Un giorno Frollina sarà come Cristina D’Avena e io come Pirandello e tutti insieme rideremo di gusto

La mamma della MaLta è proprio un portento. Ci sentiamo alle 4.30 che sono appena andata a prendere Frollina a scuola e non ho alcuna voglia di andare al parco/zanzarificio.

Mi dice “Ti stavo per chiamare. Venite con noi che andiamo a questa presentazione di un corso di musica creativa per i bambini. E’ nel tal posto tra cinque minuti.”

Io che proprio non volevo iscrivere Frollina a nessun corso, almeno fino a gennaio o forse l’anno prossimo, che mi sembra che già uscire alle 16.30 dall’asilo sia abbastanza impegnativo e dopo si può anche cazzeggiare, per un pomeriggio in compagnia mi sono fatta convincere ad andare a questa “presentazione”.

Mi chiama la Lena. Le dico “Vieni anche te con le bimbe, che andiamo a questa presentazione di un corso. Tanto per sentire della musica, che poi io non credo che ci manderò la frollina”.

Lei deve un attimo sistemarsi poi arriva. Intanto noi siamo lì. In un centro sociale del quartiere. Saliamo le scale e ci troviamo davanti un’aula con delle sedie in cerchio e il maestro in mezzo e non è mica una presentazione, ci sono solo dei bambini e un maestro e si sta facendo lezione.

La mamma della MaLta c’ha la faccia di tolla e così anche le nostre bambine si siedono al loro posto. Il tutto completamente a scrocco. Noi ci mettiamo in fondo la sala, come brave mammine che vogliono vedere e capire se questo corso fa per me o è meglio quello di taglio e cucito al circolo del tennis.

A me comincia a suonarmi il cellulare (che è muto che io non sopporto se uno tiene il cellulare con la suoneria durante riunioni di persone) e me ne esco millemila volte a rispondere. Come fossi una manager. Nessuno saprà che si tratta di mia mamma e della Lena che non trova il parcheggio e altre amenità.

Quando arriva la Lena ci mettiamo tutti lì, in fila e a scrocco a osservare la lezione. Che la Frollina e la MaLta si divertono molto e sono anche molto buffe, entrambe con un leccalecca in bocca ad ascoltare i rumori prodotti da strani strumenti e da giochi musicali che il maestro tira fuori dalla borsa come meripoppin.

Ci siamo la mammadellaMaLta ed io, poi c’è la Lena e ci sono le sue due figlie. Tutte in prima fila su delle seggiole di fortuna, come gli abbonati Rai.

Poi a me suona il telefono, mentre mia figlia fa una lezione di musica creativa a scrocco e io mi sono portata dietro tutti gli amici che potremmo fare il carrozzone e questa telefonata, invece, non arriva dalla nonna, dalla zia o da mia mamma e mia suocera insieme.

Questa volta mi chiama la Jolanda delle Filastrocche per dirmi che HA TROVATO UN TEATRO PER IL CALZINO SPAIATO A MILANO.

E allora forse non dovrei dire nulla per scaramanzia e allora non vi dico ancora che teatro ma vi dico però che se siete di Milano e avete voglia di venirlo a vedere, allora l’8 maggio è meglio che vi tenete liberi.

Che poi io sono stata molto attenta alle vostre critiche al promo e allora con l’Anita e l’Alessandra Frabetti noi ci siamo messe di buona lena e di volontà per cambiare un po’ il tiro e “panzallarizzare” di più il testo e sono sicura che alla fine vi riconoscerete, mi riconoscerete.

E mentre io c’avevo voglia di andare a Milano e abbracciare Jolanda fino a stritolarla, intanto la Frollina se la cantava e suonava molto felice che alla fine – mi sa – che anche lei dovrà adempiere al sacro rito del corso pomeridiano invernale.

Che qua

stiamo formando la nuova stellina dello Zecchino d’oro!