La chiave segreta delle fiabe
Biancaneve, Cenerentola, La Bella addormentata nel bosco: alla fine vissero tutte felici e contente dopo il matrimonio con il loro Principe Azzurro.
Quante volte abbiamo pensato con irritazione che queste fiabe – specie in veste disneyana – sono una gran fregatura? Che ci deve essere, per forza, una clausola scritta minuscola che non abbiamo letto?
La mia amica Adele ed io abbiamo recentemente scoperto la CHIAVE di lettura più appropriata per i grandi classici del lieto fine con protagoniste femminili.
La chiave è nella lettura al contrario: no, non si sente la voce del diavolo come nei dischi di Madonna degli anni ’80, ma si trancia di netto il velo della fuffa principesca e il grande amore non trionfa sopra ogni cosa, ma – come nella vita reale – è ogni cosa che trionfa sopra il grande amore.
Bisogna solo iniziare dalla fine e raccontare la storia verso l’inizio. Provateci, è divertente e illuminante.
Biancaneve
La povera Biancaneve è bellissima: un giorno ha un incidente domestico, batte la testa contro una mela bacata e sviene. Per fortuna passa di lì un ragazzone con il mantello. Non è superman ma un principe azzurro in cerca di moglie. Si sposano in pochissimo tempo.
Arrivata a Palazzo Biancaneve trova una vecchia, bella ma arpia che subito diventa gelosa della sua avvenenza e giovinezza. Si tratta probabilmente della suocera.
La costringe a lavare scale, pulire e rammendare calzini: per fortuna non ha nulla in contrario a farle tenere animali da compagnia e Biancaneve diventa la gattara più famosa del quartiere (oltre ad avere la casa invasa di uccellini, scoiattoli e cerbiatti).
Un giorno la suocera strippa di brutto e chiede ad un suo amico che fa il cacciatore di strappare il cuore alla bella Biancaneve (il principe fa il cantante lirico ed è sempre in giro per la tournée). Per fortuna il cacciatore ci ripensa e la molla in mezzo al bosco, dove Biancaneve trova rifugio in una casa di cura per anziani affetti da nanismo dove ritrova un po’ di serenità. La paga è misera ma riesce a prendere il diploma di Assistente Infermiere e può tenere con se tutti i suoi animaletti preferiti.
Dopo qualche anno affianca l’attività sanitaria alla produzione artigianale di torte (le riescono bene quelle alle mele) e campa discretamente.
La bella addormentata
Aurora conosce il figlio di un amico del ricco padre e pensa che è proprio un gran figo. Anche lui pensa uguale e si sposano. Sono fighi, ballano tutta la sera e poi vanno a vivere insieme.
Le tre amiche attempate di Aurora la mettono in guardia: in città è arrivata una signora con uno strano aggeggio che potrebbe essere molto pericoloso per lei.
Aurora – che sembra non avere sentito il monito delle savie vecchiette – se ne va in giro a destra e a manca senza farsi alcun problema e quando una vecchietta dall’aria pericolosa le mostra il catalogo di una nuova tv a pagamento non si insospettisce nemmeno un po’.
Cosa volete, il Principe che ha sposato è sempre in giro per lavoro sul suo cavallo bianco e lei si annoia da matti, così si fa convincere dall’anziana venditrice e acquista 13 canali a pagamento più il digitale terrestre.
Non abituata al mezzo televisivo, Aurora guarda 24 ore (di seguito) di programmazione, spaziando da Verissimo per arrivare all’ultima soap di grido: “E vissero sempre ebeti e contenti”.
Alla 25ma ora cade in trans e si addormenta come un ciocco. Le tre amiche cercano di soccorrerla ma vengono anche loro rapite da un programma di attualità e salute “Combattere la menopausa con il silicone” e si dimenticano della giovane pulzella che da quel giorno, in attesa del ritorno del suo prode cavaliere, si dà all’alcool, ai canali satellitari e alle gioie di Morfeo.
Cenerentola
Una giovane ragazza si sposa con il principe. Anche il suo aitante papà, rinvigorito, prende di nuovo moglie. La nuova compagna ha due figlie sgallettate e in piena crisi adolescenziale, lei è ansiosa e teme che le due non prenderanno mai la loro strada per ciò gli organizza feste e festini. Cenerentola che è una ragazza buona, un giorno, mentre è dal calzolaio, sente che altri discutono dello strano carattere delle sue sorellastre e le viene una gran pena. Va a casa del padre e chiede alla matrigna se può rendersi utile in qualche modo (in fondo è sposata con il principe!). La matrigna tira fuori una lista e le dice che ci sono un sacco di cose da fare e che si, lei può certamente rendersi utile aiutandola a pulire, ramazzare e scrostare il pavimento.
Cenerentola è disperata, da una parte ci tiene ad aiutare la famiglia, dall’altra si sente un po’ sfruttata. L’unica con cui parla a cuore aperto è un’ortolana che vende zucche al mercato e che la convince che ha bisogno di distrarsi: vanno insieme a fare shopping.
Cenerentola compra un bel vestito e un paio di scarpe di cristallo e torna a casa dal principe per una cena romantica. Il principe però è ancora al lavoro per un patto con il Regno adiacente. Lei aspetta, aspetta il suo rientro davanti a una tavola imbandita e all’orchestra che suona.
Quando arriva mezzanotte, sconsolata, decide di andare a letto. Il principe, proprio in quel momento, varca la soglia. Ma lei è talmente arrabbiata che gli tira dietro una scarpa.
Da quel momento il rapporto tra i due si incrina e a breve si separano: nel frattempo una delle due sorellastre ha preso la laurea in giurisprudenza e può occuparsi personalmente di tutte le questioni legali.
oppure: il principe crepa intossicato dal Fornet e Biancaneve (o chi per essa) diventa regina e regna.
Le tue storie sono molto più realistiche e le tue protagoniste, nonostante tutto, decisamente meno fesse che nella versione originale. 😀
@Pentapata: grandissima 😉
Fantastiche!
io che ho sempre sperato che Biancaneve sposasse Pisolo e adottasse il principe azzurro!
La mia opinione sulle tue fiabe la conosci già: sei geniale, dovresti pubblicarle! (mannaggia alla distanza, ti assumerei come “cantastorie”!)
Ma sono fantastiche!