Cozze mascarpone e ciccioli
La bambina ha un padre altissimo che non parla molto e che te – se lo incontri alla scuola – ti viene sempre un po’ di soggezione perché mugugna un saluto senza troppi salamelecchi tanto che pensi che forse non c’ha nessuna ragione per perdere tempo a chiacchierare.
E’ successo che la bambina ha già organizzato due domeniche due a casa della nonna, nella campagna della Bassa bonificata e devo dire è stato proprio bello perché a noi stare nella natura piace molto, e ci piace prendere aria buona, guardare le galline, raccogliere le uova e le patate e giocare con gli altri cinni convenuti e sedere con i genitori dei cinni convenuti e fare delle belle chiacchiere e raccontare degli aneddoti e mangiare cose buone, anche se alla frollina nell’erba si attaccano delle gran zecche ovunque, tanto che è diventata famosa tra i suoi amichetti, perché lei piace alle zecche.
Comunque.
Il padre altissimo della bambina c’ha una trattoria e e fa il cuoco e non è mica tanto vero che è un orso e lo dimostra il fatto che poi, in queste occasioni, cucina sempre per tutti quanti: familiari e amici e alla fine si pasteggia assai bene.
Per la cronaca, la trattoria del papà della bambina e su non so quale famosa guida perché servono gli zuchetti ripieni più buoni dell’universo.
E neanche le lasagne sono male, ma non ditelo a mia suocera che poi se la prende se sa che abbiamo altre lasagne al di fuori delle sue.
Nell’ultima domenica c’era anche il nostro amico Daniele musicista e allora si sono messi a raccontare degli aneddoti di artisti bolognesi e mi sentivo molto figa a un pranzo dove si raccontano aneddoti di musicisti e cantanti che mi piacciono e li si chiama per nome: Francesco, Gianni e così via.
E il padre altissimo con la faccia da Robert de Niro solo molto più bolognese, ha tenuto banco per quasi due ore e ci ha fatto morire dal ridere, proprio mentre le nostre figlie facevano il bagno nella piscinetta gonfiabile che erano talmente tanti i cinni che sembrava di essere a Riccione il 15 di agosto, negli anni in cui non c’era la crisi e le famiglie stavano un mese intero a Riccione.
E allora ci ha raccontato di quel tempo in cui lui cucinava per un locale estivo all’aperto molto noto della città, che la nostra città è così, siamo tutti pecoroni e se un locale tira, allora ci trovi tutta Tortellini city e non c’è scampo, ovunque senti parlare di quel locale e della musica e delle serate e sembra che tutte le torri della città inizino e finiscano su quella pista.
E lui che faceva il cuoco negli anni 90 in quel posto, diceva che una volta hanno fatto una scommessa con gli altri cuochi, perché a mezzanotte regalavano a tutti un piatto di pasta e dice che ha visto gente quasi picchiarsi per due maccheroni, che quando regalano, si sa, nel nostro paese non si lesina in spinte.
La scommessa – dicevo – consisteva nel fatto che secondo il padre della bambina e un suo collega, qualunque cosa avessero dato agli avventori se la sarebbero mangiata di gusto, tanto era gratis. Ma il cuoco ufficiale ecco non era mica d’accordo, lui che aveva fatto delle scuole importanti di chef e ci teneva molto al cerimoniale, che anche il cibo ne ha uno suo.
Ma poi questo chef era andato in vacanza e così i due amici avevano deciso di riproporre la sfida. Con roba buona, tenete presente, mica scarti o robe così: tutti cibi di qualità.
E alla fine al padre della bambina gli era venuta un’idea creativa e aveva preso delle cozze, poi le aveva saltate in padella con la cipolla, poi ci aveva messo sopra della panna e del mascarpone formaggio tirati e poi a coronamento della panna, del mascarpone e delle cozze, aveva anche grattato sulla pasta condita con il tutto dei bei ciccioli secchi di quelli che sono una specialità delle nostre parti ma non vi dico con che lato del maiale si fanno che non vorrei produrre degli svenimenti.
E a me a sentire questa storia delle cozze con i ciccioli mi veniva un po’ di conato e un po’ da ridere e abbiamo riso di più quando ci ha detto che il padrone del locale dopo aver assaggiato i maccheroni aveva detto che erano proprio buoni e forse era un peccato offrili durante il buffet che quella roba valeva la pena di venderla e allora il papà della bambina gli ha detto che no, meglio offrirli perché era una ricetta francese e la stavano sperimentando.
E la gente, giura il padre alto che assomiglia a rober de niro e se lo incontri all’asilo non emette altro che un mugugno di saluto, la gente ha mangiato tutto di gusto, spazzolando il piatto e anche la pentola e loro si sono divertiti molto a vedere i post- adolescenti spintonarsi per un piatto di maccheroni cozze-mascarpone e ciccioli.
Il padre della bambina, dato che ci siamo messi a pensare dei titoli per il nuovo disco del musicista che però non era mica mai convinto, ha anche detto che quando lui deve prendere una decisione con il suo socio, lui per decidere prima ci pensa bene alle cose poi si prende una gran bresca di vinello buono e alla fine mentre sono lì, nei fumi dell’alcol, dice che le decisioni ti arrivano come delle illuminazioni e allora basta solo aspettare e avere pazienza che il vino scorra nelle vene e il titolo vedi che arriva da solo.
Che bella domenica! E che schifo di piatto…bleah!
Però stiam messe bene: tu hai Robert De Nito e io ho Viggo Mortensen come co-genitori del nido….hihihi!
sara’ che i baresi hanno l’anti-colera genetico, ma il piatto a me mi pare appetitoso ti diro’
Infatti, sono poi tre cose che a me piacciono tutte e tre. Supermambanana, la prossima volta che scendi tu portami i ciccioli del vostro contadino che al resto ci penso io e si sperimenta. Poi fra, se sopravviviamo, te lo raccontiamo e mandiamo le foto.
@supermam: ti adoro 😉
@mammamsterdam: ecco, infatti, magari se venite a bologna vi porto a mangiare le lasagne da roberdeniro, ma solo le lasagne eh?
L’idea dei ciccioli con le cozze non la trovo mica male…ecco magari eliminerei la panna, che mi da l’impressione che faccia venire un pastone un po’ indigesto O_o
Comunque, è verrissimo, quando le cose sono gratis sono buonissime a prescindere.
Molti anni fa ho fatto la promoter per un noto quotidiano che, in occasione di alcuni inserti sulla cucina, regalava una confezione di due (2!) cantuccini miseri miseri…la gente il giornale non se lo filava di pezza, ma per i cantucci agggratisse mi dava il tormento.
…che popolazione di accattoni…
Cmq, quanto al titolo dell’album per me “Cozze Mascarpone e Ciccioli” suonava proprio bene… ricorda che un nostro conterraneo chiamò un album “Lambrusco, Coltelli, Rose e PopCorn”….
Siamo lì…
😀
io sono una betoniera e finchè non assagio non mi faccio impressionare dagli ingredienti. Dev’essere buona sta ricettina.
il titolo esatto del piatto era: cozza ciccioli e mascarpone! così le due cose “cozzano! subito insieme vicine.
ma quante risate!!!!!!
scusa ma la malta mi parla sotto in continuazione:
cozze ciccioli e mascarpone
vi lascio io una ricetta di cozze cipolle rosolate due cucciai di mascarpone e dei pomodorini sei o sette oppure se non li avete va benissimo della pomarola ma poca due cucchiai e poi cuocete a scusate peperoncino e sale e poi una volta fatta mi dite che delizia vi ho consigliato buon appetito !!