Tachicardia

Mi è venuta la tachicardia.
Ogni tanto mi parte il cuore e sento un’ansia terribile che mi piglia allo sterno. Niente di grave mi dicono, anche perché la pressione è perfetta (delle due bassina).

Solo il diaframma che comincia a non poterne più.
La pancia si è abbassata un bel po’. Mia mamma sostiene che avverrà prima della scadenza, io un po’ ci spero ma non mi faccio illusioni, anche se in realtà mi sento in uno stato che potrebbe benissimo essere.
L’utero è compresso dalla bambina, che ormai mi sogno tutte le notti e che sta sempre più fermina perché lo spazio è poco.

Tino ha cominciato, finalmente, ad aprirsi. Che il mio fidanzato è uno che fa fatica a parlare delle sue sensazioni, ma glielo leggo negli occhi che ha paura e che sta cominciando solo ora a campanare lo stravolgimento di vita che si approssima.

Devo dire che a volte mi assalgono anche strani pensieri, tipo “ma non è che è pentito? Ma dopo mi amerà ancora? ma non è che gli sto rovinando la vita?”, sensi di colpa atavici e veteromaschilisti che – assurdamente – mi pigliano.

Assurdamente perché Tino lo si vede lontano un miglio che è felice di Frollina e che mi ama tanto, ma io in questa fase sono un po’ emotiva (più del solito!) e a volte l’irrazionale ha il sopravvento.

Per fortuna ci siamo messi a parlare della cosa un bel po’, alternando il serio al faceto, per confrontarci; che ora più che mai dobbiamo stare vicini…

Del resto non ho molto da raccontare. Pur non volendo trasformare Panzallaria in un blog che parla solo di maternità e bambini e gravidanza, che la stessa cosa voglio anche per la mia vita!, chiedo venia ma in questo periodo sono e sarò un po’ monotematica.
Perché la mia testa è totalmente presa da questo.
E un corpo ingombrante che ti pesa perfino stare al pc, non aiuta a pensare ad altro…

Non vedo l’ora di darvi la notizia. Di sapere che Silvia sta bene e che siamo diventati una famiglia…

Quando nasce ho già abilitato Adele – che è la mia migliore amica – a divulgare la news su Panzallaria.

Purtroppo lei non potrà essere qui perché a Milano, ma sono certa che saprà interpretare meglio di chiunque altro (Tino a parte, naturalmente) le sensazioni che scorreranno nelle mie vene in quei momenti…

e poi, appena possibile, vi farò sapere tutto. Che magari ci scappa qualche Panzallariata in ospedale e me la rido anche un po’…

o almeno così spero! 😉

grazie a tutti per la vicinanza e il calore che mi state dimostrando…