Te Lo Avevo Detto!!!!!!

Finalmente sono arrivati gli elettricisti. Moglie e marito. Due tipi dalle facce bonarie e simpatiche. Speriamo lo sia anche il loro preventivo.

La loro venuta a Villa Borghese è stata carica di doni per la sottoscritta.

Prima di tutto ho passato una mezz’ora davvero esilarante.Come chi mi segue da un po’ sa, nel 2008 abbiamo ristrutturato casa.

Tre mesi fuori per la nostra villa borghese. Un vero incubo. Ma dato che c’avevamo le pezze al culo , dove abbiamo potuto, si è risparmiato il più possibile. Tipo che la cucina vecchia l’abbiamo smontata e fatta a pezzi Tino ed io. Non so quante volte ho fatto su e giù dalle scale per portare pezzi di quella roba orrenda (puzzava come un carro di cani bagnati!) all’isola ecologica (che dopo il mio passaggio è implosa!) e tipo che la vasca da bagno e tutto il resto ce li siamo comprati da noi, a prezzo basso e trasportando il tutto con la Brigitte Bordeau.

E tipo che invece che un elettricista, l’impianto di casa lo ha gestito mio suocero. Con le problematiche di cui vi ho già scritto in quest’altro post.

Mio suocero è il ciappinaro dei ciappinari (che in sleng bolognese significa più o meno il re di tutti gli uomini attrezzo). Crede di sapere fare bene alcune cose, tra cui gli impianti elettrici.

Ora.

Dubbi ne avevo sempre avuti che forse era meglio risicare, indebitarsi un altro po’ e cose del genere, ma chiamare un elettricista vero, ma mi sono sempre fidata di Tino che ventilava cifre da capogiro, guardandomi con occhio vacuo e puntualizzando: ” Se proprio vuoi che venda un rene in cambio di un impianto elettrico…” e al tempo, essendo la regina delle mantenute che con partita iva versavo più soldi all’erario di quelli che guadagnavo (e poi uno si domanda perché ti viene la depressione post partum…), facevo sorrisi e me  ne stavo nel mio cantuccio a disfare cucine e stuccare buchi nei muri.

Ma non avrei mai pensato, nemmeno nei miei sogni più ansiogeni e ansiosi, che nonno suocero sarebbe riuscito a combinare un così alto numero di maroni (leggi casini di quelli tosti) in una così bassa quantità di metri quadrati.

L’elettricista deve aver riso molto dentro di se, quando ha visto interruttori a norma (per le norme vigenti nel 1959) e si è reso conto in che stato di paralisi versa parte dell’illuminazione della nostra casa. Per non parlare della fantastica idea (sempre di quel sant’uomo, che comunque ci ha aiutato assai, per cui non ne parlerò male) di far passare i fili sotto al pavimento usando come sistema drenante del SAPONE. Il sapone dopo poco si è SOLIDIFICATO sotto il pavimento (che posa su quello vecchio) creando un simpatico effetto malippo che ha fatto smadonnare Tino in tutte le lingue, tanto che nelle 4 scuole del quartiere non c’è nemmeno il problema del Cristo in croce, perché a suo tempo se l’è già data a gambe portandosi via anche i chiodi e la corona di spine.

Ho riso come una matta anche perché alla fine, diciamolo, la spesa che andremo ad affrontare non è una roba che ci saremmo impoveriti, allora, ma sicuramente avrebbe risparmiato salute al mio non marito e pure fatica al Cristo, che a smontarsi da tutta quella apparecchiatura non deve essere stato semplice 😉

Dunque il secondo ambitissimo dono per la sottoscritta è stato poter dire quello che ogni moglie (in qualsiasi rapporto usurato dal tempo e dalla arteriosclerosi galoppante) desidera dire, almeno una volta nella vita.

Quello che mi era rimasto lì da 16 mesi buoni buoni.

Quello che mi è uscito come un chilo di cacca dopo che ti sei fatto un clistere da un litro per stitichezza fulminante:

TINO:

TE

LO

AVEVO

DETTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!