Nell’antro della strega – VIII puntata
Un po’ di aggiornamenti in seno al Condominio.
Intanto il Droghello è stato male. Lo hanno portato via con l’ambulanza nella notte. Il rumore ha svegliato tutto il vicinato. Sono molto in pena, perché da qualche giorno non vedo nessuno alle finestre della casa del Gelataiomatto. Tutto serrato. Speriamo si ripigli lo scapestrato, perché malgrado l’inquinamento acustico delle sue urla contro il Potere televisivo e contro la defunta madre e malgrado l’orrido spettacolo di lui che gira mezzo nudo per casa, Panzallaria gli vuole molto bene.
Stamattina se ne parlava anche al Bar Roma del Droghello.
Qualcuno sostiene che non ci siano più molte speranze che esca dal tunnel, malgrado con i soldi della vendita della gelateria, la madre – che ne era l’intestataria – volesse mandarlo in comunità.
Ma lei ha tirato la crepa e i soldi se li stanno spendendo altrimenti.
Un altro buon movente su cui indagare.
Lunedì sono stata al mio appuntamento di lavoro con la Tedescona.
Alle 14, puntuale come la morte, ho suonato al suo campanello. Non so perché ma mi sono venute in mente le vecchie puntate della Famiglia Adams, quando qualcuno tirava il loro campanello orrendo per entrare – inconsapevole – in quel lugubre mondo. Mi aspettavo qualcuno che, con voce meccanica, dall’altra parte della porta pronunciasse un “SUO-NA-TO” da brivido.
E invece è arrivata lei ad aprirmi.
Non le ero mai stata in casa. Non nascondo una certa morbosa curiosità.
Lunedì ho imparato una nuova lezione di vita: la gente, come la vedi sul pianerottolo, non è sempre come te la immagini. I delicati rapporti di convivenza condominiale producono spesso comportamenti stereotipati da copione, che non sempre sono congruenti con l’idea che ti fai di una persona entrandole in casa.
La tedescona – dietro la facciata algida – ha anche un cuore.
Oltre che pareti colorate in modo allegro e un sottofondo newage che fa tanto Patty Smith.
Ma la tedescona ha anche una serie di tic e piccole frenesie casalinghe da poter riempire una enciclopedia.
Ci siamo accomodate in una cucina satura di odori speziati di cous cous di kamut e brodaglie misteriose.
Mi ha offerto un caffè.
A me – nell’agitazione del momento – mi è caduto un po’ di zucchero sul pavimento.
L’ho vista sbiancare, credevo chiamasse i pompieri. Mentre temevo per la mia incolumità è andata in bagno a prendere l’aspirapolvere per ripulire l’orrendo danno inferto al suo immobile.
Poi ha preso lo straccio, l’ha imbevuto nel disinfettante e ci ha passato su anche quello. Non si sa mai…
“Gli animi puliti vivono in case pulite” si è giustificata.
Ho pensato al mio animo che allora deve essere lercio un bel po’.
Completamente a mio agio, ho smesso di bere il caffé. Mi sentivo come una con un palo nel sedere, costretta a stare in poltrona e sembrare pure comoda.
Dall’altra stanza arrivava questa musica. Un mix new age di difficile comprensione.
La tedescona – dopo essersi profusa in commenti su quegli incivili degli esotici, che camminano in casa con le scarpe disturbando i suoi pomeriggi – è arrivata al nocciolo del perché mi aveva invitata nel suo antro.
Vuole qualcuno che le faccia un sito/blog e che si occupi di tenerlo popolato di contenuti.
Perché la tedescona ha un progetto.
Lei crede fermamente nell’unione inscindibile delle energie di corpo e mente e che solo esercizi mirati a evolvere entrambi questi attributi procurino serenità e innalzino l’uomo e i nobili spiriti.
Vuole tenere dei corsi su questa sua pratica e le sembra di aver fatto una scoperta sensazionale che le porterà sicuro bisinesse.
Forse non è mai stata a fare la spesa a NaturaSì, perché lì di ste robe ne trovi pubblicizzate in tutte le salse.
Ma ognuno è artefice della propria attività e di fronte ad una proposta di lavoro, Panzallaria non sputa nel piatto in cui potrebbe mangiare.
Sono un po’ una meretrice del web, anche se ho una mia etica.
Credendo che la cosa si risolvesse in maniera rapida e indolore – che a dire il vero c’avevo un po’ da fare nel mio ufficio casalingo – le ho detto che le avrei fatto avere un preventivo.
Lei si è alzata per accompagnarmi alla porta e con volto serio ma improvvisamente e inaspettatamente dolce, mi ha detto “RicoRda peRò che questo lavoRo non è come gli altRi…questa è una cosa spiRituale, bisogna comunicaRe l’inadeguatezza della vita contempoRanea e come contRastaRla con eseRcizi innovativi del coRpo e dello spiRito…”
e ha continuato:
“tu dovRai assolutamente paRtecipaRe ad una mia seduta per entRaRe nello spiRito dell’iniziativa…”
Insomma, per farla breve, la tedescona vuole che vada a uno dei suoi incontri tantricobodymind per documentarmi e capire fino in fondo la missione che sono chiamata a svolgere.
Mi è passato un brivido lungo la schiena.
In quale casino mi sto mettendo? la mia seppur breve esperienza mi ha insegnato che meno ti lasci coinvolgere dal cliente, meglio e più rapidamente lavori.
E che nella progettazione devi essere tu a imporre degli steps e la meditazione con massaggio non è mai rientrata nei suddetti.
Considerando poi il mio stato avanzato di gravidanza, visualizzarmi in calzettoni seduta per terra che caracollo per rotolarmi su un lato, cercando di rilassare la mente, mi sembra quanto meno un’immagine perversa.
Ma staremo a vedere.
Perché non sono riuscita a dire di no. Perché lei – lo sapete – mi fa un po’ paura. E’ una potenziale serial killer e abita al piano di sotto.
Ha detto che non appena tiene una seduta con i suoi “adepti” mi chiamerà per andare.
Non so se temo più il Testimone di Geova che ogni venerdì bussa alla nostra porta o lei.
Almeno il testimone di Geova non ti mette le mani addosso e non si aspetta un preventivo concorrenziale da te…
Vi aggiornerò nelle prossime puntate.
Ora – da vera anticlericale quale sono – scendo in chiesa ad accendere un cero per il Droghello, che si rimetta in fretta e torni a popolare questa sceneggiata condominiale…
Alla prossima settimana
il mio animo ha le ragnatele.
se “il lavoro è spirituale”=no money…
se ti chiede di partecipare alle sedute = multilevel marketing
ma forse son io che son prevenuto e malizioso
complimenti panzallaria. questo blog è meglio di LOST.
caro anonimo,
sarà che sono una fan sfegatata di Lost, ma mi hai fatto diventare un pavone con questo complimento…
per quanto riguarda le ragnatele del nino, consiglio uno spazzolone per i pavimenti: le togli che è una meraviglia anche se stanno in alto, negli angoli più infidi della tua anima 😉
ho letto tutto. dall’inizio come volevi tu. e adesso come faccio ad aspettare fino a giovedì?