Frollina fa rima con radiolina
Frollina si è trasformata in una radiolina: ieri siamo state a Montesole per festeggiare il 25 aprile insieme a un po’ di amici (Tino putroppo era bloccato con la schiena) e ha iniziato a parlare alle 9 del mattino, per smettere alle 21.30 della sera.
Stamattina alle 6.45 si è svegliata e ha ricominciato.
Vuole sapere tutto delle “birichinate” che ha combinato da piccola (ora che è grandissima), di quando è nata, di come ero io da piccola, della prima volta che io, della prima volta che lei.
A Montesole abbiamo passato una bella giornata. Io ero un po’ irritata dalla troppa retorica. Mi sono rifugiata alla scuola di pace, dove sempre, secondo me, c’è un livello di riflessione sulla pace, la guerra e giornate come questa che è più vicino alle mie corde.
Mi sembra sempre che queste occasioni siano solo una grande palestra di autocompiacimento e invece dovrebbero essere un modo per guardare al presente e al futuro imparando dal passato.
Poi Montesole, molti di voi lo sanno, è un posto che mi è entrato nel cuore dal campo che ho frequentato, una settimana, a settembre scorso, proprio alla scuola di pace.
Comunque.
Abbiamo camminato con i bambini per un bel pezzo e sono stati bravi, non credevo potessero essere così volenterosi nel passeggiare per la collina, in mezzo a tutta quella fiumana di gente.
Quando è arrivata sera, ci siamo messi in fila per prendere la navetta per scendere a Pian di Venola a recuperare l’auto dei cicci. Siamo stati in fila per un’ora, forse qualcosa di più. Un lungo biscione di persone scodinzolava verso il punto dove si fermavano i pulmini.
Frollina e Ciccio hanno davvero dato il loro meglio, improvvisando una serie di gag per chi attendeva con noi, davvero esilaranti. Hanno inscenato l’incredibile Hulk e ci siamo chiesti, tutti insieme, come faccia coi pantaloni, che ogni volta che si trasforma nel rompe un paio.
Hanno cantato tutto il repertorio di canzoni della loro scuola, quelle degli anni ’80 (Ciccio su Capitan Harlock è fortissimo!), Pippi calzelunghe per terminare con un assolo di Frollina, con la sua personale interpretazione di “Bella Ciao”.
Hanno insegnato “la pace zen” a tutti quanti e quando si sono resi conto che un numero consistente di adulti rideva alle loro gag, sono diventanti incontenibili. Ho una figlia timida quasi quanto me.
La prossima volta faccio in modo di portare un piattino da far girare: c’era da far su serata, ieri!
Siamo tornate a casa esauste e molto rosse: ieri finalmente il sole ha fatto capolino e brillava alto nel cielo.
Abbiamo dormito insieme stanotte. Frollina alle 6.40 ha aperto gli occhi, mi ha guardata e mi ha detto: “Mamma mi puoi raccontare di quando eri piccola?”.
Non so, forse fuma sostanze stupefacenti quando non la guardo. E’ esuberante di vita e voglia di fare cose, di raccontare, scrivere, disegnare. Ieri andava in giro con un bloc notes in braccio e un pennarello e disegnava tutto quello che vedeva.
Mi ha fatto tenerezza, mi ha ricordato la sottoscritta, quando a 8 anni tenevo sempre in cartella il mio diario per scrivere tutto quello che mi passava per la testa.
Chissà se è questione di DNA. Di certo i 5 anni sono un’età fantastica e piena di spunti creativi. Per lei e per noi.
Ecco, oggi che è una giornata di quelle che non ingranano, vorrei proprio avere 5 anni. Perché anch’io ero come la Frollina. “Segni particolari: lingua lunga; hobby: parlare sempre, dormire mai”, scrisse mia mamma nell’album delle mie foto da piccola.
Quando tornate verso Viareggio? Mi farebbe piacere rivedervi… appena Tino smetterà di avere la schiena smontabile di Robocop!
Baci salmastrosi!
Tiziana
@Tiziana: ma che piacere sentirti!!!! mi hai fatto morire con la schiena smontabile 😉 spero di tornare presto, sinceramente. ci ho voglia di qualche viaggetto in Italia! state bene?
“Frollinesque” è un tag fantastico!
Non vedo l’ora che sia domani per inFrollinarmi anch’io!
La foto che si è fatta da sola è troppo forte 🙂
Vabbè, ma era inevitabile. Voglio dire, come altro poteva venire, da quello che ne racconti e dai tre secondi che l’ ho vista?
Tutto bene, carissima! Fammi sapere quando valicherete l’appennino, vi aspettiam-issimo!