Io ho un problema

E’ stato il giorno in cui DAVVERO mi sono detta “Io ho un problema” che ho deciso di telefonare alla nutrizionista e prendere appuntamento.

Vi sembrerà sciocco ma quel giorno lì ho pianto molto e prima le ho scritto una mail che sembravo nel confessionale del Grande Fratello, ma senza telecamere.

Io ho un problema perché il cibo è SEMPRE stato il mio scudo nei confronti del mondo.

Io ho un problema perché mangiare (ma anche non mangiare, ho passato anni a vomitare pranzo e cena quando ero adolescente) è un’àncora (e un ancora).

Un modo per inebetirmi.

Un modo per non pensare.

Un modo per dire “Sto bene” anche se nel frattempo mi trasformo in un cinghialotto oppure mi viene la colite nervosa, oppure mi sento gonfia come un pesce palla.

Io ho un problema perché, quando nel 2008, dopo un periodo molto brutto, scoprire la mia malattia immunitaria, cercare di uscire da un dopo parto devastante e da quel senso di fallimento che sentivo perché NON lavoravo e dovevo chiedere la paghetta a Tino perfino per comprare il giornale (che non compravo comunque, che veramente in casa nostra si viveva con 3 soldi), ecco scoprirla mi ha reso un po’ più forte ma anche un po’ più debole, perché io non ammetto mai di avere dei problemi e alla fine finisce sempre che li metto da parte, non ci penso ed è come se non esistessero.

E così quando il medico mi disse che con quella malattia che mi sarei portata avanti a vita l’asma e tutti i problemi allucinanti di pelle che avevo erano solo l’inizio, che poi nel tempo avrebbe preso molte forme e l’unica cosa che potevo fare era tenermi in forma e NON mangiare le cose che quella malattia lì la fanno venire più facilmente, le ricordano di rompermi i maroni, io ho messo tutto via, in un angolo della mia testa e tra le carte della mia salute e ho ricominciato a mangiare uguale a prima (anzi peggio) come se non ci fosse domani.

Io ho un problema perché non mi curo e – non solo almeno – perché sono una femminista incazzata che da tanto poco valore all’aspetto fisico, ma anche perché il mio corpo è come se fosse solo un involucro e lo tratto male, lo metto alla prova e nel frattempo metto la prova gli altri: vi devo piacere ANCHE se sono cicciona, ANCHE se non mi depilo se non una volta all’anno, ANCHE se non mi vesto in maniera decente, ANCHE se mi taglio la frangia da sola e viene fuori una bestemmia (si, ho fatto anche questo).

Sono 16 giorni che ho iniziato la dieta.

I primi sono stati DURISSIMI: ero molto incazzata, a tratti anche un po’ triste. Sentivo dolori che non avevo. Mi è venuto mal di testa. La dietologa mi ha tolto tantissimi cibi, carboidrati dimezzati, zuccheri non pervenuti (tranne quelli della frutta).

Mi ha cambiato RADICALMENTE lo stile alimentare di vita.

Per esempio i formaggi, quelli che io lo sapevo anche prima che erano la mia morte ma amavo tantissimo, non li vedo nemmeno in cartolina (non è vero, un giorno a pranzo ho un po’ di ricotta). Per esempio il pomodoro, quello che ne ho preparato una scorta per l’inverno con il basilico, il pomodoro è uno dei veleni peggiori per la mia malattia.

Ho cominciato a mangiare più lentamente (che quando non ce n’è molto, vale la pena di gustarselo), ho iniziato a pensare SEMPRE a buone alternative per non perdermi eventi sociali con gli amici, per non stare troppo male mentre siamo alla baracchina a prendere il gelato.

Ho smesso di bere qualsiasi alcolico.

Ho cominciato a portarmi sempre dietro una bottiglia d’acqua, a berne un bicchiere con mezzo limone tutte le mattine, a stomaco vuoto. Per il fegato e per la ritenzione idrica. Ho detto ciao al frumento (che mi fa MALISSIMO) e sono passata al kamut.

Ieri sera sono perfino andata a San Luca a piedi per introdurre un po’ di moto.

E mentre sudavo come un lottatore di Sumo, mentre guardavo il culo a mandolino delle cinquantenni che si inerpicano sul colle e sono molto ma molto più in forma di me, mentre ascoltavo musica sparata nelle orecchie e guardavo l’autunno fare toc toc alle finestre del mondo e alle foglie dei colli, mi sono resa conto che no, non sono immortale, che si ho un problema e chi se ne frega, che devo prenderne atto e c’è chi per tutta la vita porta gli occhiali (anche io, se per questo), chi ha problemi di schiena e deve sempre dormire in una posizione precisa se no rischia di rimanerci secco, chi è sordo e porta l’apparecchio acustico, chi non vede e usa il bastone, chi soffre di stitichezza e prende i fermenti, chi ha paura del vuoto e non vola e poi ci sono io che ho una malattia immunitaria e un rapporto morboso con il cibo e che quindi ecco, per me, per stare bene, dovrò SEMPRE stare attenta a questo aspetto.

Diobono ho quaranta anni tra poco più di un mese, voglio camparne almeno altri 40!

Poi mi sto svegliando le mattine che sto bene, che sono serena e mi sento piena di energie.

Perché in questo percorso ho cominciato pure ad andare a letto prima e ne sto traendo davvero grandi vantaggi! Ho ricominciato perfino a guardarmi allo specchio, a scegliere i vestiti nell’armadio come se non dovessi buttarli addosso a una botte di vino.

Ho ricominciato a pensare che sono bella e non dipende dai chili ma dal fatto che ho RIcominciato a guardarmi.

E niente. Oggi sono stata dalla dottoressa. In questi 16 giorni ho perso 3 chili e il 4% di massa grassa. Siamo solo all’inizio e lo so che sarà un anno durissimo, ma per la prima volta so che questo è SOLO un inizio, che la fine della dieta dimagrante sarà SOLO un inizio e che devo imparare a fare i conti con il mio problema.

Mi rendo conto che sono un po’ grandicella per fare questi discorsi, che molti di voi diranno che potevo pensarci anche prima, ma cosa volete, sono sempre stata una tardona in (quasi) tutto e io ci sono arrivata ora.

24 commenti
  1. Daniela dice:

    Non vorre dire troppe cose banali, solo che questo tipo di prese di coscienza – e il parlarne in pubblico – mi sembrano il vero punto di svolta: sarà dura ma ce la farai di sicuro. Ah, e sei anche una bella fonte di ispirazione per chi deve affrontare un percorso simile 😉

  2. mamma al quadrato dice:

    Ciao, mi chiamo Laura. Non sei affatto grandicella per fare questi discorsi: questi discorsi li stai facendo adesso e farli significa riconoscere di avere un problema e provare a risolverlo.
    Ti scrivo perché mi riconosco in molte frasi del tuo post. Che dirti? Forza, avanti così! 🙂

  3. Panzallaria dice:

    @Daniela: non sono affatto banali (almeno per me che ci sono arrivata dopo tutti questi anni 😉 @Laura: forza anche a te allora! E se hai bisogno di sostegno, scrivimi pure. Magari ce lo diamo reciproco 😉 @Milly: verissimo, succede in tutto, a volte poi si pensa di avere consapevolezza ed è finta (che io non è la prima volta che ci provo, ma sento che è in atto un cambiamento più profondo).

  4. MammaImperfetta dice:

    Scrivo anche qui, perchè con tutti questi social poi finisce che non si lascia più traccia sui blog. Che invece restano, si spera.
    E io voglio lasciare traccia del fatto che sono orgogliosa di te.
    Un abbraccio.
    Silvia

  5. Fafa dice:

    Chi più chi meno tutti abbiamo problemi del genere, la differenza è proprio nella tua presa di coscienza. Se ti fa stare meglio, se grazie a certe cure vivi meglio FALLO e basta, tra un pochino sarà un’abitudine occuparti di te stessa e non potrai farne a meno! Bravissima.
    Solidarietà e stima sorella

  6. Gloria dice:

    Ti aspetta un anno duro ma che (già lo so!) divenenterà bello ed entusiasmante.

    Qualcuno dice che “la bellezza salverà il mondo” e io credo abbiamolta ragione,
    tu poi sei già tanto bella…il lavoro sarà di esibirla tutta ‘sta beltà, che ce n’è tanto bisogno.

    Quanto mi piacciono le donne che decidono di volersi bene!

  7. paterpuer dice:

    Baci, baci, baci, baci. Solo baci meriti. E abbracci. Pensa che quando sei sola i tuoi affezionatissimi lettorucci sono lì con te, non sei mai sola, anche quando ti par d’esserlo.

    E sei bella. Anche quando ti par di non esserlo.

    Li senti i nostri baci?
    🙂

  8. Lucia dice:

    Chi dice che potevi pensarci anche prima non capisce una sega, lasciatelo dire. Ti abbraccio, e grazie. Buon cammino. 🙂

  9. Mammozza dice:

    La prima metà della lettera è un groppo alla gola per chi ci si sente dentro.
    Il mio percorso col cibo è un pò diverso dal tuo, ma l’obiettivo è lo stesso.
    Magari un giorno, andando su a San Luca incontrerai un’altra culona con gli occhiali e grondantedi sudore che maledice tutti i suoi chili superflui, ma che tutti hanno un motivo di star li, magari si potrà fare un pezzo assieme.

  10. silvia dice:

    non mi vengono espressioni adeguate per esprimere tutta l’ammirazione che provo. Raggiungere un tale livello di auto consapevolezza è difficilissimo e c’è chi ci mette una vita. Credo che il tuo post possa essere di ispirazione e conforto per molte persone

    ok, smetterò di postare foto di cibo per un po’ per amor tuo:-*

  11. Giuseppe Sanzo dice:

    Forza Francesca! Prendere coscienza è un valore positivo e serve a migliorarsi. Continua cosí!

  12. francesca dice:

    posso solo dirti:come ti capisco!prendere coscienza del problema e’ essere gia’ a buon punto…sara’ dura all’inizio, ma man mano ti vedrai meglio e sarai talmente felice da ripagare tutto, forza!

  13. Francesca dice:

    Ricordati che TU PUOI TUTTO!
    Prenditi cura di te e del tuo corpo, della tua salute, della tua vita …
    Curali come fossero figli tuoi..
    CE LA FARAI NE SONO SICURA! 🙂
    Ti abbraccio.

  14. Deborah dice:

    E’ giusto tenersi in forma, Panz, a prescindere dalle malattie autoimmunitarie. E non è per sembrare sempre giovani. E’ per sentirsi bene. Quando si è in armonia con se stessi, si è in armonia con il mondo intero. In bocca al lupo!

  15. Veronica dice:

    Carissima, era una vita che non leggevo tue notizie e proprio oggi mi sono chiesta: ce l’avrà ancora il suo blog? Così mi ha molto colpita oltre che commossa trovarci un post tanto importante per te. Mi sa che è un periodo di svolta per noi scorpionesse, e mi sa anche che il nostro corpo in generale in questa fase reclama maggiori attenzioni e di non essere sempre trascurato e bistrattato come solo noi sappiamo fare 😉
    Ti faccio quindi un grosso in bocca al lupo, sono certa che – con la tua intelligenza e sensibilità – trasformerai questa dieta in un bel percorso di crescita personale. Non posso non pensare con un sorriso che quando ci siamo conosciute avevi appena cominciato la storica dieta che diede vita a Panzallaria… e poi è arrivata Frollina!
    Tutti presagi beneauguranti. Bravissima, continua così. Voto a favore della dieta, ma ancor di più delle passeggiate, che fanno bene al fisico e anche all’umore!
    un abbraccione da forlì e spero a presto v.

  16. stefania dice:

    “ho un problema perché non mi curo e – non solo almeno – perché sono una femminista incazzata che da tanto poco valore all’aspetto fisico, ma anche perché il mio corpo è come se fosse solo un involucro e lo tratto male, lo metto alla prova e nel frattempo metto la prova gli altri: vi devo piacere ANCHE se sono cicciona, ANCHE se non mi depilo se non una volta all’anno, ANCHE se non mi vesto in maniera decente, ANCHE se mi taglio la frangia da sola e viene fuori una bestemmia (si, ho fatto anche questo)”

    E’ la prima volta che leggo scritto da un’altra donna questo aspetto che credevo solo mio (come se in fondo non fossimo poi tutti simili)…persino la frangetta storta 😀 Ed è la prima volta che lo trovo scritto con la consapevolezza che quello di cui parli sia un problema. Cosa non affatto scontata: il risanamento parte da questo riconoscimento! Ti ringrazio per tutte le tue parole, di cuore. Mi sento vicinissima al tuo percorso, sto tentando di farne uno simile e anche io per la prima volta cerco di non fare più del mio problema un tabù. E’ dura, tanto, ma come te ho già notato lo sguardo diverso nel guardarmi allo specchio, come te so di essere bella sotto quei tanti, troppi chili che per incuria mi sono lasciata depositare addosso per autosabotarmi, come te voglio campare a lungo e non dover avere il fiatone dopo aver fatto una scala, perché non è normale! Quindi ti faccio tantissimi auguri per il tuo lavoro su te stessa: credo che solo facendolo davvero per noi, e per nessun altro, nutrendoci della soddisfazione di ogni piccolo passo piuttosto che di bocconi ingollati, ce la potremo fare. Potremo!! Se siamo così belle dentro (lo siamo), forse è ora di mostrarlo anche fuori, credo che anche questo dia la felicità (provato: in un – unico – periodo di dimagrimento forte, ero molto più sorridente e meno astiosa, meno cinica…voglio tornare così). Grazie ancora

  17. Panzallaria dice:

    volevo ringraziarvi tutti e ciascuno per le bellissime parole nei vostri commenti. volevo anche dire che sono consapevole di avere scritto delle cose che molti di voi pensano. Ho sempre avuto paura di condividerle, mentre ora che l’ho fatto mi sono tolta un peso (non so di quanti chili ;-)) grazie, grazie davvero.

  18. LA LUNA NERA dice:

    anch’io alla tua età, decisi che era ora di cambiare anche per ricominciare a gurdarmi allo specchio con soddisfazione. la cosa più difficile per me è stato accettare di potercela fare: fino a quando non ho assimilato questo concetto non sono stata in grado di iniziare. nè di iniziare a mangiare “bene”, nè di andare in palestra con la convinzione che servisse a qualcosa.
    dopo di chè posso dirti che è stato addirittura divertente!
    buona fortuna, vedrai che ti rafforzerai nel fisico e nello spirito, come già racconti!

  19. ancheiohocambiatoilmiostiledivita dice:

    Che bello. Che bello sentire parole che da più di un anno appartengono anche a me… abbiamo età diverse ma anche io mi sono sentita una tardona. Il 14 settembre 2014 (20 kg fa) anche la mia vita è cambiata. Mi rispecchio completamente nelle tue parole. Peccato non averlo trovato prima il tuo Blog! Appena posso comprerò il tuo libro. Sei grande

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