Influenza ANqualcosa
Mi sa che – a dispetto di quanto immaginato inizialmente dalla dottoressa – Tino ci è caduto in pieno nell’influenza AN qualcosa.
Febbre improvvisa: altissima. Dolori articolari e poi mal di testa e dosi massicce di Tachipirina (la Taik pirinha dei locali più malfamati di Poggio Rusco…) che non sortiscono grandi effetti. Inizialmente assenza di catarro. Oggi è tutto un tossire e un rantolare.
Ovviamente, come le casalinghe più solerti, il malato è stato GHETTIZZATO.
Vive in camera nostra, recluso al resto del mondo, a crogiolarsi nel suo dolore. Mangia quando noi non ci siamo e ci teniamo a debitissima distanza.
Non vi dico in che stato è la nostra stanza. Dopo che si sarà ripreso dovremo bonificarla con una molotov e vivere per sempre in salotto.
Tino – che bisogna sottolinearlo – al contrario degli altri uomini non si lamenta mai, ha deciso che la sottoscritta deve stargli lontanissimo perché è preoccupato per la mia asma, che non entri in contatto con la sua influenza ANqualcosa.
Che poi la Molotov scoppia nei miei bronchi, invece che in casa!
Frollina ieri sera mi ha chiesto perché papà è arrabbiato e ci sta lontano e le ho spiegato che papà non è arrabbiato ma solo radioattivo, ed è ben altra faccenda 😉
A lui – che mi impone eroicamente la distanza e si guarda telefilm di dubbio gusto sul pc, disteso sul suo giaciglio di malato – ho spiegato che se ne stia tranquillino, che c’ho troppe cose da fare per prendermi un coccolone e secondo me, per via di tutta l’energia che ho in testa e il cui meccanismo, finalmente, ha fatto clic, il mio sistema immunitario è forte come non mai.
Più di quando, forse, c’avevo il fisico e facevo la nuotatrice agonistica che andavo ad allenarmi il 2 gennaio alle 10 del mattino, uscivo con i capelli bagnati e non mi ammalavo mai.
Però voi, per stare sul sicuro, un pensiero al dio dei maialini rivolgetelo. Che sia di buon auspicio perché il maledetto untore, non uscendo dal suo antro, contenga il contagio.
Devi entrare in camera di Tino vestita di nero ed esclamare ad alta voce :” Porca Maiala, esci da questo corpo…Panza te lo comanda”.
Pare che funzioni, ma attenta che non si attacchi a te e che non ci siano finestre vicino ok?
si, però anche tu!!!! non ti pare una gufata micidiale questo post?
ti giro la dritta che mi ha dato la pediatra: la ANqualcosa ha come sintomo distintivo una brutta congiuntivite bilaterale, quindi se non compare non è influenza maiala. un abbraccio (con la mascherina, ovviamente :-D)
@mammaemigrata: gufata ironica omeopatica 😉 io sono fatta così…penso al peggio così tutto è meglio. ma ci rido anche sopra
povero Tino, me lo immagino nel lettone zen col pc vicino e la lampada che cambia intensità di luce con un tic del dito che gli tiene compagnia…tutto il mio sincero affetto per lui!!!
(e guai a voi se vi avvicinate all’appestato!!!)
a parte la tua tattica di credere che si sia beccato la suina,prova con 2 ghiande sul davanzale che la maiala si sà è ingorda…..
Msg spam : Tutti invitati al mio primo “BlogIndovinaCandy”, se ti va passa…