Frollino e lo yoga

Come se mi fossi tolta un mattone da sopra la testa. E così Tino. Che dopo qualche brutta esperienza con persone che ci avevano messo un po’ di ansie, ne avevamo parecchie.

Così oggi, prima dell’ecografia, siamo stati a mangiare in centro nel nostro bar preferito – quello dove andavamo quando abbiamo cominciato ad uscire insieme – e poi siamo stati a prendere il caffè migliore di Bologna, che io me lo sono fatta riempire di cioccolato, alla faccia della dieta!.

Abbiamo parlato di lavoro e vacanze, come due che si sono incontrati per caso e che non devono affatto andare a controllare che il proprio Frollino stia bene. Ma entrambi sapevamo che entrambi eravamo agitati, era il nostro segreto di Pulcinella.

Poi è arrivata l’ora x.
Ed è iniziata la rumba.
Spalmata della crema per l’ecografo, la dott.ssa (che mi ha immediatamente rincuorato per i valori della translucenza che mi avevano fatto avere quella brutta esperienza con la Befana dell’ospedale) ha cominciato a stirare la mia panza per osservare tutte le cosine di Frollino.
Abbiamo visto la colonna vertebrale, che mi sono venuti in mente quei pesciolini che si mangiano fritti e impanati, che sono così piccoli e trasparenti da non lasciare nulla alla fantasia.
Abbiamo visto le orbite – che ho pensato ad Alien – per questi buchi neri e fondi e grandi su una testa davvero ovoidale.
E poi le manine. C’erano le ditina, c’erano le ossa e le manine si muovevano un sacco.
E ci sono i piedi. Che a un certo punto si è messo nella posizione del loto e non ho potuto fare a meno di pensare a Tino.

Perché Tino dorme così, nella posizione del loto. Ed è stato per tutti e due emozionante un sacco. Ci stringevamo le mani così forte che scivolavano da quanto si sudava!.

E Frollino si prendeva le ginocchia, Frollino faceva le capriole con il cordone ombelicale e con il mio cuore emozionato.

E Frollino è un po’ piccolo. Insomma, pare che io sia più indietro di quanto pensassi, e probabilmente ricordo male quando mi sono venute le ultime mestruazioni. Oppure ha preso – sempre – dal papà, che era sottopeso e quando è nato era minuscolo.

Speriamo la prima.
Ma ora passiamo a quel che tutti volete sapere.
Sarà un esploratore o una reporter?
Sarà uno sciupafemmine o una prosecutrice della nobile arte del Con-sesso?
Avrà il pistolino o la patatina??????

Prima di darvi l’ufficial responso vi dico solo che:
io mi sentivo fortemente che fosse maschio. Ma così fortemente che me lo sono sempre sognato maschio, immaginato maschio, visualizzato maschio, sebbene a me e Tino sarebbe piaciuta una femmina.

La maggior parte di voi e dei miei amici si sentiva altrettanto.
Tutti tranne la Magda, la mia vicina pazza (quella pettegola per intenderci) che – tramite una cabala complicatissima, basata sui nomi mio e di Tino – aveva preannunciato femmina.

Insomma, tutti a parlar di pistolino e nomi maschili.
Ma Frollino è uno furbo.
Frollino ha tenuto per lo più le gambe incrociate.

La dottoressa sostiene che – dal momento che non ha visto nulla pendere e poiché è così piccolo – Frollino, secondo lei è all’ottanta per cento femmina!!!!!!!!!!

Insomma: Frollino è una Frollina!!!! E io che ho parlato al maschile sempre. Io che immaginato partite di calcio, e ragazzini brufolosi per casa!.
Io che mi sentivo così fika ad “aver le sensazioni” da donna incinta che non importa che qualcuno le dica quello che lei sa già…

E poi scusate: ma una che tiene le gambe così incrociate può esser figlia mia???? Io che puditabonda non sono stata mai??? (…avrei potuto usare termini più volgari, quindi apprezzate lo sforzo di signorilità!).

Insomma: per quanto ora pensi a Frollino come a Frollina, non sono mica così convinta…
A me piacerebbe molto.
E per par condicio, d’ora in poi parlerò con LEI per ristabilire l’equilibrio ormonale, ma diciamo che attendo settembre (mi fanno fare una eco in più per vedere se cresce!) per una risposta certa.

Se è femmina, però, ho molti motivi per essere felice.
E di sicuro la iscrivo a ginnastica artistica, visto l’amore per il contorsionismo…