Nuoto acrobatico
Anche quest’anno abbiamo ripreso l’attività natatoria. Frollina ed io, un giorno alla settimana, dopo la scuola andiamo al corso di nuoto. Come l’anno scorso ci siamo iscritti con gli amici Cicci: le mamme nuotano nella vasca grande, mentre i bambini stanno nella vasca piccola.
La solidale immersione nello sport dei Panzallari e dei Cicci è piaciuta così tanto anche agli altri amici della classe che quest’anno abbiamo praticamente colonizzato la piscina e siamo diventati 6 mamme + 6 bambini.
In pratica se arrivano le maestre possiamo trasferire perfino i banchi.
Questa colonia è davvero efficace: i bambini vengono gestiti cooperativamente e si sostengono a vicenda quando qualcuno ha meno voglia di entrare in acqua, le mamme possono scambiarsi sguardi vacui negli spogliatoi, mentre poco ossigeno raggiunge il cervello per la stanchezza post attività e invece bisogna tirare fuori vestiti, infilare pantaloni che sembrano carta vetrata per l’effetto Amazzonia del microclima circostante e gestire asciugature di capelli e fami ataviche di cinquenni.
Dopo il nuoto ogni tanto si va a mangiare la pizza tutti insieme e vivremmo davvero felici e contenti questa esperienza, non fosse per.
Non fosse per il maestro di nuoto delle mamme.
Una brava persona, per carità, ma con un atteggiamento didattico che proprio non mi va giù. C’è da premettere che io ero sportivamente innamorata del maestro dell’anno scorso. Lui aveva compreso il dramma di una ex nuotatrice obesa come la sottoscritta e riusciva a pungolarmi nel modo giusto, tirava fuori il meglio di me e arrivavo in fondo che mi sembrava di essere tornata quella di un tempo. Era, ovviamente, solo un’illusione, ma lui mi faceva allenare bene.
Il nuovo maestro ha iniziato MALISSIMO: si è offeso credendo che la mia amica Art Attack gli avesse imputato la nostra stessa età e non ne ha fatto nascondimento. Alla fine è venuto fuori che di anni ne ha 35 per cui ci ha anche implicitamente dato di quelle che i loro se li portano malissimo, visto che sono appena 2/3 di più.
Senza aspettare di capire chi avesse di fronte ha cominciato a trattarci tutti un po’ come dei minus sapiens (o sapientes per i più precisini) e ha deciso che ci avrebbe insegnato le basi del nuoto come nessun altro aveva mai fatto. Nulla di male in se’, se non fosse che ha scelto la via degli esercizi che le maestre, nella vasca di fianco, fanno fare ai nostri figli.
Essendo scarsamente dotato di ironia – avete presente quelle persone che cercano di fare battute ma sono sempre un po’ fuori tempo, saltano una nota, non ci prendono con il ritmo? – non riesce a capire quando gli altri le fanno: nel tentativo di dissuaderlo dal costringerci a nuotare con un piattino sulla testa, gli ho chiesto se era proprio necessario fare lo stile “foca-rana” e lui mi ha guardato come farebbe un papà con il suo cucciolo dispettoso, dicendomi che non gli interessava se altri maestri lo chiamavano così quello stile, io dovevo farlo comunque.
Tra capriole, acrobazie e lui che si trasforma in un Piero Angela dei sub o in un Focus dei fondali innaturali, io esco dalla piscina incazzata come una PANTERA.
Il nuoto, praticato una volta alla settimana per scaricarsi e allenare un po’ vecchi muscoli, non dovrebbe fare questo effetto.
Io torno a casa e litigo con Tino. Che non lo sa, ma è colpa del maestro di nuoto.
Il Maestro (con la emme maiuscola perché prende molto sul serio il suo ruolo)non ne è ancora consapevole ma in acqua sta bollendo la rivolta. Gli sguardi tra noi si fanno sempre più complici, qualcuno (immaginate un po’ chi???) sobilla gli altri, la pazienza sta sgocciolando via e si avvicina il momento dell’insurrezione popolare.
Quando avverrà saremo un’onda e il “giovane” Maestro non potrà fermarci.
Nel frattempo continuo a inveire sotto la doccia, facendomi largo tra la quantità di persone che si assiepa alla fine ora, brandendo boccette di shampoo quasi fossero microfoni per la libertà, nella speranza di blandire tutte le mie compagne e riuscire nel mio scopo:
smettere di sembrare una foca.
Che con il mio culo
è
abbastanza umiliante.
😉
Annegatelo, il maestro!
Affogalo. E poi denuncialo per incompetenza (“Ma ci pensa, affoga lui a cui siamo affidate e se succedeva a una di noi rane-foche che manco sappiamo come si fa a toccare?”)
In giornate come questa, se non ci fossi tu…. 😀
Rivolta, subito! ma come si permette? già il maestro di nuoto per definizione dovrebbe essere bravo (e bono). Se proprio non ci riesce, potrebbe quantomeno spendersi in simpatia
Fantastico post. Hai perfettamente ragione! Ribellatevi!
ma gli hai sciorinato la tua copiosissima collezione di medaglie??? non ha capito chi ha davanti!
Rivolta! Rivolta! Rivolta! Ma come si permette???
Ma… non c’è nuoto libero in quell’orario???
Non voglio vivere in un mondo senza “foche”!
[cit. riadattata da Happy Feet]
😀
@Gloria: a quell’ora non è libero neanche il bagno 😉 considera che abito di fianco alla piscina più grande di Bologna, con un bacino larghissimo di utenti. Insomma sto nell’ombelico del cloro del mondo
già te lo scrissi: ho sempre detestato il nuoto, forse per colpa di Maestri così. Eliminatelo. Bologna non è da sempre culla di rivolte e civiltà?? ;o)))
E’ successa una cosa simile anche a me quest’anno. E’ il terzo anno ormai che mio marito ed io facciamo il corso di nuoto in questa piscina per cercare di far passare a lui la paura dell’acqua. Io faccio un corso di livello medio e non sono assolutamente granche’, ma il maestro di quest’anno mi sta proprio qua: in piu’ di un mese non ha imparato neanche uno dei nostri nomi e tutta la lezione si riduce ad affermazioni del tipo “visto che stile libero lo fate male e non siete recuperabili, il dorso e’ lo stile piu’ difficile, e la rana faccio finta che la sappiate fare, vi insegno la farfalla” e alle sue spiegazioni che consistono in delle scenette ridicolissime in cui lui si sente rosolino e noi non capiamo niente. Poi finche’ nuotiamo chiacchiera con l’altro istruttore. Io che sono un po’ incendiaria sto gia’ organizzando un’insurrezione! Se voi fate rivolta, raccontaci com’e’ andata che’ mi ispiro!
Alice
http://ali-throughthelookingglass.blogspot.com/
P.S. Ma com’e’ l’esercizio della foca-rana?
@Alice: oh, ma abbiamo mica lo stesso maestro? sei sicura di non essere in vasca con me? 😉
Temo di no per due motivi: io sono a Milano, ma soprattutto non facciamo la foca-rana, che ti invidio da matti! Rivolta! Rivolta!
comunque, ci sono due declinazioni della foca rana 1) dorso con un piattino tondo, di plastica, sulla fronte. il piattino non deve cadere. Questa è la foca rana capovolta che fa esercizi per la dimostrazione domenicale all’acquario 2)foca rana classico: si muovono le gambe a rana, la testa sa sopra il ciglio dell’acqua e le braccia rimangono adagiate ai fianchi senza essere utilizzate. In pratica si va solo di gambe a rana. C’è poi l’esercizio con il bastone di spugna: fai due bracciate a stile e poi fai una capriola. Serve per imparare a fare la virata, cosa che ovviamente nel mio caso sarebbe completamente inutile visto che ho gareggiato per vent’anni. Ma al giovane Maestro non interessa, quel che conta per lui è INSEGNARE!!!!!
Oh mamma, ma e’ anche peggio del mio istruttore! Io avrei gia’ cercato di annegarlo! Per mia fortuna (capirai che fortuna) ho un problema alla spalla, quindi per tutti gli esercizi dementi che non voglio fare sostengo che mi fanno male e mi faccio i cavoli miei… pero’ allora potevo risparmiare 300 euro di corso e fare nuoto libero, ebete che non sono altro! Ma scusa glielo hai detto che facevi gare? Io al posto tuo se mi obbligasse a fare l’es per la virata e la sapessi fare, lo tempesterei ogni due minuti con la domanda:”cosa sbaglio?” giusto per vedere cosa si inventa! Abbasso i maestri di nuoto ottusi!
PANZZZZZ ci stiamo scompisciando da 10 minuti io e biccio!!! penso che domani l’acqua ribollirà. però volevo lanciarti una proposta: io domani dovrei andare a pagare il corso…che ancora devo andare in segretereia. ti va di venire con me e di smerdarlo alla segretaria…cioè io voglio chiedere chiarimenti su cosa viene insegnato al corso e spiegare che io cercherei uncorso dove fare un po’ di mantenimento…non il circo con l’addesratore munito di frusta e battute da spirito di patata!!! comunque grazie a te e tino di esistere.
arrivo in ritardo però devo pubblicamente ringraziarti perchè questa cosa che facevi nuoto contemporaneo alla frollina ha macinato dentro di me dalla scorsa stagione e così quest’anno li lancio in vasca e in contemporanea mi faccio un ‘ora anch’io in un bellissimo gruppo di cetacei di una certa età. l’istruttrice è cattivissima ma simpatica e ci fa un mazzo esagerato ma la soddisfazione del total body in acqua è impagabile. invidio invece moltissimo questo allargamento dell’iniziativa alla comunità classe scolastica mamme/figli che mai riuscirò ad emulare anche per motivi logistici. spezza le ossicine a sto maestro, che effettivamente li vedo anch’io i nani miei nell’altra corsia con in testa i granchi di gomma chepla e non mi pare adatto a signore over 35 con passato atletico. ciao panz, grande
@Mela: mi fa molto piacere sapere di averti invogliato a tentare la doppietta! un abbraccio acquatico