8xmille: un approfondimento
Ringrazio Luisa – che mi ha fornito molte informazioni per poter scrivere questo post – e l’aggregatore Liquida perché ho trovato anche lì numerosi spunti di riflessione.
L’articolo che segue tratta di:
- cos’è l’8 per mille
- a chi lo possiamo versare e come funziona il meccanismo
- cosa succede quando lo destini allo Stato
- opzioni di un’anticlericale (ovvero la sottoscritta) senza pretese di convincimento
Chiunque voglia fornire approfondimenti ulteriori può farlo nei commenti.Wikipedia fornisce una chiara sintesi di come è nato, cos’è e a cosa serva l’8 per mille. La scheda inizia così:
Come otto per mille viene definito il meccanismo con cui lo Stato italiano ripartisce in base alle scelte dei contribuenti l’8‰ dell’intero gettito fiscale IRPEF fra lo Stato e diverse confessioni religiose, per scopi definiti dalla legge.
Al momento della dichiarazione dei redditi, ogni cittadino italiano è chiamato a scegliere a chi vuole destinarlo.
I soggetti tra cui è possibile scegliere sono 7:
- Chiesa cattolica
- Stato
- Valdesi
- Comunità ebraiche
- Luterani
- Avventisti del settimo giorno
- Assemblee di Dio in Italia
In realtà (come spiegano bene sul sito degli Atei agnostici e razionalisti) non è che si può scegliere veramente a chi destinare il proprio gettito:
In realtà nessuno destina il proprio gettito: il meccanismo assomiglia di più ad un gigantesco sondaggio d’opinione, al termine del quale si “contano” le scelte, si calcolano le percentuali ottenute da ogni soggetto e, in base a queste percentuali, vengono poi ripartiti i fondi.
Come se non bastasse, la mancata formulazione di un’opzione non viene presa in considerazione: l’intero gettito viene ripartito in base alle sole scelte espresse.
Alcune confessioni, più coerentemente, lasciano allo Stato le quote non attribuite, limitandosi a prelevare solo quelli relativi ad opzioni esplicite a loro favore: cosa che NON fa la Chiesa cattolica, ottenendo un finanziamento quasi triplo rispetto ai consensi espliciti ottenuti a suo favore.
Chi ha una Fede forte, chiara e esplicita per una delle dottrine che fanno parte della rosa dei nomi, non ha certamente dubbi, chi invece si trova per vari motivi a non aver sposato una di queste dottrine o è ateo, è certamente in una posizione più complicata.
Io fino all’anno passato – dato che non avevo mai approfondito l’argomento – lo destinavo allo Stato. Ma a conti fatti e visto che sento sempre più forte lo scollamento ideale tra me e questo Stato, quest’anno ho voluto approfondire meglio per capire se esisteva un’opzione diversa che mi potesse rappresentare meglio.
Ho scoperto che l’8 per mille di cui dispone lo Stato viene finalizzato in modi che non mi rappresentano e di cui in pochi sanno. Leggiamo su Occhiopermille:
Lo Stato dovrebbe destinare il suo otto per mille a interventi per fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati e conservazione dei beni culturali.
In pratica, dal 2004 una buona fetta viene rigirata al bilancio generale e anche prima finiva spesso alle iniziative più disparate, come la controversa
missione arcobalenodel governo D’Alema.Buona parte dell’otto per mille dello Stato finisce poi alla Chiesa: dai restauri di chiese e conventi all’associazionismo cattolico.
E per avere dettagli possiamo collegarci direttamente alla pagina dedicata, sul sito della Presidenza dei Ministri.
Luisa in un commento al post precedente spiega bene cosa succede a NON DESTINARE l’8 per mille:
per la precisione, l’8×1000 non destinato non va allo stato, ma viene ridistribuito secondo le percentuali stabilite dalla minoranza che ha effettuato una scelta. Esempio pratico. Se i contribuenti fossero 100, di questi 100 solo 20 esprimessero una scelta, e di questi 20 il 50% (cioè 10 persone) destinasse l’8×1000 alla chiesa, e gli altri scegliessero altro, alla fine la chiesta riceverebbe l’8%1000 di 50 persone: le 10 che l’hanno scelta esplicitamente, e altre 40, il 50% di chi NON ha espresso una scelta!
Ma allora, chi come la sottoscritta ha poca fiducia nello Stato e non vuole destinarlo alla Chiesa cattolica, cosa può fare?
Tra tutti i soggetti che possono percepire l’8 per mille, la Chiesa Valdese è l’unica che rifiuta di destinare i fondi a esigenze di culto e sostentamento del Clero, patrocinando solo progetti laici, come si evince anche dalla campagna di comunicazione: http://www.chiesavaldese.org/pages/finanze/otto_mille.php e dalla rendicontazione presente sul sito.
Per altro i Valdesi sono i promotori di alcune campagne pubblicitarie molto belle che mi hanno colpito e che trovo un segnale importante per contrastare i sempre più numerosi stereotipi che imperversano nel nostro Paese e che potete trovare qui: http://www.ottopermillevaldese.org/.
Qualcuno fa ancora confusione tra 8 per mille e 5 per mille o crede che destinare il secondo serva a non destinare il primo: non è così, le due cose non si escludono a vicenda (anzi sono integrative!).
Il 5 per mille (quest’anno non ci sono ancora informazioni certe in merito) come recita Wikipedia in una pagina molto ricca:
è il meccanismo in virtù del quale il cittadino–contribuente può vincolare il 5 per mille della propria IRPEF al sostegno di enti che svolgono attività socialmente rilevanti (non profit, ricerca scientifica e sanitaria).
Per quello quindi potete sbizzarrirvi sia su enti locali che nazionali.
Ulteriori Link utili:
Un lavorone ti sei fatta.
Forse lo do’ anch’io alla chiesa valdese…
io da sempre do l’8 per 1000 alla chiesa valdese, perché li usa bene (servizi vari come ospedali, comunità alloggio..) e li rendiconta tutti.
Secondo me il Cattolicesimo influisce parecchio sulla vita politica italiana tra le varie analisi voglio riportare quella fatta da Giorgio Demetrio su L’Occidentale
http://loccidentale.it/articolo/i%20cattolici%20in%20politica%20non%20guardano%20ai%20partiti%20ma%20ai%20valori.0089120
forse lo conosci già:
http://www.youtube.com/watch?v=o44loprfxKA&feature=player_embedded
L’anno scorso scelsi anch’io la Chiesa Valdese e quest’anno lo rifarò.
Complimenti per il post molto dettagliato.
idem, ho sempre dato l’8 per mille ai valdesi e tutti gli anni penso che sia proprio la scelta giusta!
grazie per tutte queste informazioni.
Beh, grazie amici! mi chiamo simona e sono valdese, e apprezzo molto quello che dite… e vi posso assicurare, nel mio piccolo, che davvero ci sforziamo di rispettare la parola data, nell’uso respobsabile di questi fondi Otto Per Mille… e nemmeno un euro va ai nostri pastori/e, o alle nostre attivita’ di culto, che ci finanziamo rigorosamente da soli… se volete vedere la ns. recente “campagna di comunicazione umana”, uscita solo in alcune citta’ italiane, e magari anche sostenerla inscrivendovi a un gruppo Facebook (creato da me), venite all’indirizzo: http://www.facebook.com/#!/group.php?gid=365255349206&ref=ts a presto! simona (una “libera cittadina” laica, cristiana, valdese)
@simona: grazie per essere passata. fa sempre piacere avere riscontri chiari e mi sembra che la chiesa valdese lo faccia. Le campagne che a Bologna sono uscite sono davvero molto belle e di impatto. Speriamo che in molti riflettano sui temi proposti per contrastare i tanti stereotipi umani che popolano il nostro paese.
Grazie! Interessante e illuminante. Simo
grazie 1000 per questo post chiarificatore! già sospettavo qualcosa del genere, ma ora che ho la conferma sicuramente lo darò ai valdesi!
Grazie mille per il post…e io che lo davo allo Stato…quest’anno col cavolo!
da anni anch’io do il mio (purtroppo scarso) 8 per mille ai Valdesi
..che bello, grazie amici! …unitevi allora al gruppo su FB – di sostegno della campagna di comunicazione umana!
Ciao Francesca,
Riflettevo anche io sugli stessi temi, trovo scandaloso che in uno Stato “laico” si possa scegliere solo fra Stato e Chiesa fari soggetti cui destinare l’8x mille…
lo destinerò. Anche io forse ai Valdesi ,ma credo che dovremmo fare qualcosa per presentare questo tema a chi decide, che ne pensi?
Un beso
Linda