L’ora X
E’ scattata l’ora X: sono a dieta. Stamattina mi sono svegliata di buon ora per essere puntuale all’appuntamento con bilancia, metro e pinzoni misurabuzza; l’attesa in sala d’aspetto è stata assolutamente spassosa: eravamo in 4 di cui 3 ciccioni e una “simpatica” signora sulla 60ina, filiforme, truccata e decisamente snob nei confronti dei propri compagni di attesa.
Io, per non rischiare di essere agganciata da qualcuno (volevo riservarmi il ruolo di ascoltatrice passiva) ho recuperato la copia di un quotidiano gratuito e mi sono nascosta tra le tette dell’Arcuri e un simpatico articolo sui bambini a dieta – che, devo dirlo, per un attimo ho pensato ad una copia confezionata ad hoc per il luogo!.
E mentre un omarello, sulla 60ina anche lui, dalla non indifferente circonferenza, raccontava i motivi che secondo lui lo avevano fatto ingrassare, la simpatica signora continuava ad interromperlo perché ci teneva a sottolineare che se lei si trovava lì era SOLO per problemi digestivi.
L’apoteosi del dialogo l’hanno raggiunta quando l’omarello si è messo ad elencare i motivi della sua larga circonferenza, sostenendo che non erano i 2 etti e 1/2 di pasta a pranzo che lo avevano rovinato – che lui fa un lavoro molto pesante e consuma parecchie calorie – ma, come pregiatissimi luminari (di cui non ha fatto nome) gli avevano detto, i 2 litri e mezzo di acqua che beve tutti i giorni!!!
La signora, che evidentemente non ha minimamente pensato di mordersi quella lingua biforcuta, ha allora cominciato con una filippica sul fatto che quest’uomo mangiava troppo e ci ha tenuto a sottolineare che lei, per essere così in forma, mangia 60 gr di pasta quasi sconditi e blablabla, giù di ricette e consigli che avrei voluto torcerle gli ossicini del collo e ho sperato che aviaria la cogliesse all’istante – data la somiglianza con una gallina stizzosa.
L’omarello, molto più saggio di me, è stato ad ascoltarla e alla fine, con un accento alla Francesco Amadori, l’ha guardata e le ha detto “Bhe insomma, se poi è qua perchè fa fatica a digerire, qualche problema alimentare ce l’avrà pure lei!!!” e intimamente ho goduto come poche volte nella vita, gli avrei dato della lingua all’omarello, per l’entusiasmo.
Devo dire che non ho sottovalutato nemmeno le 2 perle della conversazione politica intellettuale alle mie spalle, dove per bocca di una persona, il protocollo di Kioto si è trasformato nel “coso di Tokio” e il “soprannome” di un amico in un simpatico “gnomignolo”.
Ma passiamo alle cose serie: ho LETTERALMENTE rintronato la dietista, che, tra una pesata e l’altra si è sciroppata tutta la storia della mia vita e delle mie diete. Credevo di averle fatto simpatia -rideva così tanto- ma alla fine mi ha consigliato lo psicologo, dicendo che secondo lei ci sono motivi sotterranei al mio approccio compensativo verso il cibo.
Per non parlare del dottore che mi ha fatta spogliare, adagiare sul lettino e si è messo a cercare “peli strani tipo sulla pancia” “macchie” e “smagliature” che ad un certo punto non ce l’ho fatta e me ne sono uscita con un “Sono grassa, non un mostro!” che mi ha fatto sentire molto meglio.
Altro evento perturbante della mattinata è stato scoprire da un manifesto pubblicitario che esiste “L’obesity day” e che purtroppo me lo sono mancata, visto che questo evento prestigioso si è tenuto ad ottobre.
Ma vi segnalo il sito, che il prossimo anno non si sa mai, potrebbe venirvi voglia di partecipare:
http://www.obesityday.org/home/index.php
E mentre me ne tornavo a casa, con una dieta “che deve abituarmi a mangiare bene” e un diario alimentare che dovrò compilare tutte le volte che mangio, pensavo che il mondo è proprio ingiusto perché un cieco, che di fatto non ci può far nulla per il proprio problema, viene chiamato “non vedente” “disabile della vista” e un ciccione – e se c’è questa simpatica parola perchè non usarla??? – invece lo chiamano “obeso”, che condivide lo stesso suffisso con ob-brobrio e suona tanto di offesa gratuita.
Insomma, risi e lazzi, ma sono un pò depressa.
Andrò a mangiarmi la mia insalatina, non prima di aver esplorato il mio corpo in cerca di peli strani (tipo sulla pancia) che data la circonferenza potrei non aver visto 😉
…Scherzo naturalmente: malgrado i kili NON HO PELI STRANI e rivendico anche una sana femminilità carnosa (tipo che c’ho due tette da far invidia alle veline!)
😉
scusate, ma non vorrei che chi non mi conosce si faccia strane idee.
Ho lasciato il mio commento nel post precedente.
Penso che dietro ogni esagerazione ci siano sotterraneità che vale la pena di indagare.
Sempre a beneficio proprio e altrui.
Chissà che questa cura non ti porti anche degli inaspettati e assai proficui effetti collaterali?
Forza, Panzallaria, sono con te!
Carlock (er Capitano?)
Panzallaria, all’omerello gli avrei dato della lingua anch’io, un vero mito! Quanto a te, finché ti rimangono ciccioni anche il cervello e il cuore, hai gli strumenti per dribblare medicunzoli sfrontati (confessa: dopo la sua uscita hai guardato se aveva peli nel naso!)