Gli amici delle vacanze
Sono stati loro, i due gemelli dell’età di frollina che abitavano nella casina accanto alla nostra a dire una mattina:
“Ci piace molto giocare con la bambina abbronzata che abita qui vicino!”
Sono stati i loro genitori, calabresi trapiantati a Torino, a tirare fuori la sottoscritta dal buco (oltre ovviamente alle amiche, via telefono).
Gentilmente mi hanno coinvolta in un paio di gite, così io e frollina per qualche ora abbiamo fatto finta di essere in vacanza. Nel frattempo Tino tentava di riprendersi in casa.
A suon di punturoni, purtroppo.
Abbiamo visto Corinaldo e abbiamo comprato i Ringo a Fabriano, dove ci sono negozi che io – in un altro momento della vita – ci avrei lasciato un rene, per via della mia insana passione per la cancelleria.
In 4 giorni Tino è tornato a camminare e abbiamo deciso di restare in vacanza e godere di quello che riuscivamo ad ottenere da questo faticoso momento.
Persone gentili ci accudivano. Persone gentili condividevano con noi gli spazi. Alla sera i bambini e i ragazzi, dai 2 ai 17 anni, passavano il tempo insieme. C’era Riccardo di anni 13 che era molto bravo con i bambini e giocavano a rincorrersi e che lui era il lupo cattivo e i piccoli scappavano.
Una sera abbiamo cenato con Gloria che ci aveva consigliato il posto e che abita in quei luoghi meravigliosi. Una sera siamo andati al Paese dei Balocchi a Serra San Quirico e gli occhi di grandi e piccini si sono lasciati incantare dalla fantasia.
Quando qualcuno ha chiesto alla bambina abbronzata cosa le era piaciuto di questa manifestazione ha risposto: “L’elefante”.
Lo aveva visto lei sola, mentre la luna saliva nel cielo arancione e sembrava un sole in incognito.
Non ti ho chiesto se a Fabriano siete stati anche a vedere il museo della Carta, ci penso solo ora che leggo che ci avresti comprato l’impossibile! Saremmo in due, solo che io devo fare uno sforzo molto più grande del tuo, viste le vicinanze!
Un abbraccio