Panzallaria e i modi di dire…
Non ho mai raccontato di una delle tare genetiche che – speriamo – mamma Panzallaria non lasci in eredità a Frollina.
Mi sembra giunto il momento di fare outing; perché in fondo è una di quelle tare che poi fan ridere e che – mi piace pensare – è sinonimo di un’intelligenza sopraffina e geniale…;-)
Soffro di una sorta di dislessia afasica (le due parole insieme stavano così bene ma non credo proprio siano opportune!) per cui la mia memoria di alcune parole, di alcuni modi di dire, di alcune canzoni, si modifica nel tempo e nel cervello della sottoscritta, tanto da trasformarle radicalmente, senza per questo che perdano di senso.
Insomma: un’inventiva da campioni!!!
La gravidanza deve aver acuito questo mio senso nascosto delle cose e delle frasi, perché da qualche mese il genio si è scatenato. Risolvendo serate altrimenti noiose. Facendo ridere di gusto gli astanti.
E arricchendo la mia collezione di aneddoti…(che prima o poi vi racconterò i miei cavalli di battaglia, con cui tengo banco alle fiere cittadine!).
Venerdì sera si parlava della possibilità di una gita in piscina per il sabato, con alcuni amici.
Io ho guardato il cielo nuvoloso e ho dato il mio onesto e spassionato parere:
“naturalmente se piove, questo spezza le gambe al toro….”
Adele, che dopo 10 giorni con me era flippata pure lei, ha cominciato a ridere e con uno sguardo tra il divertito e la maestra di vita mi ha ripreso….”ma no Panzy! si dice taglia le corna al toro!”
Per fortuna con noi c’erano due più savi che – sospettando un’epidemia di demenza senile – hanno ristabilito il senso di realtà, proponendo la versione filologicamente più corretta (ma di certo meno incisiva!) del noto proverbio….
Ieri sera – cena con Kate e Bì a casa mia – mentre Tino come al solito mi scimmiottava un po’, per il divertimento delle nostre ospiti (forniamo spettacoli eccezionali se ben motivati!) me ne sono uscita con un eroico ” ti restituirò pan per pariglia!” che ha scatenato scimmiottamenti ancora più ilari.
Ma credo che Tino mi ami anche per questo.
E per:
“mi sono salvata in coroner!“
“tanto ci va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino!“
“vino vecchio fa buon brodo“
“vacche e buoi dei paesi tuoi!”
e tante altre perle etnografiche degne di menzione, ma che non ricordo più, perché – come Paganini – il genio non ripete…
Per quanto riguarda il lato musicale, diciamo che la mia inventiva non ha confini e oltre a inventarmi cantatine di mezz’ora per il mio Feto, riesco a re-interpretare canzoni note, per salvarmi dal pagamento del copyright…
“Siamo tutti dentro una storia tardi o presto” di C. Baglioni divenne – e questa è storia antica – “siamo tutti dentro una storia da biopresto” che faceva molto canzone no global…
Proprio qualche giorno fa, però, ho trovato una spiegazione a tutto ciò in una audiocassetta rinvenuta tra i miei scatoloni e che avevo inciso con mio fratello quando avevo 8 anni e giocavo a fare la dj.
Per 20 minuti -dicoventi! – canto una struggente canzone fatta di perdite di amiche e amori, inventata sul momento e con un ritmo davvero travolgente per una carampana come me!…
Sul più bello arriva il mio adorato fratellino (probabilmente nella I fase sovversivo-insurezzionalista della sua vita) che sovrappone alla mia gioiosa opera d’ingegno un ritornello incalzante e di sicura presa sul pubblico e ripete all’infinito “cazzo” come se la cosa potesse produrre un senso altro e straniante degno di un’opera postmoderna…
Insomma: la storia ha avuto inizio presto.
E chissà se Frollina, come me, arriverà a 14 anni (primo tema in classe di quarta ginnasio!) per scoprire che in Grecia ci si va con il traghetto e non con il draghetto…rivelazione che mi costò un votaccio, ma soprattutto la caduta del mio sogno segreto di cavalcare Grisu’……………
Ma anche io, come lui, ne sono certa:
da grande farò IL POMPIEREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
non ho parole! sei davvero geniale!!! 😀
p.s. ma alla fine quella del toro spezzato… come era di preciso??? uhm
p.s.2 a 8 anni mia zia mi ha ripreso mentre per ben 15 minuti cantavo le lodi di una favoloso pianola “questa è solidissima…” con una “S” da imbecille e con tutti i tasti della pianola semi-distrutti!!! bei ricordi! 😉
Beh Panzallaria mia, stavolta ti sei proprio superata. Considerando che questi aneddoti li avrò ormai sentiti 820 volte e che nonostante questo mi sono ammazzata dalle risate. AAAAAHHHH!!!! Bella la vita con un’amica come Panzallaria.
Barbara
(una delle due invitate elette alla serata “ti restituirò pan per pariglia”!)