Padri e congedo parentale per la nascita di un figlio
Quando ho partorito la frollina, dopo 3 giorni di travaglio e con l’utero a pezzettini (tanto che non riuscivo nemmeno a stare distesa perché a causa della gran quantità di ossitocina avevo avuto delle contrazioni talmente forti che mi si era bloccata la vescica e per me era più facile gonfiare una borsa di acqua calda, come Beppe Maniglia, che fare tlin, tlin) il mio non marito, la mattina dopo, che la frollina è nata alle 3.01, se ne dovette andare al lavoro.
Io mi pensavo che tutti avessero dei giorni, il diritto di stare a casa, ma invece Tino – che aveva cambiato azienda da poco e non aveva maturato ferie – dovette prendere e andare in ufficio per mantenere le poche ore accumulate, nel caso ci fossero emergenze successivamente.
Ecco, io quella cosa la vivo ancora come una roba che ci ha tolto moltissimo, sia come famiglia che come coppia, perché fin da subito mi sono sentita un po’ sola come un cane e mi è sembrato profondamente ingiusto che lui non potesse stare con noi in un momento così speciale.
Poi, a dire il vero, Tino era particolarmente sparaflashiato e per molti mesi, dopo, per noi è stata una gran fatica come coppia, perché secondo me lui non si era ben accorto di quello che era successo, mentre io invece ero molto ansiosa e spaccamaroni e gli contestavo ogni mossa ed eravamo entrati un circolo vizioso che poi uno si chiede come mai io ci abbia avuto una depressione post partum tra cinna che non dormiva con coliche che iniziavano alle 18 e finivano alle 10 del mattino, due notti al prontosoccorso coi medici che ci dicono che forse non le si è formato bene qualche organo interno e la ribaltano come fosse un calzino, a 5 giorni, e padre che deve andare a lavorare.
Ricordo quel periodo come un incubo. Non ho dormito per 9 giorni di seguito e vi assicuro che non dormire per 9 giorni con in mezzo un parto, non è proprio una passeggiata.
Ricordo quel periodo come un incubo e ogni volta ci sto male, perché invece non tornerà più e mi spiace un sacco ricordarlo così, come un incubo in cui mi sentivo che nessuno poteva capirmi e avevo tra le braccia questo splendido ragnetto che piangeva, non voleva mangiare e si divincolava per il male alla pancia e io a casa da sola che mi sentivo persa che più persa non so e se arrivava qualcuno, però, mi sembrava sempre un’ingerenza e insomma, non ce l’avevo mai pari.
Comunque.
Tutto questo per dire che in qualsiasi paese civile è giusto che i padri stiano a casa i giorni successivi al parto, che dovrebbe essere una di quelle cose assodate ma in Italia non lo è ancora e per ciò, quando ho letto questa notizia io sono stata molto, molto felice.
http://bellaedannata.splinder.com/post/22853796/tutte-in-svezia
http://familyweb.blogosfere.it/2010/06/lobbligo-di-stare-con-il-proprio-figlio-appena-nato.html
ecco il mio commento,io ho avuto la fortuna di esserci, ciao
Non posso che essere d’accordo con te.
Quando, due mesi fa, ho partorito la nostra secondogenita mio marito si è dovuto prendere un bel po’ di giorni di ferie: la pupa era nata prematura, taglio cesareo d’urgenza, ricovero di 12 giorni per entrambe… e c’era il primogenito da accudire, tra il nido e i nonni.
Così ci siamo giocati le ferie estive.
anch’io sono stata molto contenta.. anche se è solo una proposta di legge e finché non lo vedo non ci credo.. Per fortuna il maritozzo potrà prendersi le ferie quando partorirò.. immagino solo quanto possa essere stata dura!
Mooooolto bene.
Pure io finchè non vedo non credo ma BENE!
L’unic cosa che mi dà un po’ fastidio è questo pezzo della dichiarazione della Saltamartini: “E quindi pensare non alla tutela delle donne, ma ad un sistema che consenta alla famiglia di organizzarsi”.
A questi bisognerebbe spiegare che comunque i figli li fanno le donne.
Che sono le donne che hanno i salti ormonali, che allattano, che faticano di più.
E che i bimbi hanno più bisogno (all’inizio almeno poi ovviamente le cose si nromalizzano ma io credo non prima dei 2-3 anni) della figura materna. E’ biologia e non ce ne è.
Quindi ok dare la possibilità di organizzarsi ma PRIMA vediamo di raggiungere gli standard di tutela che hanno molti altri Paesi Europei.
Inoltre alzare l’età pensionabile delle donne è assurdo perchè ci vorranno decenni per raggiungere una parità di ruoli in casa e comunque c’è sempre la maledetta biologia che rende le donne più fragili: gli sbalzi ormonali della gravidanza prima e della menopausa poi portano squilibri fisici (es: una degradazione della guaina mielinica dei nervi) che rende più faticosi tutta una serie di lavri (dal data entry all’assemblaggio industriale).
Quindi la chiave è tutela E parità.
Mi pare molto poco tempo, comunque siano benvenuti. Da noi sono 15 giorni ma ci abbiamo messo anche un bel po’, peccato che molti uomini spagnoli rinunciano ad averli anche se sono pagati al 100% (3 dalla ditta e gli altri dallo Stato), e mi chiedo perché.
Anche pr ma i primi giorni dopo la nascita di fagiolo furono belli strani, mi sentivo come in centrifuga: tutto nuovo (fagi è il primo) gli ormoni che mi mandavano sulle montagne russe.. per fortuna Fede riuscì a prendersi 5 gorni che comunque volarono perchè avendo avuto il cesareo tre li ho passati in osp. Mi ricordo benissimo la sensazione di spaesamento e solitudine quando è tornato in ufficio. Quello che ricordo con rabbia è che gli furono fatti pesare dai capi… come se avesse chiesto di andare alle maldive e per di più loro sapevano di cosa si parla perche entrambi avevano avuto figli !! Comunque meglio tardi che mai. Se arriverà una fagi sorella o un fagi fratello…
la miastoria è uguale alla tua 🙂
speriamo bene per questo progetto di legge…kiss
Comunque ricordatevi che c’è una legge sul congedo
parentale che permette al padre di stare a casa per
cinque mesi complessivi anche separati nei primi tre anni
del figlio. Lo stipendio è al 30% ma almeno uno
non si gioca le ferie e poi il congedo non te lo possono
rifiutare
io concordo abbastanza con la rossa: difficile pensare al mantenimento di un tenore di vita dignitoso con il 30% di stipendio. detto questo, ho notato che i papà fanno fatica anche a prendersi le ore di allattamento per paura di venire ghettizzati o mobbizzati in ufficio o perché la carriera ne potrebbe avere dei detrimenti. su questo bisognerebbe fare una riflessione collettiva…
Mattia, una congedo parentale con lo stipendio al 30% per ben 5 mesi (cioè quasi non pagato) è una presa per i fondelli. La mamma a casa, il babbo in congedo al 30% e un cinno appena nato: questo è il panorama.
Se la gente non sfrutta questa possibilità c’è un perchè…