Un post it sul portone
E’ spuntato ieri mattina che pioveva: stavo uscendo ad accompagnare la Frollina, di corsa, alla fermata dello scuolabus.
Mi sono voltata verso il portone del condominio e l’ho visto.
Un post it con sopra una scritta, un punto esclamativo con la stellina.
Ti voglio bene
C’è una firma a timbro sotto, dice “Jares” ma non si capisce se appartiene a chi vuole bene a qualcuno o se – più semplicemente – è solo il logo dell’azienda che ha regalato i post it.
Ieri ho sorriso, ho pensato che bella sorpresa per il fortunato (o la fortunata) destinatario di questo messaggio. Ho pensato che forse deve essere come quella volta che avevo 17 anni e il mio moroso di allora scrisse con la vernice
Ti amo
sulla strada che portava alla mia casa.
Che io tornavo dalle vacanze, non ci vedevamo da più di un mese e io subito, a vedere quella scritta, anche se non c’era nessuna firma, avevo riconosciuto la calligrafia e poi mi era battuto forte il cuore.
Che poi ero stata così felice che quando veniva qualcuno a casa mia, gli facevo vedere sempre la scritta a vernice e dicevo è per me! e per un po’ sono stata anche convinta che nessun altro avesse mai fatto un gesto così grandioso per la sua morosa, che quello voleva proprio dire che mi amava sul serio e ogni volta che passavo – che magari avevo preso 4 in greco – io allora guardavo la scritta e alzavo le spalle. Chi se ne frega della versione di greco, io ho una persona che mi ama e me lo scrive per la strada!
Un giorno questo moroso, mica tanto tempo dopo, che ormai stavamo insieme da 3 anni e per quell’età sono un’eternità, quel moroso mi ha lasciata. Ma la scritta c’era ancora e a dire il vero ci è rimasta per moltissimo tempo, che dopo che mi aveva lasciata e stavo malissimo, io a vederla, tutte le volte, quella tenerezza dell’inizio si era trasformata in una lama che mi affettava il cuore e anche lo stomaco. Se potevo cambiavo strada per non doverla guardare quella scritta lì e mi sembrava un enorme atto di egoismo che uno che dopo pochi mesi ti lascia, avesse pensato di scrivere una cosa così eclatante e difficile da evitare.
Ma tornando al post it, allora ieri quando l’ho visto ho pensato che bel gesto, poi un post it lo puoi mettere in mezzo a un diario, un post it se ti lasci lo puoi pure bruciare, non è come una mano di vernice, che devi aspettare gli asfaltatori per cancellare il ricordo.
Poi oggi quel post it era ancora lì: malgrado la via di passaggio nessuno si era portato via il ti voglio bene!, nessuno l’aveva nemmeno spostato.
Avevo fatto una foto, ma poi tornata su, a casa, ho trovato il tweet della mia vicina che era arrivata prima.
Insomma, un post it può portare un raggio di sole in un intero condominio, porta il mistero che è sempre una cosa che mette dei dubbi, delle domande e porta anche il ricordo – che ognuno di noi ha ricordi di un periodo in cui non si sarebbe vergognato a lasciare un post it sul portone – e non devi nemmeno aspettare che il Comune si decida a rifare la strada per vederlo sparire, nel caso non stia più bene appiccicato al tuo cuore.
[Foto in copertina di Antodiomene – Instagram]
Una volta qualcuno mi lasciò una rosa e il suo numero di telefono sullo scooter fuori dal lavoro.
Misi la rosa bel bauletto e il biglietto in tasca, inutile dire che; stordita come sono, il biglietto nel tragitto casa/lavoro è andato perso… Poteva esser l’uomo della mia vita, la storia della mia vita e me la son bruciata (pensa spesso la 35enne single che divide 35mq di appartamento con due gatte…)