Una buona dieta è lenta
Una delle cose che ho imparato grazie al mio percorso di dimagrimento è che sono riuscita a calare 42 chili grazie alla lentezza che mi sono concessa. Malgrado all’inizio, convinta di VOLERE cambiare, io mi sentissi un po’ frustrata dal fatto che si trattava di un percorso difficile e lungo e invisibile (quando sei in grave sovrappeso, i primi chili persi sono davvero un ago nel pagliaio), forse proprio il fatto che la massa da perdere era tanta mi ha assicurato la possibilità di introiettare il percorso, farlo mio e acquisire con calma un nuovo stile di vita.
C’erano state altre occasioni in cui avevo fatto una dieta ma i chili da perdere volavano via talmente in fretta che spesso si trattava di parentesi della vita: a parte il regime alimentare, non modificavo nulla nello stile.
E quei chili, invariabilmente, tornavano a fare capolino nel giro di qualche anno.
Quello che non capivo allora era che non basta mangiare meno per mantenere i risultati: una buona dieta è un mix di tanti fattori, in primis “culturali”.
- Bisogna cambiare regime alimentare, adeguarsi al fatto che per un periodo (che dipende dalla quantità di massa grassa che dobbiamo perdere) dovremo mangiare meno e imparare a capire quello che mangiamo, la sua qualità intrinseca e il suo apporto calorico.
- E’ necessario capire che la dieta ipocalorica non durerà per sempre. Quando entreremo nella fase di mantenimento – pur mangiando in quantità maggiori – dovremo mantenere le regole che stiamo imparando, come per esempio che è meglio non mangiare un piatto di pasta a cena. A qualcuno sembrerà una banalità, ma per chi è abituato a mangiare in maniera disordinata e “consolatoria” come la sottoscritta, non lo è affatto.
- Bisogna iniziare a fare sport, moderatamente prima, poi in maniera più aggressiva. Il nostro corpo ha bisogno di muoversi, i muscoli vanno tonificati e – specialmente se i chili da perdere sono molti – dobbiamo assicurare tono alla nostra pelle.
- Non guardiamo al risultato finale ma a tanti piccoli risultati intermedi e sfruttiamo ogni occasione per camminare, andare in bicicletta, fare una passeggiata.
In fondo avere tanti chili sulla gobba è stato forse il modo migliore per assicurarmi, ora che quei chili non ci sono più, un buon mantenimento. Sono ormai alcuni mesi (da maggio) che sono passata a un regime alimentare di mantenimento, eppure nel frattempo ho perso altri 10 chili grazie allo sport e a un sano stile di vita. Ogni tanto mangio un dolce, ogni tanto mi concedo qualche extra, ma se per qualche giorno ho un regime alimentare disordinato (può capitare), poi mi rimetto in riga nelle settimane successive, con piccole strategie detox. Mangio molta verdura, limito i carboidrati e faccio sport con maggiore impegno. In generale comunque, attualmente mangio 1800/2000 calorie al giorno che crescono quando vado in piscina e nuoto tanto o corro 10 km.
Qualcuno mi dice: “Si ma tu sei stata fortunata: hai sempre continuato a dimagrire costantemente!”. E’ vero, sono stata ANCHE fortunata, ma non significa che non abbia avuto momenti di stanchezza o in cui, di fronte a un obiettivo così lontano (tornare entro limiti “normopeso”) io non mi sia sentita scoraggiata.
Capita.
Ma proviamo un attimo a pensare alla dieta non a quello che è ma a un percorso di scoperta di sé stessi, di evoluzione interiore prima che fisica. Questo differente punto di vista cambia tutto e ci mette in una predisposizione diversa: stiamo crescendo, non ci stiamo punendo. Stiamo diventando persone nuove, speriamo migliori, non stiamo rinunciando a ciò che più amiamo.
Credo che lo sport in questo abbia un ruolo fondamentale: lo sforzo che si compie per imparare uno sport (nel mio caso la corsa) o per riprendere uno sport che abbiamo abbandonato da anni (io l’ho fatto con il nuoto) è altamente “sfidante”, ci costringe a misurarci con la pazienza necessaria a riprendere in mano quell’attività, a capire come funziona. Poi lo sport offre anche l’occasione di ricavarci tempo “tutto per noi”, di fare qualcosa di totalmente diverso da quello che facciamo abitualmente.
Per me l’ultimo anno è stato un anno di formazione, oltre che di grande successo personale nel raggiungimento dell’obiettivo. Ora è iniziata una nuova fase: sono una persona “magra” che sta cercando di superare alcuni limiti nello sport, che vuole sviluppare alcune qualità che non conosceva e che sta imparando a godersi un pranzo o una cena senza troppi sensi di colpa perché domina quella che mangia e non ne è dominata.
C’è un continuum tra quella che ero 42 chili fa e quella che sarò e mi esalta pensare a quante cose posso ancora imparare sullo stile di vita, sul mio modo di mangiare, su quello che mangio e sul modo in cui affronto lo sport.
Se vogliamo dimagrire occorre prenderla con calma, concediamoci lentezza e capiamo che la bilancia non è che il primo passo, poi ce ne sono altri mille da fare, molto entusiasmanti se presi con lo spirito giusto, che hanno a che fare con il mantenimento.
La settimana scorsa mi sono presa un paio di jeans stretti. Taglia 42. Pensavo non fossero un modello adatto a me, poi me li sono provati e mi sono piaciuta. Ho imparato a osare e a non dare per scontato che qualcosa “faccia per me”, e non solo quando si tratta di pantaloni. La muta è stata anche questo e credo di essere – grazie all’ultimo anno – una persona decisamente più simile a quello che vorrei essere. E non solo perché indosso la 42.
Ciao, come ti ho detto altre volte, ti ammiro moltissimo, perdere 42 chili è un’impresa, una sfida molto difficile….. Io ho iniziato la mia dieta circa 20 giorni fa, dovevo farlo molto prima ma rimandavo sempre un pò per pigrizia ma sopratutto xchè non scattava quella piccola molla che mi facesse iniziare seriamente. Bene sono rimasta bloccata seriamente con la colonna, e qui è scattato il tutto. Spero tanto di continuare, lentamente come tu dici ma anche definitivamente…………speriamo
Ciao sabrina
Come dici tu Fra, è proprio quel percorso interiore che bisogna avere il coraggio di non interrompere, e a volte non è facile.
Cara Francesca,
stamani finalmente ho preso la decisione di rivolgermi a un nutrizionista, che vedrò venerdì prossimo, e ho pensato a te. I chili che dovrei perdere sono una decina, al massimo quindici, ma è la testa che deve essere resettata, e sono sicura di aver bisogno anche di un aiuto professionale. grazie per la tua esperienza sempre condivisa e per il tuo incoraggiamento. Spero di farcela anche io. Un abbraccio
Nulla accade per caso. Io stasera sono arrivata, non so come, a leggere questo post. Di certo non è stato un caso.
Grazie, di cuore.
Valentina
Ragazze io ho provato questa esperienza due anni fa…ho perso 15 kg e da allora nn gli ho più ripresi! Alimentazione e sport devono andare di pari passo, bisogna avere tanta costanza e non mollare mai….vedrete che i sacrifici verranno ricompensati.
Baci e in bocca al lupo