L’uomo attrezzo
Tino – la mia evoluzione dell’uomo oggetto: l’uomo attrezzo – è molto arrabbiato.
Venerdì scorso ci hanno consegnato la mitica libreria: quella per cui abbiamo cacciato un bel po’ di soldini, che ci ha lasciati indigenti ma con nel cuore la certezza che la nostra casa avrebbe acquistato fascino e che Frollino avrebbe iniziato la sua vita in una stanza a misura di bambino e non invasa dai libri.
Una libreria con parti laccate e legno scuro (che a me il legno scuro ha sempre fatto molto fiko!) da posizionare in sala/stanzacifacciotutto per liberare il posto dove attualmente sto lavorando/scrivendo io, ma che in futuro sarà il regno dei peluche e delle poppate di mezzanotte.
Tino – da vero Furber King quale si dimostra sempre – si farebbe scannare prima di far montare a sconosciuti i “suoi” mobili.
Narrano di averlo visto in preda a crisi isteriche perché aveva scoperto la sua mamma telefonare, disperata, al mobilificio di turno, perché si era incaponito per montare la cameretta, solo che c’aveva 3 anni e mezzo!!!
Insomma, una nobile carriera di facchino, fac totum e aggiustatutto che gli ha fatto guadagnare titoli in più parti dell’Urbe.
E’ il beniamino delle nostre amiche single.
Faro nella notte per noi imbranati cronici che non riconosciamo una brugola da un fungo velenoso.
Gioia del cuore di mamma.
Incubo dei facchini e dei mobilifici, lui non permette a nessuno di usare le pinze in casa sua! Per non parlare del trapano – che ci farebbe anche i frullati la mattina!.
E’ arrivata la libreria; venerdì sera ha ridipinto la parete da cui avevamo tolto i precedenti ammenuncoli e sabato mattina presto, Tino si è svegliato con l’occhio luccichino dell’uomo attrezzo.
Io me la ronfavo, con la scusa che tanto con la panza non lo posso aiutare, che è pericoloso e che ho la pressione bassa.
Quando mi sono svegliata era viola. Aveva uno sguardo assassino e la mandibola contratta che pareva Ridge di Beautiful!.
Non solo nella scatola non c’erano le istruzioni (ma ci ha tenuto a specificare che uno esperto come lui non ne ha mica bisogno!) ma non ci avevano consegnato dei pezzi!!!
Ha telefonato a Ricci Casa ( e facciamoli dei nomi che i blog servono a questo oibò!) e un solerte impiegato gli ha detto che il magazzino sta aperto solo dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 18 e che lui non poteva fare nulla.
Tino era – giustamente- inviperito. Tutti gli uomini attrezzo del mondo, si sa, durante la settimana fanno il loro lavoro di copertura e si trasformano nei supereroi del montaggio durante il week end. Ma è mai possibile che non esistano pezzi di emergenza (non si tratta di cose complesse ma di sostegni e viti!) per questi casi?
Adesso noi dobbiamo aspettare fino al prossimo week end per montare sta fottuta libreria????
E il prezzo – salato – che abbiamo pagato per la consegna????
Insomma, Tino aveva la voce che gli tremava tutta dalla rabbia ma cercava di stare calmo.
Poi una goccia.
Una goccia ha fatto traboccare il vaso.
Il solerte impiegato gli ha chiesto con che arredatrice avevamo parlato. (Arredatrice sarà poi mia sorella!).
Tino gli ha detto il nome della ragazza che ci ha spolpato il portafogli.
Il solerte impiegato ha risposto che non esiste nessuna T., chiedendogli se eravamo sicuri di essere stati in quel negozio…
Tino – che è un po’ logorroico, alle volte un pelo “precisionista” ma di certo scemo no, ha rizzato i tanti capelli che ha in testa e la sua erre rotante si è arrotata ancora di più, nell’urlo belluino dell’uomo attrezzo che viene sfidato!!!!!!!!
Tino non si è ancora ripreso.
Vaga per la casa con il suo trapano in mano; qualcuno ha impedito che potesse usarlo degnamente.
Ammassi di libreria informe sono accatastati nella nostra sala, attendono il giudizio universale e che qualcuno – da Ricci Casa – si ricordi di noi.
Come dice il saggio: mai abbandonar la via vecchia per la nuova, sai cosa lasci ma non sai cosa si trova…
perché non siamo andati dall’Ikea??????????perché abbiamo tradito gli svedesi?????????
questa è la vendetta degli spiriti della Tundra………..
Non riescoa smettere di ridere…Frollino/a sei sicuramente in buone mani ( tuo padre novello San Giuseppe quantomeno ti costruirà il modello preciso – in legno- della macchina o della carrozzina del tuo peluches preferito e mamma che è Santa già di suo, ti racconterà tante storie divertenti…)
E che volere di più? La battuta sul Lucano te la risparmio perchè Tino secondo me è già abbastanza su di giri senza alcooli.
Bacioni
HAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAH!!!
Sono piegata in due dal ridere e mi immagino senza sforzo lo sguardo da killer di Tino!!
Ah, l’uomo attrezzo…temo che anche mio padre sia una specie di uomo attrezzo. Solo una specie perchè in linea di massima è troppo pigro per mettersi a fare qualcosa, però se proprio c’è da fare, allora lo deve fare lui.
In ogni caso, questo blog mi piace parecchio.
Ma che il mio fidanzato e tuo marito siano gemelli separati alla nascita?? Almeno voi l’Ikea l’ avete vicino, noi dobbiamo andare in macchina per 45m, passare 2 tunnel,arrivare in un altro stato, passare un pomeriggio d’inferno a misurare per poi arrivare a casa sfiniti. Insomma una giornata persa. Poi montare i mobili e’ un’ altra storia, perche’ essendo di scarsa qualita’ talvolta il mio fidanzato cerca di “migliorarli” con colla da falegname, etc… Immaginate i risultati.:))