Che la Pimpa sia con voi

A noi la Pimpa ci piace un sacco. Ci piace per questo modo così lineare di far accadere le cose, perchè la vita scorre semplice e serena e tutto sembra molto facile e immediato. Nella Pimpa se vuoi dimagrire un po’ basta che fai due salti alla corda insieme al frigo. Vuoi imparare a scrivere? Ci sono i cubetti nascosti nel portentoso armadio di Armando e saranno loro a insegnarti l’alfabeto, con buona pace della Gelmini e dei precari della scuola.

La Pimpa è sempre allegra e quando è stanca si fa sonore ronfate che tanto, poi, se ne occupa la sveglia di avvertirla che è arrivato il momento di alzarsi.

Armando, quell’ottuso di Armando, non ci fa proprio una bella figura. Pur vivendo in un mondo meravigliosamente semplice passa tutto il giorno a lavorare con quell’assurdo cappello verde e quando torna, alla sera, si divana come il più becero degli italioti.

Io se fossi in lui mi licenzierei, certa che qualcosa di positivo accadrebbe a breve tipo una vecchia zia odiosa che è schiattata e gli ha lasciato un patrimonio di rendita.

Nel paese della Pimpa, dove mare, monti, lago e colline sono tutti così vicini da arrivarci in un soffio, dove anche l’Africa e l’Australia stanno proprio dietro l’angolo e il razzo Egidio si fa carico delle comunicazioni con la Luna e il Sole, l’unico problema che potrei avere sarebbe con il cibo.

Le verdure parlano. Gli animali da cortile parlano. Perfino la pasta lievitata del pane parla e dorme nel letto perché ha freddo.

Sarebbe difficile nutrirsi. Mi sentirei un po’ in colpa.

Ma a parte questo, ci sono dei giorni, dei periodi, che uno secondo me ne fa la voglia di vivere nel paese della Pimpa. Che vorrebbe che tutto scorresse facile e rapido e invece non è proprio così. Che avrebbe desiderio di incrociare le dita e far sparire le preoccupazioni proprie e degli amici, i malanni, le ansie.

Ecco, in questi giorni, che stanno succedendo cose dolorose e difficili a persone a cui tengo o che semplicemente c’è da incrociare le dita perché tutto vada bene, ecco in questi giorni mi auguro che un po’ del mondo della Pimpa entri nelle nostre vite, come un soffio di semplicità leggera che sistema le cose, che fa tornare i sorrisi, che risolve i problemi.

Non so come altro fare a pregare, io che sono agnostica e pregare non me la sento. Per cui ecco, l’augurio più grande che faccio ad alcune persone  è che la Pimpa sia con voi…

Questo post lo dedico a due persone che stanno lottando e a Giovanna e Barbara che lottano insieme a loro

3 commenti
  1. www.tinstop.it dice:

    . Scrivi di più, perchè si legge bene ed è ben scritto
    , e questo è importante, perché chi ama le parole al vento..forse
    nessuno. Saluti

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