Faremo tutto quello che non si può fare con i cinni

Ieri abbiamo portato la mia mamma e la frollina al mare. In albergo. Nelle Marche. Bel posto. Più tranquillo della nostra caotica riviera ma comunque pieno di cose belle per i bambini. Peccato da ieri mattina sia cominciato a piovere e le temperature siano crollate. Oggi a Bologna si sta benissimo, è una bella giornata ventilata. Là piove che diolamanda e il mare – come mi ha detto Frollina al telefono – “è molto arrabbiato”.

Separarmi dalla Prole, qui lo dico e qui lo nego, non è stato facile. L’idea di un’intera settimana lontane: stavo aspettando da un po’ questo momento per dormire, fare cose con il non marito e vivere con ritmi meno cadenzati, ma è sempre difficile.

Un cumulo di sensi di colpa.

Le fotutte sirene che mi urlano nella testa, matrigne cattive della mia mammitudine, continuavano a urlare “madre snaturataaaaaaaaaaa, abbandoni così tua figlia, in mezzo al mal tempo e alle avversità. In albergo con tutto pagato, mare a vista e bambini in quantità. E tu intanto ti riposerai pure? Tu osi anche solo pensare di andare a un cinema? leggere un libro fino alle 4 del mattino? lavorare tutta notte? Madre snaturataaaaaaa”.

Le sirene, ieri, non mi hanno dato pace tutto il giorno. Ed ero una cacacazzi da paura. C’avevo così tanta ansia che lei era insopportabile (secondo me non vedeva l’ora la mollassi con la nonna al mare) e ho combinato una serie di malestri da competizione.

Primo tra tutti: nel fare le valigie mi sono dimenticata di metterci dentro delle magliette a maniche corte. Tutta quella pioggia, il terrorismo psicologico sulle temperature che cadranno a picco e le paturnie che mi ronzavano nelle orecchie, mi hanno davvero fottuta il cervello. Canotierine mare o maglie a maniche lunghe, di quelle che già indossarle ad aprile ti fa venire un gran caldo.

Ce se siamo andati dopo cena. Frollina cotta e nervosa che non ha chiuso occhio tutto il giorno, nemmeno durante il viaggio, mi dava calci nello stomaco per mandarmi via. Siamo usciti che ho cominciato a piangere. Le sirene sogghignavano, felici di avermi attirato a se’, e io piangevo come una vite scannata.

Verso Gabicce mi sono ripresa. San’Tino ha usato tutta la sua pazienza e il suo savoir faire per riportarmi alla sensatezza. Sottolineando che forse non stavamo proprio facendo una cattiva azione. Che non avevamo portato nostra figlia al macero e che mia mamma ha la testa sulle spalle. Se il tempo andrà in vacca, andremo a prenderle prima, punto.

Ora è stanca ma poi domani si diverte.

Così quando ho intravisto il castello di Gradara dall’autostrada, mi sono detta che avevo voglia di andare al Castello di Gradara di notte e che non è una cosa che fai con dei bambini di 3 anni, prendere così, uscire dall’autostrada e andare al castello di Gradara di notte. E allora siamo usciti dall’autostrada e siamo andati a prendere un caffè a Cattolica. Che a quel punto, liberté per liberté, mi era venuta più voglia di un caffè.

A Cattolica c’erano almeno 4 volte le persone che c’erano nel paesino delle Marche dove abbiamo portato la Frollina. Una specie di onda umana di gente, riversa sul corso principale. Non ho mai visto tanti bambini se non nella piscina di pallina dell’Ikea.

Tino ed io abbiamo fatto questo giro caffè+gelato e intanto io mi riprendevo. E abbiamo concordato che questa settimana dobbiamo fare tantissime cose (oltre al lavoro) che non possiamo fare con la piccola Frolli.

“Voglio andare al cinema tutte le sere!” ho detto io, pensando a qualche bella rassegna estiva d’Essai. “Potremmo andare a vedere San Valentino di sangue” ha risposto lui “Non vai a vedere San Valentino di Sangue con una bambina di 2 anni e mezzo! E poi io non ho mai messo gli occhialini 3D al cinema!” ha proseguito.

“Allora io voglio fare l’amore sul pavimento del salotto” ho ripreso. “E’ una cosa che non possiamo fare con la frollina, vero?”.

“Ma la mia schiena Panz..” ha risposto lui. “E poi non è detto, se lei dorme bene, volendo, potremmo farlo anche con lei di là”.

Siamo andati avanti a lungo così, pensando a molte cose da fare questa settimana. Io so che ho qualche impegno di lavoro, tra cui una trasferta, e che devo pulire casa. Ma questo non mi bloccherà. Voglio una vita sociale da 18 enne!

Stamattina ci siamo svegliati alle 11.30. Ho fatto la prima telefonata a mia madre. Piove. Mettono stivali e giocano con pozzanghere. Stiamo bene. Non preoccuparti.

Alle 12.30, dopo una lunga telefonata con Adele, siamo usciti di casa. Volevamo fare un bel colapranzo.

Alla fine abbiamo pranzato in trattoria. Dove ho fatto altre due telefonate a mia madre che – credo – sta valutando la possibilità di gettarlo tra i flutti.

Abbiamo fatto un lungo giro in mezzo alle campagne, tra grano non ancora tagliato e grano appena tagliato.

Siamo tornati a casa. Io ero stanca. Tanto stanca. Il mio cervello non ha realmente mai cominciato a funzionare. Sono tornata di nuovo a letto. Ora stiamo per andare al cinema.

Speriamo non a vedere sanvalentinodisangue

Ma vediamo

Il parco giochi è per entrambi ed è giusto che ognuno faccia una corsa sull’attrazione che preferisce.

11 commenti
  1. Silvia gc dice:

    Che tenerezza… Ti assicuro che tra un paio di estati passano tutte le ansie e la mollerai alla nonna in un secondo netto, fuggendo anche di corsa senza voltarti.
    Al contrario, invece, io non sono più riuscita ad avere la vita sociale di una 18enne…. tra lavoro e stanchezza arretrata… ma neanche di una 28enne… ed a apensarci bene neanche di una 38enne… mi devo organizzare almeno per quella di una 48enne…

  2. la coniglia dice:

    divertitevi tanto che ve lo meritate…mi mancate da morire, vorrei così tanto vedervi!

  3. Slim dice:

    Guadare 3 films uno dietro l’altro bevendo birra e sgranocchiando patatine fino alle due notte. Rutto libero, of course.Svegliarsi alle 10 e dopo caffe’ e lettura giornale farsi una lentissima doccia (o altro)e poi cominciare a lavorare. Fermarsi solo quando lo stomaco lo reclama e non perche’ lo dice l’orologio che e’ l’ora di pranzo. Fare cose , vedere gente…decidere cosa fare per cena o non decidere affatto.
    E’ quello il bello ..che si puo’ anche non decidere!!
    Dai goditi la settimana che passa presto e in men che non si dica la Frolli sara’ gia’ casa.

  4. Silvia gc dice:

    oh %@#§$@@miseriaccia!!! inutile che faccio tanto la cinica! mia madre mi ha chiamata stamattina per dirmi che il Sorcio ha di nuovo male all’orecchio, ma è tutto sotto controllo… ed ora sono qui a rodermi pensando che dovrei andare da lui…

  5. fra dice:

    Quando i mie i mollavano al mare con la nonna io stavo da Dio!!! quindi non preoccuparti per Frollina che verrà deliziosamente viziata dalla nonna e goditi questa settimana di libertà assieme a Tino senza nessun senso di colpa
    Un bacione
    fra

  6. Marcella dice:

    Panz,
    avete fatto la cosa giusta, anzi la migliore che potevate fare!
    Io, ormai quasi senza sensi di colpa, a luglio li spedisco da anni tutti al lago con zia e baby sitter e io e mio marito ci godiamo la nostra vacanza come coppia!!!
    Qualche volta ci vuole, bisogna ritrovarsi e dedicare un pò di tempo a se stessi…ti assicuro che, quando i bimbi tornano, si è genitori migliori e quei “raptus” da matrigna di Biancaneve che ogni tanto colgono oogni mamma normale (causa stanchezza e sfinimento) ti abbandonano, almeno per un pò…!!!!

  7. elisa dice:

    Goditela, perchè mica tutte le nonne sono così disponibili..noi, per una nottata dobbiamo fare l’antica domanda in carta bollata e mica si ripete più di una volta l’anno questa congiunzione astrale. Prova tu a fare tutte le cose che non puoi fare di solito in una giornata soltanto. Finisci isterica, te lo dico io..

  8. Silvia dice:

    Mmm … che ne dici di qualcosa di “coccoloso” tipo parrucchiere o pedicure? Oppure un pomeriggio al Villaggio della Salute con Tino?

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