giochi per i mici, ma su quello li appoggio…l’ho montato per loro!
    Michy
    piccola76.splinder.com

  2. La Meringa dice:

    Uh, bella!
    Il mio ginecologo, durante tutta la mia prima gravidanza, ad ogni visita mi dice: “tutto chiuso, tutto a posto, si rivesta”.
    E poi al parto, era talmente tutto chiuso e tutto a posto, che non s’è aperto niente e ho dovuto fare il cesareo.
    Ha ricominciato nello stesso modo per la seconda: “Tutto chiuso, tutto a posto, si rivesta”.
    Allora io ho avuto l’ardire un po’ di contestare questa formula, segno secondo me di poca attenzione nei miei confronti. E lui, con fare anche un po’ piccato (e vorrei vede’), mi ha risposto che dovevo ringraziare il cielo che andava tutto bene e che passavamo così poco tempo insieme!
    Panzallà, Io te l’avevo detto, in tempi non sospetti, bella panzona mia, che la data prevista è più un’opzione che altro, per una primipara com’a tte!
    Baciazzi comprensivi.

  3. adelina dice:

    ciao Panzallaria,
    anche a me piace ancora leggere le favole, ti consiglio Roald Dahl, in particolare “IL GGG”.
    Per le istruzioni del catafalco puoi provare a cercarle su internet, io ho trovato quelle per la pentola a pressione(!) e per una macchina fotografica regalatami con istruzioni in spagnolo!
    E’ chiuso….momentaneamente.

  4. Panzallaria dice:

    Purtroppo su Internet non si trova nulla, anche perché il nostro passeggino è un po’ vecchio..

    ma conto molto nelle doti innate di Tino! 😉

    grazie a tutte voi, dei consigli ginecologici e delle dritte sulle favole.

    Agli asciugamani non avevo pensato! mi sa che userò quelli anche io…
    anche perché un domani, è vero, non posso sempre chiudere tutto nell’armadio!

  5. talkingfish dice:

    Oh Signur, credevo che durante questo mi periodo d’assenza da internet il lieto evento fosse già accaduto e mi fossi perso l’avvento dei Magi e la stella cadente appesa sopra la finestra. Stavolta non mi metto neanche ad urlare o fare scenette alla “ARGH! Mancano solo…”, perchè questa volta agitato lo sono per davvero. Poco più di una settimana, cazzo. Auguri per qualsiasi cosa accada: la carrozzina, la nascita, il ritorno a casa, qualsiasi cosa.

    (Se non mi uccide l’ansia da parto, questo parto diventa l’evento dell’anno. Alla faccia di quei morti di fame di Tom Cruise e Katie Holmes).

  6. Lillibeth dice:

    Ciao Collega di Pancia, anche io non vedo l’ora di vedere Pulcetta!
    La carrozzona è vicino a me, con dentro la Talpa di Trudi, che fa da controfigura…mi diverto a fare le passeggiate per casa.
    Inizio ad avere le contrazioni e a pensare che il mio utero sia un po’ piccolo per la Pulcetta!
    Ti leggerò presto, un mega abbraccio, pancia contro pancia!
    Lillibeth

  7. Anonymous dice:

    Good morning!!
    Anche a me due giorni prima di partorire l’ostetrica ha detto che era tutto chiuso ed inoltre la pancia non era scesa, poi come per magia,3 giorni prima dello scadere del tempo, pam! Isabella e’ uscita in fretta e furia.E’ verissimo che la data e’ solo indicativa, infatti a me avevano dato un margine di due settimane, pre o post data decisa.
    Camimna, fatti delle camminate lunghissime che non so se funzioni ma sicuramente ti fara’ sentire meglio.
    Per quanto riguarda i gatti: beh, Whitey il gatto pazzo ormai vive perennemente in giardino e viene solo a mangiare e a prendersi due coccole.( mi rattrista un sacco, ma se sta bene cosi’, allora va bene), invece Ginger ormai se gli dico NO! quando tenta di fare cucu’ dentro alla carrozzina si blocca di scatto e cambia rotta.
    Pero’ lo lascio sniffare Isabella e a volte me lo tengo vicino quando sono con la bimba a letto o sul divano ( apparte che e’ diventato il cocco di Matthew…sigh sigh era il cocco di mamma once). Stamattina a letto voleva venirmi in grembo, e con i suoi 7 chili e mezzo ha vauto la brillante idea di passare sopra la schiena di Isabella, fortuna che e’ delicato , altrimenti me la schiaccia povera piccola.

    Ps ( se questo lo leggesse mia madre, chiamerebbe il telefono azzurro seduta stante).
    9 giorni ..vaiii..come sono emozionata!!
    Slim

  8. Anonymous dice:

    Oooops, Blogger non mi ha salvato il commento di ieri.
    Cmq il segreto per partorire è: appena si scioglie il tappo mucoso (te ne accorgi, non preoccuparti), comincia a mangiare le peggiori schifezze. Io mi sono fatta una pizza al gorgonzola e 12 ore dopo Amelia era nata. E ho digerito benissimo 🙂

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