Nuovo template e divagazioni sulle congreghe di anime

Come molti di voi sanno, quando sono in fase di cambiamento, invece di farmi trucco e parrucco nuovo, io cambio il template al blog. Essendo OverSize, fare shopping è estenuante – anche se l’approdo a Tortellini city di questo negozio ha reso la mia vita di consumatrice MOOOLTO difficile – e mi lancio nella nobile arte del trovare un template che si addica al mio umore.

Tino si mette all’opera, consapevole che prima dell’invenzione del web, a ogni cambiamento di umore mi facevo un moroso nuovo e che quindi, meglio smanettare in coppia sui bit che finire più cornuto di un cesto di lumache.

E quindi eccomi. In fase di confusione apocalittica interiore, ho deciso di rendere questo blog più simile a me. Spero vi piaccia quanto alla sottoscritta e che non vi siate persi.

Dicevamo del negozio giappa style. Devo ammettere che è una vera droga. Entri e ti rendi conto che non puoi proprio fare a meno del kit miniaturizzato per aggiustare gli occhiali da vista o dei tappi per le orecchie da viaggio o del set di blister per shampoo e sapone da inserire in valigia quando prendi l’aereo.

Ci sono entrata sabato. Credevo veramente di essere l’unica così malata da sbavare davanti a costosissimi pennarelli e invece mi sono voltata e attorno a me c’erano solo persone dagli sguardi lussuriosi che soppesavano i propri peccati e firmavano patti con il diavolo in cambio di ceste, cestine e ogni cosa inutile, stilosa e costosissima possa essere contenuta in una casa.

Io ho comprato un portasaponetta. E non ho la saponetta. Ma ho preso anche dei pennarelli: oggi il mio capo stava per agguantarne uno e ho ringhiato come se fossi in preda alla rabbia canina, fino a quando non ha mollato l’osso.

Ma va bene. Quando un’anima sta prendendo il sopravvento nella congrega delle anime che abitano in noi, bisogna lasciarle spazio, creatività e ogni tanto è giusto anche diventare consumatori passivi di tutti i mali del nostro Tempo.

Frollina mi ama molto in questi giorni, pascola il mio cuore in prati verdi e tutto ciò mi aiuta molto a lasciare andare la nuova me che vuole diventare egemone. Non fosse che parla sempre, anche nel sonno, e si incista su ogni cosa e ha le orecchie a radar e una passione malsana per i cartelli stradali (di cui ormai conosce il significato meglio della sottoscritta), è un vero piacere passare il tempo con lei. Dice che le piace molto fare “il branco di femmine” con me e che sono la sua mamma tenera, tenera, che mi vuole tanto bene che mi mangerebbe ma non lo fa, se no finisco.

Carina.

Dolce.

Ingenua.

Sono talmente tanta che ha una scorta anche per gli anni a venire.