La rivincita del calzino spaiato – ecco com’è andata a Milano
Sentire le proprie parole impastate e riconfigurate per avere corpo, anima e braccia a teatro, fa un effetto strano.
Alterni momenti in cui ti sembra che – benché alle spalle ci siano un’ottima attrice e una geniale regista come Anita e Alessandra – il plot narrativo sia molto banale, a momenti in cui invece ti viene da ridere anche a te.
In un’oscillazione che non ha nulla del logico e razionale e che non ha assolutamente a che fare con lo spettacolo in se’ ma con la percezione della propria “creatività”.
Cioé io, mentre le luci erano spente, c’era la musica e c’era anche Anita che recitava – e vi assicuro che è stata deliziosa – nella mia testa ero lì che pensavo, tutta tesa come una corda di violino, alla cosa stra-ordinaria e assolutamente perturbante per un’insicura cronica come me, che dei post di questo blog avessero fatto un viaggio tanto lungo e tanto strano, fin ad arrivare al teatro Verga di Milano.
Ci ho messo un po’ a lasciarmi andare e solo le prime risate del pubblico hanno fatto si che mollassi la presa micidiale delle mie unghie infilate nelle cosce di Tino, seduto a fianco.
Ma la gente rideva e a un certo punto ho sentito anche qualche commento positivo, a scena aperta, e allora mi sono rilassata un po’ e in un certo qual modo goduta anche lo spettacolo.
Anita è riuscita a essere precisa, puntuale ma anche molto brava a gestire gli imprevisti di chi si dimentica di tagliare una zucchina preparando il brodino per il pupo fino al barattolo di brodo vegetale che, durante l’apertura teatrale, si è trasformato in una specie di bomba atomica, diffondendo aroma di verdurine liofilizzate per tutta la sala.
I commenti, al termine dello spettacolo, sono stati molto carini e non credo fosse perché tenevo una saponetta a forma di pistola nascosta sotto la mia giacchetta semitrasparente (stile vedo/non vedo). In fondo non è certo la minaccia armata a spaventare le persone di fronte a uno stroncaggio teatrale, no?????
C’erano molti amici della vita reale e di quella di blogger e mi ha fatto particolarmente piacere. Quella mattina – e lo ringrazio vivamente – Severino Colombo aveva pubblicato un articolo sul Corriere di Milano legato agli eventi della festa della mamma e c’era anche il mio spettacolo, in mezzo.
C’erano Jolanda – che ringrazio pubblicamente perché per merito suo abbiamo avuto il contatto con il Teatro – Itmom che mi ha regalato un larghissimo sorriso, c’era la mia amica e scrittrice Extramamma, c’era Smamma, c’era RadioMamma e c’erano gli amici del Master, Marcella bentrovata, le amiche del consesso e gli amici delle amiche del consesso e poi altri che non conosco di persona
e poi
c’era anche la coniglia, amica blogger giunta apposta dalla Sardegna.
Mi ci sono volute ore per rilassarmi un poco e dopo lo spettacolo sembravo uno zombie che si era tirato qualche riga di coca (e invece manco una merendina ero riuscita a mangiarmi!).
La maledizione del lettino da campeggio (protagonista incontrastato dello spettacolo) si è riversata su di me al momento degli applausi: sono inciampata in uno dei suoi mefistofelici bracci mobili e stavo per morire in scena.
“La prima blogger che muore a teatro”
figo.
A questo punto direi che il varo dello spettacolo c’è stato: mi auguro che possa girare, che i teatri si accorgano di noi, che qualcuno abbia voglia di scommettere.
Incrociamo le dita, incrociate le dita
e se conoscete teatri, direttori di teatro, location che vi sembrano adeguate, segnalatemele che provo a scrivere!
quanto ho rosicato per non esserci stata, e detto da me che parto ogni tanto per qualche pazzia (lo sai no?) è tutto dire!! sono contentissima per te, la tua scrittura fila liscia come l’olio, diverte e fa partire la fantasia, ti fa incazzare (vedi bombing vari), ti fa immaginare. credo sia per questo che uno spettacolo riesce bene.
ancora complimenti!!!
sì peccato non esserci stata. mannaggia. speriamo di trovarlo presto a roma:)
Confermo che è stata una bella serata e che tutti abbiamo molto temuto causa improvvido lettino. Congratulazioni a tutte!
Brava Panz!!!! Mi sarei gustata volentieri la scena di te sfracellata sul lettino da campeggio!!! 😉
C’è il Teatro alle Fondamente Nuove a Venezia che potrebbe essere interessato. Prova a darci un’occhiata sul web.
Dai, che così vengo a vederti anch’io.
Brava Panz. A me e’ piaciuto e il pubblico sembrava davvero gradire… Quindi superbrava. Ciao ciao!
Purtroppo non ero a Milano per un matrimonio speciale, ma ti ho pensato tantissimo! Un abbraccio, valewanda
panz! Guarda che questa cosa della quasi caduta finale dovrai rifarla ogni volta.. comincia ad allenarti.. eppoi devi venire a Firenze, vuoi che comincio a chiedere agli amici teatranti? Un bacio, lidia
@lidia: sarebbe bellissimo! se vuoi ti mando scheda tecnica ecc…
confermo che il pubblico si è divertito tantissimo… infatti anche io ridevo di gusto.
ciao, io FORSE ho la possibilità di farti venire nel teatro (storico 🙂 ) del mio paesino sperduto, non so in che tempi, ma ne ho già parlato con l’associazione che gestisce il teatro e l’idea gli è piaciuta; ora, non so se magari un paesino sperduto in cui il teatro è molto attivo ma sempre poco frequentato ti può interessare, però se ti va, se mi mandi un pò di materiale vedo se si può fare…così riesco a vederlo pure io lo spettacolo 😉
@lumaca: fantastico! ti mando mail
bacioni
f.
Panzy oltre che brava eri anche bellissima ed elegante. Diciamo pure troppo figa!
Anch’io ero molto emozionata per te, baci p
Sei stata fantastica e con te attrice e regista…e ovviamente anche Tino, nuovo mito incontrastato del coniglio!
Non sai che piacere esserci e soprattutto vederci e fare due chiacchere…E’ stato meraviglioso, ti voglio benissimo 🙂
Così un po’ mi sembra di esserci stata anch’io! Ma non vedo l’ora di vederlo davvero!
Complimenti. Mi incuriosice molto il tuo spettacolo.