Inserimento alla materna
Stamattina è entrata alla scuola Materna. Io sono imbottita di droghe (pesanti secondo me) a causa di una roba che mi è scoppiata sabato che mi fa stare parecchio male e che spero di sconfiggere a breve. Tino ha un gran mal di schiena.
La Frollina, per fortuna, era abbastanza in forma e così l’ho accompagnata alla sua nuova scuola.
Per via di questo lazzaretto non disponevo di tutto l’armamentario richiesto. Per esempio i colori, che bisognava portarne una scatola di nuovi, alla fine ho fatto uno scatolotto casalingo e ci ho messo dentro quelli che avevamo. Ché sabato mi contorcevo dal male e i pennarelli erano l’ultimo pensiero. Per esempio il sacco in tela dove riporre le sue cose. La merciaia lo finirà oggi pomeriggio o anche domani. Così ho preso un sacchetto di plastica e con l’indelebile ci ho scritto sopra il suo nome. Per il momento.
Per esempio la confezione di salviette. Ne avevo una mezza usata e ci ho infilato dentro quella. Per esempio i fazzoletti. C’era scritto: “un pacco di fazzoletti” e io ho pensato al pacchettino, mica alla confezione da 20!
Insomma: la dada – che rispetto all’anno scorso che avevamo delle maestre molto amichevoli e informali, sembra la principessa Taiketù – mi ha guardato un po’ così ma poi si è fatta innamorare dalle treccine della frollina. Che le ho fatto due treccioline asimmetrice, con tutto il boccolino che esce in fondo, che così non può che fare innamorare le maestre.
Bella la scuola, non c’è che dire. A me però mi batteva il cuore. La frollina chiedeva della Malta, ma la Malta inizierà solo tra qualche giorno, dunque per il momento se la dovrà cavare da sola. All’inizio si nascondeva dietro al mio culone, non era molto ben disposta alla novità. Poi si è lasciata andare, che gli altri due bambini giocavano con l’aereoplano e si è fatta incuriosire.
Dopo 10 minuti mi ha salutata. Mi ha lanciato in aria un bacio, come faceva al nido, e ha preso la mano della sua nuova maestra.
Io sono uscita e – diciamo per colpa del Sinflex di cui mi sto nutrendo – mi è salita una certa commozione.
E come la più navigata delle zdaure ho pensato:
“Ma non era nata ieri???” e giù lacrimoni. Moni eh?
Questo post partecipa a blogstorming
Eeeehhh…troppi ne hai versati di lacrimoni e troppi ne verserai 😀
Mi hai fatto venire le lacrime, che bel racconto, io con la mia pupazza faremo la nostra prima entrata alla materna il 14 settembre
ciao
buona giornata
Sonia
Oggi Benedetta ha fatto il primo giorno di nido…e dopo l’entusiasmo dei giorni scorsi stamattina era triste e piagnucolosa prima di uscire di casa. Una volta arrivati li tutto ok, ma che tenerezza vederla così!
era successo anche a noi 3 anni fa, e tra 7 giorni succedera’ di nuovo la stessa cosa in occasione del debutto della nostra principessa nella scuola primaria.
Sembrava ieri che cominciava la scuola materna…
Aiutooooooo
Scusa il commento fuori tema (mica tanto!): si, il sinflex è una droga pesante. Una volta l’ho preso e oltre a farmi passare il dolore mi procurava una sensazione di euforia… Ne tengo sempre un po’ da parte! 🙂
Che carina!
Io ero molto più frignona da bambina, ho pianto per un mese intero. Non ne volevo sapere di stare all’asilo, mamma durante la ricreazione, ogni tanto, complici le Maestre che avevano pietà di lei, mi bussava alla finestra e salutava, così mi calmavo. Poi, piano piano… la rompiballe Tonks ha socializzato.
Ma la foto delle treccine no?
Comunque non avevo dubbi che la Frolli non se la sarebbe cavata, siete sempre voi madri a farvi il patema (voi – madri).
Senti, e per il tuo primo giorno di scuola, alias lavoro nuovo, le treccine te le fai?
Ciao a tutte (sono nuova). Alice adesso va in seconda elementare, ma ricordo ancora il suo primo giorno di materna. Lei piuttosto tranquilla, io con i lacrimoni-oni come te Panzallaria. Soprattutto perche’ avevo scoperto che c’era una sola eroica maestra a spupazzarsi 28 bambini!