8 marzo: non è una festa ma la giornata internazionale della donna

L’otto marzo non è una festa; e non è la festa della donna.
E’ la giornata internazionale della donna.
Questa iniziativa parte dal basso, dialogando con alcune blogger, in rete, e sentendo che la definizione festa non ci apparteneva.
Festeggiare cosa?
Dovremmo festeggiare minori opportunità di lavoro e carriera, salari mediamente più bassi dei colleghi uomini, maggiori difficoltà di conciliazione tra lavoro e figli, maggiore precariato?
Andare a mangiare la pizza con le colleghe e vedere una decina di uomini semi-svestiti dovrebbe ricompensarci delle minori opportunità?
Suvvia l’ottomarzo è una questione seria. Una giornata importante.

Se vi ritrovate in queste riflessioni basta pubblicare, con un gesto semplice ed immediato, sul profilo FB una delle tre immagini, oppure al posto del solito avatar, sul blog, allegarla alle mail che invierete, su skype, msn, ning, sui socialnetrwok e via discorrendo.

Nient’altro. Nessun proclama. Solo un segno, un piccolo simbolo.

(grazie a Monica Pontitibetani per questa bellissima idea!) CONDIVIDETE

5 commenti
  1. lorenza dice:

    io me la sono presa con gli uomini che stirano, ma insomma, siamo proprio sulla stessa lunghezza d’onda, su questo argomento. Quello che più mi stupisce è che siamo in tante, ma passa esattamente il messaggio opposto

  2. mammachetesta dice:

    Telepatiche: ho messo un post molto simile sul mio blog!
    Non sapevo della inziativa su FB (ovviamente ho già aderito e invitato tutte).
    Un abbraccio e buona “giornata”!

  3. Giuliana Cupi dice:

    Oggi su FB ho avuto una botta di autoglorificazione, sicuramente fuori luogo e mal posta, ma pazienza. Volevo dire che ci sono comunque tanti modi per…celebrare? Sottolineare? Non far passare invano?…sto evitando il verbo “festeggiare”…qesta giornata. Io, fino a qualche anno fa, organizzavo una pizza radunando amiche vecchie e nuove, per (ri)vedersi, salutarsi, aggiornarsi, abbracciarsi. Certo, si sarebbe potuto fare in qualsiasi giorno dell’anno, ma era già tanto difficile quel giorno lì, tra paturnie, birignao, snobismi e mogliettine che neppure quel giorno potevano staccarsi dal maritino (salvo poi congetturare di mettergli le corna “per farsi un regalo”, scusate il pettegolezzo cattivello) che alla fine mi sono stufata.
    Comunque è vero, c’è poco da festeggiare.
    Un saluto a tutte voi
    Giul

  4. fra dice:

    Purtroppo sono arrivata in ritardo e solo adesso ho pubblicato il messaggio sul mio profilo di FB. Però ci tenevo, perchè sono assolutamente d’accordo sul fatto che ormai la festa della donna sia diventata paragonabile a quella di san valentino, della mamma o del papà. Invece dovrebbe essere l’occasione per ricordare la condizione delle donne nel mondo a partire dal loro stato nel mondo del lavora, nella figura famigliare e sociale
    fra

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