L’elettricista idraulico

Buona sera. Mi chiamo Tino Panzallaria. Mi ha dato il suo numero la mamma della Malta. Avremmo bisogno di fare alcuni lavori.

Finalmente. Finalmente in casa Panzallaria, Tino si è convinto a chiamare dei veri professionisti. In primis per sistemare il nostro impianto elettrico di cui si è amorevolmente occupato, durante la ristrutturazione di Villa Borghese, mio suocero che è riuscito a far venire un ictus all’appartamento che da allora soffre di emiparesi sinistra.

Conseguenza della sua consulenza è stata anche un simpatico corto circuito di tutti i campanelli del palazzo, per circa 3 mesi, l’anno passato. Inutile dire il mio imbarazzo quando i tecnici, dopo numerosi lavori per tentarne un ripristino, hanno individuato nel nostro appartamento il colpevole, additandoci di fronte a tutto il Condominio che attendeva di conoscere il perché non si riuscisse a comunicare con chi arrivava alla porta. Io un sospetto lo avevo avuto. Che caso strano, proprio dopo l’intervento di NonnoSuocero, tutto aveva cominciato a non funzionare e mentre da casa nostra si riusciva a parlare ma non a sentire, tutti gli altri vicini sentivano ma non parlavano.

Comunque.

Abbiamo alfine conosciuto l’architetto designer e sua moglie – genitori della Malta – e così abbiamo cominciato a risolvere i nostri problemi.

Ha accettato, l’uomo attrezzo, di attrezzarsi di aiuti esterni. Certo, non qualificati come lui e il suo babbo, ma con una bella etichetta da idraulico e elettricista, piazzata sulla testa.

Così gli ho passato i numeri che mi ha dato la mamma della Malta. In particolare quello dell’elettricista.

“Dobbiamo fare dei lavori, le dicevo, perché c’abbiamo tutto l’impianto elettrico in progress. Le spiego: l’anno scorso mio padre…” e gli racconta la rava e la fava.

Che Tino ha tanti doni, ma non quello della sintesi.

Quando finisce di spiegargli il perché e il per come e di raccontargli di quando suo padre era sfollato in collina, durante la guerra, l’omino professionista dall’altra parte del telefono gli dice:

“Ok. Molto interessante. Solo che io sono un IDRAULICO!”

Proprio in quel momento mi ricordo di aver scambiato i numeri perché sono rintronata.

D’altra parte come fidarsi di una che annaffia piante finte?????

11 commenti
  1. Tino dice:

    e invece ho chiamato l’idroelettrifalegname e la prossima settimana ci ripara tutto, anche il cervello di panz, in evidente cortocircuito… ehehehehehehehe

  2. andrea dice:

    ciao,
    ho appena finito (quasi) di sopravvivere alla ristrutturazione del mio appartamento.

    Se ti servono indicazioni su come NON fare… non esitare a chiedere.

    Andrea

  3. Tonks dice:

    Ahahah! La superbia degli uomini per l’elettrotecnica-idraulica-falegnameria-gaEeriscaldamento-energianucleare-antimateriaEbuchineri è senza limiti. Noi, invece, che pagheremmo oro per trovare chi ci lava panni-piatti-casa non riceviamo mai proposte di sostituzione del fai-da-te! Sgrunt!

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  1. […] E tipo che invece che un elettricista, l’impianto di casa lo ha gestito mio suocero. Con le problematiche di cui vi ho già scritto in quest’altro post. […]

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