The day before
Domani è il grande giorno: alle 10 ho appuntamento con gli aguzzini dei miei lardarelli, con i censori della mia cellulite e con la rovina dei miei “spuntini”.
Domani è il grande giorno della verità: sono circa due anni che non metto piede su di una bilancia!
Oggi sono una cicciona impenitente che a pranzo è andata in mensa con Motocorsaro e ha ordinato ben 2 secondi, domani sarò una cicciona consapevole che conta le kalorie presenti nei Vitasnella.
Che dire? Emozionata? Spaventata? Non esageriamo.
Sono pronta, pronta allo sguardo del dietologo di turno quando salirò sul piatto della verità, pronta a parlare dei miei guai alimentari e del perché e per come abbia così spesso concesso al mio stomaco più di quanto la mia linea si potesse permettere.
Penso a Fantozzi e alle polpettine bavaresi, penso alla palestra in cui sarò costretta ad iscrivermi e a tutte le verdurine che imparerò a cucinare con dovizia, con irritante morbosità, per convincermi che mi sto alimentando in maniera sana e che non mi mancano, affatto, le leccornie a cui sono abituata.
Oggi sono ancora una che se ne frega e che sostiene di star bene così, che non vuole essere giudicata per l’aspetto fisico; domani sarò una delle tante che pensa anche al suo corpo come ad una “cattedrale” (che str…questa della “cattedrale”; il mio di corpo, al massimo può sembrare una chiesetta di montagna bombardata e abbandonata alle felci!).
Oppure no.
Domani sarò quella di oggi solo con un appuntamento in più dal dottore e con delle regole da osservare. Voglio, DEVO vederla così.
Di sicuro non comincerò a comprare riviste “da donna” per convincermi che potrò anche io – un giorno – indossare i panni di una velina; di sicuro cercherò di non ammorbare tutti quelli che invito a cena con piattini salutisti a base di grissini e piselli. Sarò forte e ogni tanto debole, non rinuncerò alla pizza (italica delizia) e non mi guarderò allo specchio ogni kilo perso.
Oppure si.
Di certo ho trovato molto confortante il fatto che mi abbiano chiamata, oggi, dal reparto ospedaliero che si prenderà cura di me e della mia salute alimentare; la materna vocina di una signora (presumibilmente attempata) ha inciso sulla mia segreteria il seguente messaggio: “Signora Panzallaria, si ricordi del suo appuntamento di domani per dimagrire!” che suonava molto “Ricordati che devi morire” di Savonarola a Troisi nel film “Non ci resta che piangere”.
Mi sono visualizzata la padrona di questa vocina, ad un’accettazione ospedaliera, che con una mano si mangia il krafen del mattino mentre tenta di telefonarmi e con l’altra frusta gli ingordi di turno, tutti nudi ed esposti al pubblico ludibrio.
Assolutamente confortante come immagine, perché domani così sarò preparata a qualunque commento, a qualunque battuta sui miei kili e a qualunque prova mi sottoporrano. Quando il dottore arriverà con il suo pinzone misurabuzza, io ci sarò e sfodererò il mio sorriso migliore.
E prometto che aggiornerò voi morbosetti su ogni dettaglio, anche il più masochistico. Perchè vi ho capiti a voi: da bravi fruitori voyeur di blog, non vedete l’ora di conoscere le mie sofferenze, l’intimo dolore del mio stomaco e il dissidio dei miei pranzi…
e allora sono qui, pronta a incarnare le vostre paure recondite, lo sguardo attento che al mattino scruta lo specchio e ci trova una ruga in più, l’ansia delle femminucce per la cellulite che fuoriesce dal costume e per gli addominali che cominciano a dare segno di cedimento.
Panzallaria è qui, per dimostrare che la dovete smettere di propinarvi la palla che quel che conta non è l’aspetto ma poi ci state male; che la dovete smettere di credere VERAMENTE che le ciccione (per i maschietti, aime, non è così) sono come le Bridget Jones di turno al cinema, che basta un buon parucchiere e una ceretta per farle diventare supergnoccolone.
Il mondo vero è anche questo, outing e sadismo, voyerismo e impersonificazione.
E allora avanti, fatevi sentire, chiedete tutto quello che avreste sempre voluto sapere da chi, sull’autobus, occupa un posto e mezzo!!
Non è detto vi risponderò, non è detto che sarò sincera.
Oppure no
Oppure si
A DOMANI!!
piesse: stasera dò l’addio alla piadina ;-(
Fai pure… vediamo se saprai resistere quando ti mangerò i panini di poldo sotto il naso… altro che Fantozzi e le polpette bavaresi, ahahahahahah!!!!
dopo oggi preferisci un sano in bocca al lupo oppure in bocca il lupo?
zè
sei grandissima, dai che ce la fai!!! e poi dopo previsioni così tristerrime, la realtà sarà sicuramente molto meno dura 😉 e ormai la pizza nelle diete la mettono sempre, almeno una volta la settimana :)))
mannaggia a sti pallini da spuntare…il commento sopra è mio 🙂
Leggo solo ora, e
1) esistono ciccione e ciccione (bel luogo comune), e tu sei attraente anche senza parrucchiere;
2) non so se è un autoconvincimento o meno, ma secondo me l’elemento (che dovresti ritenere) principale è che con qualche chilo in meno a guadagnare è prima di tutto la salute, non solo psichica ma anche fisica. (E lo sai che i magri campano di più? avrai più tempo per osservare lo sfascio del nostro Occidente!)
Carlock (il Capitan)