Panzallaria: una casa accogliente per una caccola lunga 2 millimetri

Scopri di essere incinta e la vita ti cambia: ti ritrovi la mattina con lo stomaco in centifruga e la notte con amletici dubbi che sfiorano l’assurdo.

Quale scuola farà quella piccola caccola che si è annidata nella tua panzallaria da 6 settimane? Se sarà femmina, ti vorrà come esempio o penserèà che non vuole diventare sfigata come la sua mamma???

E poi, riuscirò a capire in questi 8 mesi che mi separano dal suo arrivo se viene prima la carrozzina o il passeggino e come vanno allacciati i pannolini??

Sarò in grado di mantenere una vita sociale, una vita amorosa con Tino e contemporaneamente il mio lavoro, mentre un esserino mi ciuccia il 90% delle mie energie???

E poi non dimentichiamo che ho perso 20 Kg, che ne dovrei perdere altri 10 per stare proprio proprio bene…allora, saprò resistere davanti ad una enorme fetta di torta al cioccolato mentre uno spiritello dentro di me mi dice che lo sto facendo solo per la mia caccola???

Insieme ai dubbi atavici, alle domande senza risposta tipo “c’è vita nell’universo dal momento che c’è nella mia panza..” si passa al problema ORMONE E UMORE; durante le prime settimane di gravidanza, è come se uno tsunami ti sconvolgesse il corpo e la psiche; ti ritrovi prima a piangere e poi a ridere senza motivo, a urlare a Tino che “visto che mi hai fatto questo e io ho le nausee, tu pulisci il bagno!” credendo che la tua recriminazione sia la più sensata della vita…

ti ritrovi a piangere di fronte al cane zoppo del vicino, a ridere perché la coperta ti ha lasciato stampato in faccia il punto e croce della mamma, mentre dormivi in uno dei tanti sonnellini giornalieri, perché sei proprio spossata;

ti ritrovi a camminare per ore, parlando da sola con il tuo bambino che al momento è lungo 2 millimetri e non sa nemmeno da che parte stare; cammini e ti sembra che il mondo sia meraviglioso per 3 minuti, un posto fantastico che tu stai aiutando a sopravvivere, e poi ti ritrovi a chiederti se non sei una bastarda egoista a mettere sulla terra un altro infelice, mentre costruiscon e lancian bombe e la gente si scanna per una poltrona.

ti ritrovi, impanicata, a ceercar su google tutto quello che puoi sulla gravidanza, perché sai di essere ignorante, perché non sai nulla di bambini e fino a ieri, se sull’autobus saliva una mamma con un pupo urlante, ti infilavi la cuffia con la musica e tiravi un sospiro di sollievo.

ti ritrovi davanti al tuo ginecologo a dirgli che non sai nulla, che hai bisogno di lui, dei suoi consigli e che non ti deve abbandonare perché a momenti non ricordi nemmeno più quanto tempo deve stare nella tua pancia sta caccolina a cui vuoi già bene…

e poi c’è la piattolagine con Tino, un po’ te ne approfitti, sei stanca, è un momento difficile quello dei primi mesi, magari potresti lavare i piatti tu, magari potresti rifare il letto, magari potresti portarmi un enorme gelato che ne ho una gran voglia…

Un po’ te ne approfitti, ma sai che tra 8 mesi l’attenzione che ora tutti ti danno sarà totalmente risucchiata dal ciucciapoppe che arriverà e allora…che male c’è 😉

Gli amici si commuovono, quelli più cari li vedi proprio partecipi, tutti un po’ zii; la tua mamma diventa amorevolissima e passi pomeriggi interminabili con lei che ti racconta dell’ultimo uomo con cui è uscita e a cui non ha avuto il coraggio di dire che sta per diventare nonna “perché eravamo in pieno intorto…” e tu che mandi indietro la nausea e ti senti una vecchia…come se la vita ad un certo punto si fosse ribaltata, e non sai più chi è la giovane e la menopausata…

Insomma, stanno veramente succedendo tante cose, colleziono aneddoti da mane a sera, così ho deciso che anche Panzallaria seguirà i tempi che cambiano, che anche Panzallaria registrerà la nuova fase della mia vita e che ora la mia panza all’aria sarà quella che si prepara a diventar la casa di caccolo per i prossimi 8 mesi…

buona pasqua e queste son le ova!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!