L’uomo da rottamare, l’epidurale gratuita e l’aggregatore di mamme
Tino è messo peggio di quel che abbiamo previsto sul momento.
Dovete sapere che la mattina del 29 ottobre, mentre se ne stava andando al lavoro, in rotonda è stato travolto – lui era in motorino – da un automobilista impaziente (se così vogliamo ecologicamente chiamarlo) che stava facendo retromarcia in suddetta rotonda, incurante dei clacson dardeggianti rivolti alla di lui persona, delle madonne e saracche varie e della scia di auto che tentava di evitarlo. Tino si è trovato – tipo Sandwich – in mezzo al vortice di auto in fuga ed è caduto dallo scooter, finendo per terra ed evitando per un pelo di lasciare il suo testone sotto ad un Suv.
Gli è andata daddio, perché trasportato in ambulanza all’ospedale, alla tac e risonanza non hanno trovato niente di rotto o incrinato.
Alle 4, mentre uscivo dal lavoro, mi ha chiamato (dopo che durante tutto il giorno, quando cercavo di contattarlo mi mandava sms con su scritto “sono in riunione”) per andarlo a prendere all’ospedale.
Stava tutto sommato bene e inizialmente mi aveva raccontato una storia – diciamo – edulcorata della meravigliosa avventura che aveva vissuto.
Tanto che non avevo fatto molto mente locale che gli era andata tutto sommato di culo. Il giorno successivo – che era poi il mio compleanno – Tino stava da caz*o!
Storto come una parentesi vedova. Con il respiro affannato dai dolori articolari. Spiaggiato a letto come una Balena alla fine dei suoi giorni.
Un catorcio.
L’evoluzione dell’uomo attrezzo (che è già l’evoluzione dell’uomo oggetto): l’uomo da rottamare.
Quest’anno il non marito mi aveva pure regalato una magnifica session alle terme: lui ed io amorosamente stretti nella morsa del relax per un pomeriggio intero, tra massaggi e bagni turchi.
Ovviamente abbiamo dovuto rimandare e con il culo che abbiamo ultimamente per il relax, probabilmente riscuoterò il mio regalo per la Pensione.
Però Tino è vivo. Perché diciamolo, man mano che il tempo passava e mi raccontava i dettagli più sordidi del busso motociclistico, mi passava un brivido lungo la schiena.
Gli è andata di lusso. Poteva trasformarsi in un punto.
E invece non si è fatto nulla di grave.
Però il fine settimana l’ho passato a fare la mamma al 1000% e anche un po’ l’infermiera, ma mica quella sexi, che frollina in questi giorni era vagamente insopportabile e ci sono stati uno o due momenti che avrei voluto trovare il tasto “off” per un paio di ore.
Ieri sera mi sono presa un’ora, chiudendomi ermeticamente in camera, e mi sono occupata di lanciare l’iniziativa Donne Pensanti e ho trovato che nel frattempo, tante cose in Rete accadono. Cose che valgono la pena. Soprattutto per le mamme (che a me arrivano principalmente quelle notizie lì)
E allora ve ne segnalo un paio di rilievo:
L’aggregatore MammaCheBlog di Jolanda e Fattore Mamma che è (cito testualmente):
Ideato da FattoreMamma, editore di servizi on-line dedicati alle famiglie e ai bambini, MammacheBlog è un aggregatore di blog di mamme, un luogo virtuale in cui trovare e ritrovare i blog di tante mamme della Rete: dai blog personali a quelli di servizio, dai blog di informazione a quelli di passioni.
Sui loro blog, le mamme della Rete parlano di attualità, di ecologia, di moda e cucina. Su MammacheBlog, quindi, trovate blog di ricette, di eventi per i bambini e la famiglia, di creatività e fai da te e tanto, tanto altro: tutto un mondo, il mondo variegato, poliedrico e sfaccettato delle mamme online.
MammacheBlog nasce, innanzitutto, con l’intenzione di rendere più agevole la ricerca in Rete dei blog delle mamme, non sempre facili da trovare utilizzando i comuni motori di ricerca. Lo scopo è quello di dare visibilità ai contenuti di qualità con uno stile assolutamente friendly e facilmente consultabile.
MammacheBlog e’ aperto alla partecipazione di tutte le mamme che hanno un blog. L’iscrizione e’ moderata ed aperta alle sole mamme o future mamme. Iscrivere il proprio blog è semplice. Confermata l’iscrizione, sarà MammacheBlog, tramite i feed, ad acquisire le prime righe dei post del blog iscritto, aggiornando le sue pagine ogni ora.
Poi c’è una cosa a cui dobbiamo collaborare tutti in maniera molto rapida e operativa. Chi crede che sia un diritto di tutte le donne poter partorire in analgesia DEVE firmare entro brevissimo la petizione epidurale gratuita e garantita dell’AIPA.
E’ vitale che il numero di firme raggiunga un numero considerevole in vista della conferenza stampa del 9 dicembre a Roma. Quel giorno avremo modo di portare la voce dei cittadini che credono nel diritto di libera scelta davanti ad Antonio Tomassini Presidente Commissione Sanità del Senato, Guido Fanelli Coordinatore Commissione Ministeriale sulla terapia del dolore e cure palliative, Francesca Merzagora Presidente Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna, ONdA.
La nostra forza dipenderà dal numero di firme. Abbiamo la possibilità di far sentire la nostra voce. Tacere ci renderà tutte complici.
Insomma, qua nessuno sta con le mani in mano. Nemmeno gli automobilisti impazienti…
gli è andata bene sì!
forza Tino non sei ancorap pronto per la rottamazione.
Cavoli mi spiace davvero un sacco per Tino…
Dagli un bacione da parte mia e di Luca!
Mamma mia che sfiga! Quello che fa retromarcia sulla rotonda bisognerebbe toglierli subito la patente ma fargli anche del male! Mi dispiace per Tino, spero che si riprenda. AUGURI!!!! per il compleanno vedrai che prima o poi te la fai la giornatina alle terme! Ti ho visto nel video di Punt Radio, eri fichissima, anzi forse non hai neanche bisogno delle terme 😀 sei già super!
Miiiiiiiiiiiiiii….e lasciamo ai siciliani il resto del commento! Caspita, poverino. So che vuol dire rompersi il naso in scooter, i dolori sono il giorno dopo ma soprattutto dove non ti sei rotto nulla, cioè spalle gambe e schiena irrigiditi dallo sforzo di voler imprimere al mezzo un movimento rapidissimo di sollevamento in aria e in contemporanea salmodiare in ogni lingua e religione conosciuta col sottofondo tipo AIUTO-MAMMA-NOOO…gggulp, meno male che ce lo racconta.
Però un gesto come quello dell’sms “sono in riunione” fa rimettere in pace col mondo degli uomini che a 37° di febbre impartiscono istruzioni per il necrologio ecc. Che grande!
(Oddio, c’è da dire che si tratta di una cosa seria, man mano che starà meglio forse anche lui tornerà a far parte
della schiera di cui sopra, o no?!)
Forza ragazzi, che per ripigliarvi dallo choc le terme servono a tutti e due…da queste parti ce ne sono di meravigliose…un abbraccio (non troppo stretto che scricchiola!)
Panz grazie per la segnalazione.
Spero firmeranno in tante.
Tra poco mi metto sotto per scrivere qualcosa sulla nostra associazione (www.aipa-italia.it).
Ancora grazie!
Dai che Tino non lo ferma nessuno! 😉
Firmato per la petizione..e di corsa anche!
Auguri per tino!…che botta di c..o che ha avuto
Retromarcia in rotatoria? uno così non dovrebbe più guidare nemmeno una bici! pazzo!
Strana cosa, Panz.
Sono andata a firmare la petizione per l’epidurale e non mi è stato possibile perchè, a quanto pare, avevo già firmato (?!?). Ora, mi sembra impossibile che qualcuno col mio nome, cognome, cap e indirizzo di posta lo abbia fatto al posto mio. Forse il sito non funziona??
Baci!