L’Itaglia e la Filandia vanno in guerra
Nel grande continente di Uaperù, molto ma molto lontano da qui, esistevano un tempo due nazioni che stavano per farsi la guerra: oggi vi racconterò la storia di come una bambina riuscì ad evitare la catastrofe!
La Filandia era un luogo bellissimo, dove nevicava quasi tutto l’anno e i bambini portavano a spasso cani e slittini.
I filandesi si chiamavano così perché:
- facevano la fila ordinata alle Poste;
- andavano in giro in fila indiana anche quando erano solo in tre (la loro si chiamava fila filandese);
- tessevano fili di colori bellissimi e producevano filati di lana e di broccati che esportavano in tutto il mondo;
Un giorno arrivarono in Filandia i Tagliani che venivano da un paese dove splendeva sempre il sole e i bambini avevano ciascuno un pezzetto di mare per se’ (anche quando abitavano in montagna) che si chiamava Itaglia (e non Italia come il paese da cui scrive la sottoscritta!).
Gli Tagliani erano famosi perché:
- tagliavano sempre i sentieri e arrivavano prima degli altri nei posti dove dovevano andare
- tagliavano le torte in maniera talmente perfetta che li chiamavano a tutte le feste
- amavano tagliare i fili di ogni tipo, quindi se c’era da liberare qualche pesce catturato nel mare, andavano lì con le loro forbici da pesca e tagliavano reti in quantità.
Quando i Tagliani arrivarono in Filandia, voi capite che fu come lasciare un bambino davanti a un cestino di gelato: videro fili di filati e li tagliarono. C’era una fila di persone che guardava un tramonto spettacolare e loro tagliarono anche quella per piazzarsi proprio davanti.
Alla fine della giornata i Tagliani erano temuti da nord a sud della Filandia e il Presidente Filetto da Salmòn (che quando si arrabbiava non riusciva più a mettere in fila i pensieri per bene) era saltato alla conclusione che bisognava dichiarare GUERRA alla Itaglia e forse al mondo intero!
Il capo degli Tagliani, un ometto piccolo che per sembrare un po’ più alto indossava i tacchi (ma i pantaloni strisciavano per terra lo stesso), quando vide arrivare per posta la dichiarazione di guerra, senza pensarci due volte disse alle sue guardie:
Tagliate la fila e preparatevi: si parte per andare a combattere i Filandesi! Non lasceremo nemmeno una tagliatella intatta e dopo di noi le auto faranno lo slalom e le strade diventeranno serpentine!
La guerra sarebbe iniziata il giorno seguente ma una bambina tagliana – che credeva nella pace e nella collaborazione – decise di tentare una mediazione: davvero Filandesi e Tagliani non potevano proprio andare d’accordo?
Pacifica, di nome e di fatto, andò dal grande Capo del suo paese per cercare di riportarlo alla ragione. Lui però era molto impegnato perché stava partecipando al summit dei Trampolieri da circo e non le prestò molta attenzione (sopra i trampoli non riusciva a sentire cosa lei dicesse).
Ormai la guerra era avviata, i carri armati pronti al confine, costava troppo tornare indietro!
Pacifica allora prese i suoi pattini e corse in Filandia (che era proprio molto vicina) e arrivò fin dentro la casa del grande Filetto. Filetto era in fila davanti al bagno e attendeva il suo turno per fare la pipì. Prima toccava a sua moglie, poi ai suoi 4 figli e infine sarebbe arrivato il suo turno.
Pacifica provò a farsi ascoltare ma Filetto saltellava a gambe chiuse, a destra e sinistra per trattenersi, che tra un po’ se la faceva addosso dal gran che gli scappava!
Allora a Pacifica venne un’idea:
Filetto, se ti accompagno in un posto dove potrai fare pipì un po’ prima di mezzora, mi prometti che mi darai udienza?
Ovviamente il Presidente era disperato e così annuì immediatamente.
Pacifica lo prese per mano e lo portò nel bagno del primo piano, dove nessuno stava attendendo il proprio turno. Filetto non ci aveva nemmeno pensato, in Filandia è normale mettersi in fila per fare qualunque cosa.
Qualcuno racconta che esplose in un:
Ma da quando abbiamo un altro bagno in casa?
Eppure ce n’erano almeno 6!
Dopo essersi liberato, con la mente sgombra e i pensieri allineati, Filetto dovette ascoltare Pacifica che gli fece una proposta:
Ma se voi Filandesi siete tanto bravi a filare e noi così astuti nel tagliare, perché non uniamo le forze e ci mettiamo a filare, tagliare e cucire per confezionare gli abiti più graziosi di tutto il Uaperù? Non serve fare la guerra per risolvere questa contesa, se uniamo le forze, potrebbe essere un gran sorpresa!
Filetto ci pensò un po’ su e poi telefonò al Capo dell’Itaglia che stava tornando a casa (in treno) dalla gran competizione trampoliera. Lui – che di affari se ne intendeva – pensò subito che potevano diventare davvero un gran potenza insieme e che forse non serviva fare la guerra.
I Filandesi e i Tagliani si misero allora a lavorare insieme vestiti bellissimi, amati da re e regine e ricercati in tutto il globo. Oggi vivono felicemente nella pace.
Sono diversi, è vero, e ogni tanto qualcuno si azzuffa perché c’è sempre un tagliano che vuole entrare prima degli altri al cinema e un filandese che si mette in fila anche per guardare il tramonto (mentre di tramonto ce n’è abbastanza per vederlo tutti insieme), ma nessuno ha lanciato bombe e cannoni e le uniche pistole sono quelli che pensavano davvero che per risolvere le cose servisse mettere a fiamme e fuoco il mondo intero!