Il rovescio delle cose
“Stai attenta, mi raccomando. E allacciati meglio lo zaino che se no ti viene mal di schiena“.
“Va bene. Stai tranquilla…”
“Mi raccomando, mandami un messaggino quando parti da Milano eh?…mi basta sapere che stai bene e che hai trovato il pullman con gli altri…“
“Va bene. Sarai la prima persona a cui lo mando poco dopo essere partita, ora vai e stai serena, che me la caverò bene…”
Dialogo surreale tra la madre di Panzallaria e Panzallaria.
Stazione di Bologna, ore 16 del 22 agosto 2006.
Una partenza per un’avventura.
La madre di Panzallaria è agitata.
Perché a 51 anni sta partendo per il cammino di Santiago de Compostela; zaino in spalla e sogni nella testa. Partirà con persone che non ha mai visto alle 4.30 del mattino da Milano. Dopo essere stata a dormire a casa dell’amica Adele (amica di Panzallaria).
Panzallaria (la figlia) l’ha accompagnata in stazione e le sta facendo le ultime raccomandazioni…
C’è un vago odore di rovescio delle cose, come se guardassimo la situazione dall’altra parte dello specchio e a tratti, il tutto, diventa un po’ perturbante…
che bello! che tenerezza… 🙂 sembra che il cambiamento, di cui parlavi nel post precedente, continui 😉 e tu sia in continua evoluzione 🙂 Abbraccio!