Il sogno a occhi aperti di un’ipocondriaca
Stanotte alla frollina è venuta la tosse e il raffreddore. Roba che ha cominciato a vomitare come la figlia di Linda Blear in vista dell’esorcista.
A me è tornato l’asma.
Erano circa due anni che non avevo un attacco, ma la mia malattia è così: un po’ di donnarettillaggine alla pelle, un po’ di asma.
Purtroppo questo è il segno che sono tornata in fase acuta. Ma ci farò i conti. Ormai lo so che lei sarà una fida compagna che mi darà sempre modo di conoscere nuovi piccoli sismi del sistema immunitario.
Comunque.
Stamattina me ne sono andata al lavoro con la piccola frignante che mi voleva a casa. Tino si è preso un permesso e io sarei tornata prima, per dargli il cambio. Fiftififti, insomma, come nelle migliori famiglie.
Al lavoro stavo leggendo la rassegna stampa della sanità, che ormai è un appuntamento quotidiano quando ho letto del vaccino per l’Influenza A Acca Qualcosa, più amichevolmente detta “la ninina”.
Ora. Non ho qui approfondito l’argomento, ma io ci ho fatto un bello studio su questa malattia, sul vaccino e sulla campagna mediatica dattorno. E serenamente ero giunta alla conclusione che non mi sarei vaccinata (anche se soggetto a rischio), ne’ avrei vaccinato mia figlia.
Solo che io sono ipocondriaca. E mentre leggevo oggi, dopo aver avuto questo attacco di asma notturno, che per fortuna c’era il macchinino spararespiri, ho fatto uno dei miei sogni a occhi aperti da ipocondriaca.
Nel sogno c’erano tutti i miei colleghi nuovi (di cui ne conosco forse un decimo) che commentavano la notizia della mia morte a causa della ninina, dicendo cose del tipo: “Non la conoscevo bene, l’avevo vista un paio di volte, sempre sorridente, per i corridoi. Lavorava in quell’ufficio là, giusto? So che era qui da poco e aveva una bambina piccola…povera creatura!”
“Io ci avevo parlato. Una volta mi aveva chiesto dove fosse il bagno. Sembrava così simpatica.”
E cose così. Le cose che si dicono le persone in ufficio, quando parlano di qualcuno che non sanno che faccia abbia.
Poi nel sogno vedevo l’articolo del giornale. Il titolone roboante del Carlino:
“C’è una bolognese tra i decessi per influenza suina!”
Che al Carlino gli frega solo se a morire sono persone che abitano a Tortellini City.
L’articolo proseguiva raccontando della vita e delle opere di una donna di quasi 36 anni, con una bambina piccola, una bella famigliola felice, che era asmatica e non ha voluto fare il vaccino (in quanto sporca complottarda filo comunista!) e ne ha pagate le amare conseguenze.
Alla fine c’era poi anche un trafiletto dedicato alla mia attività di blogger (e nel sogno, devo dirlo, questo è stato l’unico momento di gloria che ho conceduto alla mia anima ipocondriaca), tanto che quel giorno Panzallaria faceva un sacco di accessi, roba da schizzare molto al di sopra del blog di Grillo e farmi inorgoglire nella tomba.
L’epitaffio di Tino, inciso in font Verdana (chiaro e poco impegnativo) sulla mia lapide suonava una roba tipo:
Ci lascia una donna di animo fino. Sottile nell’intelligenza se non nel corpo. In gioventù si adoperò per i bisognosi (soprattutto uomini, le cui primarie necessità sono opinabili ai più retti e puri di animo), in età matura contribuì a aumentare la mole di fuffa sul web, dilettando schiere di madri e padri e figli in cerca di conforto emotivo. Fu mamma affettuosa e non moglie amorosa. Lascia una frollina e un tino. La seppeliamo a panzallaria, come avrebbe voluto (in una cassa extralarge, dotata di tutti i confort e wifi).
R.I.P.
Poi finalmente mi sono svegliata dal sogno dell’ipocondriaca, sono tornata a leggermi gli articoli che ho salvato su delicious e ho deciso di rimanere salda nelle mie decisioni:
Mi hai fatto morire dal ridere.. anche nei sogni sei una grande!
Hai tutta la mia solidarietà, sul momento pensavo che avresti ceduto;-)))
A parte gli scherzi, spero che Frollina si riprenda (Eddie ha cominciato a tossire un po’…che bello quando ricomincia l’asilo;-))
Per quanto riguarda il Carlino…sono d’accordo;-)
Panz, ti ringrazio per non aver pensato a un epitaffio scritto col Comic: non avrei potuto sopportarlo 🙂
che ridere!
comunque un in bocca al lupo a frollina. e pure a te!
No, perché se cominci anche tu a cedere alle tentazioni della stampa comunista e deviata, capisci che non ci spero più.
Cosa ti sta raccontando l’asmo nel frattempo l’hai capito? Capisco il lavoro nuovo, ma non esagerare manco tu, che Frolli è grandina adesso e le cose le capisce, se una volta non ti scapicolli per portrla ai giardinetti.
Non cedere panzallaria, è solo una banale influenza!
Da brava ipocondriaca non sapere mai cosa contengono i vaccini, in certi casi il nostro corpo se la può cavare benissimo da solo.
un bacio alla piccola frollina :*