Lo Scrittore
E’ finito un lungo week end. Un lungo week end di cose, persone, idee.
Del Bar Camp di Venerdì mi sono rimaste molte emozioni e sollecitazioni. Forse quasi troppe, che di progetti per Bologna ce n’erano tanti e non ho potuto dedicare per ognuno l’attenzione che avrei voluto. Ho capito che non sono tanto un animale da pubbliche relazioni, che non me le gestisco tanto bene e che forse mi riesce meglio stare dietro un pc e lavorare.
Ma forse ho capito male.
Ho preso in mano il coraggio per fare una cosa matta, venerdì, che non pensavo mica di riuscire a fare. No perché al barcamp, ad un certo punto, è spuntato Lo Scrittore che incontro al Parcodeibambini con sua figlia e che non ho mai avuto il coraggio di fermare per dirgli che i suoi libri, a me, piacciono molto.
Una volta, che eravamo sedute tutte in cerchio noi mamme, ecco una volta lui si è avvicinato con il suo modo molto timido, di cui parla anche nei libri, e ci ha chiesto se avevamo trovato un taccuino con dei disegni e delle parole di bambina.
Io sono stata l’unica a riconoscerlo e ho detto alle altre mamme che era ora che ci mettessimo a trovare il taccuino, che mi dessero una mano, che volevo trovare quel taccuino, ma in realtà non l’ho trovato e Lo Scrittore e la bambina sono spariti.
Poi ci sono dei giorni che gli cammino proprio di fianco al parco e mi verrebbe voglia di mettermici vicino a guardare il mondo dalla sua stessa prospettiva, per capire se guardando il mondo dalla sua stessa prospettiva, si può mica essere contagiati, imparare come arrivano le storie migliori per scrivere dei buoni libri.
Ma nemmeno quello funziona, credo. E Lo Scrittore e la bambina spariscono sempre prima che io riesca ad aprire bocca a dire “Ciao, guarda io ho letto tutti i tuoi libri”.
Perché come lui, anche io sono fondamentalmente una persona timida. A me viene su una timidezza inadeguata che mi trasforma in una specie di giullare, che mi dico, se faccio il giullare nessuno si accorgerà di quanto sono inadeguata, di quanto non ci stia a fare niente in questo posto, con tutte queste esimie persone.
E allora io prima cammino un po’ a testa bassa ma se poi qualcuno tipo mi riconosce, mi dice che ha letto delle cose mie, partecipato a donne pensanti o visto quello e questo, allora io, che non posso più abbassare gli occhi e continuare a sentirmi inadeguata, allora faccio il giullare.
E venerdì c’avevo tanta sudarella in corpo, che a forza di alternare testa bassa e giullare e senso di inadeguatezza, mi era venuta questa smania calorosa che mi faceva sudare e alla fine, ecco, io venerdì sera mi sono addormentata in un botto.
Ho baciato mia figlia, l’ho stretta forte e mi sono addormentata in un botto.
Comunque, tornando alla cosa matta di venerdì, quando io ho visto Lo Scrittore, che stavo lì seduta al Bar Camp, mi è venuto uno scatto, mi sono detta “Sei in gioco e allora gioca!” e senza pensarci un attimo l’ho rincorso mentre già se ne andava.
Non è che avessi preventivato e infatti non sapevo bene cosa gli avrei detto e alla fine ho detto delle cose molto cretine, tipo che sono una sua “fan”, parolaccia brutta e pessima che mi ha fatto venire in mente un cantante e una quindicenne e poi non ho detto molto altro e alla fine mi è rimasto quel senso di amarognolo in bocca che è il gusto dell’inadeguatezza, che avrei voluto dirgli molto altro.
Ma non l’ho detto e lui che è gentile mi ha risposto “Allora ci vediamo al parco!” e io gli ho detto “Si, si, se non fa troppo caldo”.
Ma tutta la mia stima, ecco tutta la mia stima, lui che è timido spero l’abbia intesa per quel fatto matto che nel preciso momento in cui lui usciva dalla porta e cominciava a prendere la via del ritorno, in quel momento lì io mi sono alzata – in barba all’inadeguatezza – e ho cominciato a corrergli dietro e gli ho squillato forte:
“Paolo????”
“Paolo Nori????????????????????????????????????????????”
Anch’io di persona sono molto più timida e meno disinvolta. Lo schermo del pc è una buona protezione.. Però sento che non mi mostro esattamente per quella che sono nemmeno nel web e nel mio blog.
Lo scrittore potevi invitarlo a leggere il tuo blog così poteva leggere tutte le cose che non riesci a dire di persona e capire meglio chi sei… però adesso che hai parlato di lui e del modo in cui gli sei corsa dietro, mah, non so se ti conviene ancora farlo …. 😛
Tu la tua inadeguatezza quando cerchidi domarla ne esce fuori un giullare, io talvolta ne rimango sopraffatta e mi chiudo ulteriormente, credo di dare l’impressione di non voler fare entrare nessuno nel mio mondo e mi ritrovo sola. Come si fa per cacciarla via?
Stefania mamma di Vittoria
@eligraphix: io la prossima volta che lo vedo al parco, invece lo saluto. devi sapere che lui scrive dei libri molto narrativi/biografici e secondo me ci è poi abituato a finire nella narrativa degli altri, lui che mette un mondo variegato e reale nella sua
capisco cosa vuoi dire. hai fattto bene a rincorrerlo, e spero che adesso il prossimo passo l ofaccia lui. E’ giusto che vi riconosciate!
io quando non fermo le persone che vorrei conoscere me ne pento sempre. Devo dire prima ero più sfacciata ora un pò mi vergogno, ma mi sembra sempre di perdere delle occasioni. Ho incontrato veltroni a new york, ci siamo salutati ma avrei voluto fermarmi e chiedergli mille cose, del tipo perchè cazzo vi comportate così? Qualche giorno fa sottocasa ho incontrato nicki vendola mentre facevamo colazione nello stesso bar, c’era michelangelo, era facilissimo, ed eccoci lì a parlare insieme. Però ecco certe volte quando ci sono persone con cui davvero vorrei parlare e non trovo il coraggio, mi sembra un’occasione persa, un momento di arriccchimento che è volato via.