Sullo svezzamento
Questa cosa dello svezzamento a me proprio non va giù: fosse per la sottoscritta frollina potrebbe arrivare al liceo con il biberon nella cartella, pronta per la merenda delle 10.30.
L’attività culinaria, mai stata in cima ai miei pensieri ne’ alle mie doti, applicata all’infanzia mi mette una certa paura.
Un conto è cucinare cous cous liquido per qualche caro amico, che se mai si fa una grassa risata, o pasta al sugo imbevuto d’olio per il fidanzato – che c’ha pure una bicicletta con la catena arruginita e un uso adeguato lo può trovare – un conto è preparare robe per la carne della propria carne.
Sapendo che c’hai tra le mani questa responsabilità del suo stomachino vergine e delle sue papille gustative, abituate solo al latte.
Ho iniziato lunedì 18 giugno: giorno del sesto mesiversario della Frollina.
E’ suonata la campana del pranzo. Quello sul seggiolone.
Prima sono andata dal fruttivendolo e ho comprato tutte le robine per il brodo (zucchine, patate, bietola e carote), poi mi sono procurata liofilizzati di carne bianca e crema di riso.
Tutto seguendo scrupolosamente le indicazioni scritte dalla mia pediatra sul foglio con la dieta di Frollina.
Come ogni essere ottuso che non sa cucinare, la sottoscritta segue pedissequamente le ricette: se ci fosse scritto “dopo aver rosolato la cipolla, sbucciare l’aglio e buttarsi dentro al water stando attenti a non mantecare troppo e lasciando il tutto a bagno maria per 6 ore” ecco, io lo farei.
Senza farmi NESSUNA domanda.
Insomma: ho comprato gli ingredienti e poi siamo andate al parco. Non ho pensato di preparare il brodo prima. No. Tanto, quanto ci vorrà???
Alle 12.15 Frollina strillava come un’aquila per la fame, siamo rientrate in casa e – con lei strillante – ho dovuto pelarepulire verdurine e preparare il brodo. Un litro d’acqua, scrive quella BASTARDA della pediatra.
Io ho messo un litro d’acqua, esatto esatto, per paura che se ce ne fosse andata di più qualcosa di estremamente maligno e indigeribile si sarebbe sviluppato da quella brodaglia.
Frollina strilla, io faccio bollire quest’acqua che si stringe stringe, lasciando poco di se e molte verdure lessate allo sfinimento.
Prendo un piatto. Ci verso dentro il brodo (insieme al liquido verde finiscono anche pezzetti di foglie) e poi – solo in un secondo momento – verso le polverine magiche (liofilizzato di carne e crema di riso).
Una orrenda pappetta liquida prende forma nella scodella: sembra acqua sporca con qualche granulo – simile a riso – in sospensione.
Non lo assaggio nemmeno. Mi fido della mia ricetta. Come tutti i cuochi ottusi di cui sono caposala.
Sistemo la frollina urlante nel suo bel vestitino a righe sul seggiolone. Le metto il bavaglio e inizio la magica avventura.
La prima cucchiaiata cade diretta sul gatto, che mugulando schizza via, con uno sguardo assassino rivolto alla sottoscritta.
La seconda cucchiaiata schiva il bavaglino e si adagia sul vestitino della festa della bambina.
La terza, finalmente, finisce nel suo stomaco. La faccia che fa mia figlia assaggiando la mia ricettina deliziosa è tutta un programma. Uno di quei programmi della notte estiva, tipo: Venerdì 13.
Le passa anche un brivido di disgusto lungo la schiena. Ma io non demordo.
Però forse adesso dovrebbe bere un sorso d’acqua, penso voltandomi verso il biberon rimasto alle mie spalle.
Non faccio in tempo a pensarevoltarmierivoltarmi che la ragazza ha già afferrato la ciotola e ci ha piazzato dentro una santa manina.
Alla fine del fiero pasto, frollina ha mangiato un terzo della sbobba, la casa è un disastro e la sottoscritta deve farsi la doccia, sia perché ha sudato come un mandrillo che per la quantità di pappa finitale su ogni vestito ha indosso.
La bambina sarebbe da infilare in lavatrice. Direttamente.
Il secondo giorno mi ci metto con maggiore impegno. Questa volta non mi fregano!!!
Prima metto le polverine nel piatto e poi ci verso sopra il brodo (quel che mi restava dal litro d’acqua del giorno precedente).
Poco brodo.
Questa volta non mi fregano
Preparo la bambina. Nuda come un verme.
Questa volta non mi fregano
Impasto la pappa e mi presento al cospetto della figlia
Questa volta non mi fregano
La pappa si addensa in un attimo.
Questa volta non mi fregano
La prima cucchiaiata la mangia volentieri, anche se deve simulare la masticazione, perché è talmente soda da sembrare un budino.
La seconda cucchiaiata mi sento MastroMuratore: non è cibo quello che sto maneggiando ma CALCE vera e propria!!
Comincio a sospettare di essere stata fregata anche questa volta.
Sospetto che diventa realtà quando Frollina, che quasi si soffoca per buttare giù il boccone, comincia a piangere come una disperata. Ha la bocca talmente impalugata dallo stucco per muro che ci si potrebbe fare una felpa di pile.
Ho pena di lei e preparo un biberon di latte.
Oggi ho combattuto strenuamente contro OGNI avversità.
- Brodo preparato di prima mattina e travasato con un colino, per eliminare foglie e residui;
- quantità di acqua a muzzo, secondo il mio parere, ma abbastanza da poter integrare eventuali papponi e da non subire troppe perdite a causa dell’evaporazione, durante la preparazione del brodo;
- Frollina lavata prima e dopo, copiosamente;
- assistenza di regia (mia mamma) che ha preso sul serio il suo ruolo ed è arrivata con la telecamera.
Oggi NESSUNO mi ha fregata; la frollina ha mangiato tutto, sporcando il bavaglio in modo indegno ma soddisfacente.
Io mi sento stanca e stressata…;-)
Perché non posso continuare con il latte???? una bella vita a base di latte: latte al cioccolato, latte alla carbonara, latte all’amatriciana, latte al vapore e latte al forno.
Latte con latte e latte; latte in mousse e latte flambé.
E l’avete mai assaggiata la pignacolada di latte????
dicono che sia la specialità di certe cittadine della Svizzera…
😉
Dai Panz
non ti scoraggiare!! Pensa che tra qualche mese vi litigherete il triangolo di pizza più grande o l’ultimo tortellino alla panna!
Dura poco per fortuna..oddio…per me sta per ricominciare….!!
CONSIGLI DEL CASO
Se hai la pentola a pressione puoi farne una bella quantità di brodo.
L’acqua non evapora così tanto e tutte le proprietà se ne rimangono lì dentro quel bel brodino. Poi ti riempi di vasetti di vetro e lo congeli nel freezer così per un po’ ne haiuna bella quantità e non ti tocca farlo ogni due giorni.
Un filo d’olio extravergine la pedriatra te lo ha messo nella pappa?
O un po’ di parmigiano che dà un po’ di sapore?
Per lo sporcarsi fattene una ragione perchè sarà così per almeno altri 4 anni……
E poi, quando Frolla compirà un anno, vuoi mettere la libertà di andare tutti insieme al ristorante e puoi ordinerle un bel piatto pasta!!
Altro che latte W I MACCHERONI!!!
panza….che schifo…mi vien da vomitare la rotella di liquirizia che mi sono appena mangiata…dal tuo racconto la pappa di frollina non sembra una delizia e non farebbe invidia a nessuno. Non ti preoccupare però, con un pò + di pratica tutto diventerà naturale. Vedrai poi quando dovrai preparare il passato di verdura e il tuo frigo verrà invaso da vasetti verdi…
Un altra cosa…da questo momento in poi la popò della tua creatura non sarà + tanto santa…te ne sei già accorta?
Se posso darti un ultimo consiglio cerca di sciogliere un cucchiaio di crema di riso per volta e non tutto insieme nel brodo così eviti l’effetto “mappazza”…a presto!
Grazie Aliciotta!!!!
SI ACCETTANO TUTTI I CONSIGLI DEL CASO….
anche se è un caso disperato….
😉
Scusa l’intrusione ma da appartenente alla categoria delle negate alla cucina (pur con un bimbo di 8 mesi) ti posso dare questi miseri consigli basati scrupolosamente sulla mia esperienza:
– dopo aver fatto il brodo la dose per il pasto che io facevo era 180ml i primi mesi, adesso 200ml
– verso il brodo nel piatto
– 1 cucchiaio alla volta verso la crema di riso o mais e tapioca o quelcheè stemperandolo nel brodo con una forchetta dai rebbi lunghi (tipo come quando sbatti le uova) e DOPO il lio o l’omogeneizzato
– io ci metto 4/5 cucchiai belli pieni, un pizzico meno se c’è il lio perchè anche quello assorbe il liquido e mi viene una bella pappetta abbastanza solida che condisco con un cucchiaio di olio e un bel po’ di parmigiano (ma lì va a gusti e poi la tua frolla è ancora piccolina per cui comincia con poco e vedi come va)
ah, io ho iniziato con metà vasetto a pasto…e tuttora continuo perchè uno mi sembra faccia troppo “mappazza”e la sera dò solo formaggio perchè il mio topolino ha la digestione di un elefante e la carne la sera non la tollera….ma saranno cose che vedrai più tardi quando aggiungerai il secondo pasto
Ultimissimo consiglio.. io mi trovo molto bene con la roba della M*llin che ha anche buste di brodo e passato di verdura monodose solo da scaldare..io le uso se sono di fretta o se x lo scompenso mi trovo senza niente in frigo 😛 lo so che non sono il massimo…ma per una mamma sgarrupata a volte sono la salvezza e il mio bimbo cresce benissimo lo stesso!
scusa il commento-fiume, spero di esserti stata d’aiuto almeno un po’
Baci a te e alla frolla
Kami
intanto confesso di non aver letto una, e dico una delle tue avventure corse (mi riservo di serntirti dal vivo, presto, che dici?) e poi per la pinacolada di latte, ci sto, ovviamente (e qui mi spiego la nostra cena dell’altra volta…ih ih…..la prossima direi pizza…)
SEI STATA BRAVISSIMA!!!!!!!!!!!!
(ma lo sai che la tua vita non sara’ piu’ la stessa d’ora in poi? :-P)
Fantastico, hai reso perfettamente l’idea di come mi sentirò tra sei mesi. Penso che farò un taglia e incolla sul mio blog il 16 dicembre 2007, naturalmente citando la fonte… Chiara
benvenuta del club delle disperate per lo svezzamento!
da oggi la tua vita cambierà completamente…preparati a lavarelavarelavare ogni superficie su cui si appiccicano quelle pappette orrrende…però vuoi mettere la soddisfazione di vedere la frollina assaggiare nuove cose?
dai che dopo qualche giorno ti sentirai un super eroe e superata la cacarella iniziale comincerai a cimentarti in nuove ricette!
baci baci
ps concordo con Kami, ogni tanto le bustine sono un ancora di salvezza, così come le verdure già omogenizzate della Plasmon che sciogli nel’acqua calda….
..e immagina che tra qualche mese potra’ mangiare i tegolini pure lei :-p
mi hai fatto piegare dalle risate a leggere….purtroppo non è detto che andando avanti con le pappe la situazione migliori…simone è sempre da ficcare sotto la doccia dopo ogni pasto…per fortuna che con il caldo lo lascio in body….ma all’inizio credo di aver fatto almeno due lavatrici al giorno….
io e Sara siamo messe esattamente come te con la differenza che il ns pediatra ci ha fatto iniziare con un mese di anticipo (a cinque compiuti). Per il momento Sara nn va oltre le quindici cucchiaiate (a proposito…come riesci a farle aprire la bocca????) e dopo ripieghiamo sempre sul latte 🙁 nonostante ciò la mia piccola riesce ad infilarsi nel collo una quantità immensa di crema di riso, nn so come °_°. Frollina mangia la frutta dopo il pasto? Noi abbiamo provato con la mela e a Sara vengono i conati. Mi sa che domani ripieghiamo su pera o banana. Nn sai come mi sn riconosciuta nel post!!!!!Con la differenza che tu sei riuscita a fargliela mangiare tutta. Io no. Anch’io voto biberon per sempre!!!
D’accordo col ciappetto. Io facevo il brodo una volta a settimana, su consiglio addirittura del mio attempato pediatra. Ti compri 14 vaschette in vetro o barattolini e schiaffi tutto nel freezer. Dopo, vedrai, la settimana sarà un gioco da ragazzi!!! La cosa pallosa, vedrai è l’inverno, quando il tuo brodo appannerà tutti i vetri di casa e l’olezzo si diffonderà in tutta casa…ma fino a lì ci sarà tempo! E vedrai che col tempo farai anche l’occhio. Mia sorella, nota impedita in cucina, ormai cucina per il figlio gradevolissimi manicaretti, mentre non è in grado di fare una frittata per i suoi ospiti!
io sottoscrivo in pieno.
il problema, col bimbillo, fu che lui si spazzolava tutte le sbobbe che gli propinavo, sia quelle super liquide che quelle cementificate!!! ***sob***
bentornati eh? 🙂
billo
ciao, è la prima volta che vengo qui, bello!
che ridere ripensare alla prima pappa, però il mio topotto se l’è sempre fatta fuori tutta, fin dalla prima volta, nonostante l’odore a dir poco stomachevole del liofilizzato di agnello (il mio pediatra mi disse di iniziare con quello perchè più digeribile… mah!).
pensa che ancora adesso che ha 13 mesi compiuti la sera si pappa ancora la sua sbobba composta da passato di verdura, stelline, ricotta o formaggino simile e parmigiano. non so come, ma a lui piace tanto!!
auguri e coraggio, la strada è ancora lunga!
Lettura gradevole, anzi diciamo che è stata tragicomica! ;D
Mi preparo a quello che sarà lo svezzamento della mia Viola tra un paio di mesi.. poi ti racconto!
Rosy
Ciao, si è vero, preparare le pappette e tutto il resto è una gran fatica, ma ne vale proprio la pena.
Che soddisfazione quando il piccolo mangia tutto senza fare tante storie (purtroppo non succede sempre devo dire).
Nel mio caso il cucciolo preferisce la pappetta un pò più liquida, ma credo sia soggettivo.
Un abbraccio