Lavorare in ufficio, lavorare da casa: voi cosa preferite?

I lati negativi di lavorare in ufficio sono:

  • imbottigliarsi nel traffico per raggiungerlo
  • avere orari rigidi
  • doversi relazionare con persone non sempre sulla tua stessa lunghezza d’onda. Capi che fanno gli sboroni o soffrono di isteria da menopausa anticipata e colleghi fancazzisti che si prendono il merito del tuo lavoro
  • stare chiusi tutto il giorno nello stesso posto, tutti i giorni, tutto l’anno iniziando a percepirsi come carcerati
  • dover prendere infiniti permessi per gestire la vita al di fuori del lavoro (riunioni asilo, visite mediche, eccetera)

I lati negativi di lavorare da casa sono:

  • avere orari flessibili tanto che si finisce sempre per lavorare di notte e anche il fine settimana
  • non avere uno stipendio fisso (se non in casi rari e privilegiati, come quello della sottoscritta attualmente) e a volte trovarti davvero alla canna del gas
  • dovere sempre avere un occhio al futuro, pensando ai clienti e ai progetti di dopodomani mentre fai il lavoro di oggi
  • non avere rapporti umani reali, tranne che mediati dalla Rete
  • dover sempre spiegare a parenti e amici che anche voi state lavorando e il fatto che siete a casa non equivale necessariamente a cazzeggiare
  • dover essere costantemente multitasking: dalla pulizia dei pavimenti su cui vostra figlia, prima di uscire, ha rovesciato un lago di latte, alla gestione del gatto vomitino, per giungere alla firma dell’ennesima raccomandata con annessa lunga discussione con il postino sull’ultimo incidente avvenuto davanti al vostro portone al lavorare mentre (sperando che) vostra figlia dorme.
  • essere sempre – rigorosamente – simil precari

I lati positivi di lavorare in ufficio sono:

  • di solito, quando stacchi, stacchi
  • le ferie sono ferie e non c’è Santo che tenga
  • non mischi casa e ufficio (a meno che tu non sia un masochista stacanovista)
  • hai uno spazio fuori casa da raggiungere e un mondo parallelo a quello che scorre tra le mura domestiche
  • puoi fare la pausa caffè alla machinetta (a me la pausa caffè alla macchinetta è sempre piaciuta moltissimo)
  • puoi rubare articoli di cancelleria dall’ufficio sentendoti un grandissimo furbone
  • hai sempre qualcuno su cui scaricare la colpa delle tue malefatte, almeno con te stesso 😉

I lati positivi di lavorare a casa sono:

  • hai orari flessibili: puoi incastrarci dentro un sacco di cose
  • non hai capi che ti fiatano sul collo e colleghi che ti vampirizzano o scoreggiano (giuro che mi è successo) in ufficio
  • puoi permetterti di accompagnare tua figlia all’asilo con agio
  • non devi ammazzarti per arrivare tutti i giorni in orario nello stesso posto
  • non ti senti in prigione
  • puoi organizzarti la giornata come meglio credi
  • puoi scrivere post tra l’idiota e il sondaggistico, come questo, mentre dovresti lavorare, senza che nessun altro, a parte la tua coscienza, ti facciano sentire in colpa

Avete qualcosa da aggiungere a questa lista?  Preferite lavorare in ufficio o desiderate mettervi in proprio? Siete lavoratori autonomi contenti o ambite al posto fisso?

35 commenti
  1. adele dice:

    avrei qualcosa da ridire sui punti 1) e 2) dei lati positivi dell’ufficio… purtroppo non sono universali: non sei tu a decidere quando stacchi e i pensieri te li porti dietro allo stesso modo. Quindi in qualche modo rischi di “lavorare” anche quando sei fuori. Le ferie sono sacre ma non sempre sei tu a decidere se e quando farle…

  2. luca dice:

    personalmente, visto l’andazzo nella mia azienda l’importante per me e’ quello di mantenere il lavoro che ho, o almeno trovarne un’altro presto.
    Per quel che riguarda i punti sopra, io saltuariamente lavoro da casa e tutto sommato non mi dispiace, anche se non lo faccio piu’ di 1 giorno a settimana perche’ comunque in ufficio ci sono piu’ possibilita’ di relazionarsi con altre persone, mentre a casa finisci per lavorare molto di piu’ senza staccare.
    ciao
    Luca

  3. pensataaddosso dice:

    Io preferirei prima di tutto “averlo” un lavoro 🙂 e la cosa migliore credo sia un bel part time

  4. Panzallaria dice:

    @igra: mi hai fatto troppo ridere. Una volta ho letto una frase che diceva una cosa tipo: “la migliore squadra professionale è quella composta da una persona!”
    😉

  5. igra dice:

    Ehm che dire… Colpa anche mia e del mio caratteraccio. Non sai come invidio chi si trova bene un po’ ovunque. Anche se spesso sono persone vere come una borsa Vuitton(e) sulla bancarella del mercato. Ma tu che mi dici Panz? Cosa preferisci?
    Baci.

  6. Mammafelice dice:

    Io voto decisamente per il lavoro da casa, e ancora di più per il telelavoro.
    Da quando lavoro da casa sono stanca e povera, ma sono davvero davvero felice.
    Guadagno meno, ma consumo meno. E alla fine del mese non è ininfluente risparmiare in pranzi fuori, trasporti, scarpe e vestiti decenti, ecc…
    La compagnia sinceramente non mi manca: certo, quando lavoravo in ufficio c’era tanto spazio per le pause caffè con i colleghi 🙂 , ma il contrappasso era avere una capa demente e incapace, e soprattutto essere sempre in bilico. Perchè io ero precaria anche quando avevo il lavoro. Quinti tanto vale… 🙂

    Lavorare da casa secondo me è davvero meraviglioso.
    Peccato che sia un ‘privilegio’ per pochi. Soprattutto per le mamme.

  7. Stefania dice:

    Ecco io nei lati negativi del lavoro in ufficio mi ci sono trovata appieno. Comunque la cosa più frustrante non è tanto il lavoro in sè che comunque non mi da alcuna soddisfazione a parte lo stipendio, ma il dover sopportare le colleghe del mio ufficio che sono la mia antitesi, racchiudono tutto il peggio che si possa trovare nelle persone che io ritengo insopportabili.
    Sembrerà assurdo ma il fatto di avere un impiego “sicuro” con contratto indeterminato può rappresentare un handicap in quanto io non troverò mai il coraggio di lasciarlo per buttarmi in nuove avventure dagli esiti ignoti anche se ciò vuol dire privarmi di quelle possibili soddisfazioni che tanto mi mancano. Vabbè torno a brontolare alla mia scrivania.
    Un abbraccio
    Stefania mamma di Vittoria

  8. Trasparelena dice:

    ecco, questo
    “dover essere costantemente multitasking: dalla pulizia dei pavimenti su cui vostra figlia, prima di uscire, ha rovesciato un lago di latte, alla gestione del gatto vomitino, per giungere alla firma dell’ennesima raccomandata con annessa lunga discussione con il postino sull’ultimo incidente avvenuto davanti al vostro portone al lavorare mentre (sperando che) vostra figlia dorme.”
    non lo vedo come uno svantaggio perchè tutte queste mansioni tipo firma della raccomandata, pulizia del pavimento con pozzanghera di latte etc, li deve fare anche chi lavora in ufficio, e generalmente le si fa nottetempo.
    Insomma, mettiamola come preferisci, il tempo è quello che è e le cose da fare son le stesse. Se lavori a casa fai il lavoro pagato di notte e gestisci la casa di giorno, se lavori in ufficia fai il viceversa. Ecco, forse devi farti aiutare di più, perchè i figli li devi gestire anche quando sei fuori casa, e quindi ti serve un asilo/nonna/tata etc. ma forse un aiuto così serve pure se lavori da casa.

  9. cg dice:

    tutti e due hanno vantaggi e svantaggi ..l’ideale sarebbe metà e metà..soprattutto per le donne con prole…ma chi te lo dà????????

    anch’io ho il collega scorreggione!

  10. Panzallaria dice:

    @traspa: io sottolineavo il fatto che quando lavori da casa devi frammentare la concentrazione. sei sei in ufficio e il gatto vomita te ne accorgi comunque al ritorno a casa, mentre se lo hai lì di fianco, diciamo che viene spontaneo farlo subito e ti sconcentri.
    per quanto riguarda l’aiuto, togli pure il “forse”.
    che tu lavori da casa o dall’ufficio comunque lavori e se hai un pupo che ti ronza intorno fai il doppio della fatica che se non ce l’hai.
    sia che ti ronzasse intorno in ufficio che a casa

    detto questo: io ho scelto di lavorare a casa ma mi preme sempre ricordare che non è tutto rose e fiori come molte persone (anche la sottoscritta prima di intraprenderlo) credono.
    ci sono i pro e i contro in ogni situazione e visto che ho il privilegio di averle provate entrambe, ho provato a tirare un po’ delle sommarie somme (ovviamente limitate, generiche e partendo dal mio punto di vista ;-))

  11. fra dice:

    attualmente lavoro in un ufficio e rimpiango quando facevo il correttore di bozze lavorando da casa…peccato che non ci si riesca a campare!
    Un bacione
    fra

  12. my dice:

    ottimo riassunto!
    se ne parla sempre, ma molto meglio schematizzare!

    son sconvolta da sola ma dopo più di 10 anni di lavoro d’ufficio……scelgo ancora il lavoro d’ufficio!

    vediamo i lati positivi del lavoro da casa:

    hai orari flessibili: puoi incastrarci dentro un sacco di cose
    ** Io già lo faccio. Mi organizzo il lavoro e prendo permessi e ferie per andare dal parrucchiere come per fare la spesa con calma come per la pediatra etc etc……li faccio, e poi i fogli di permesso li firmo dopo, tutti insieme 😀

    non hai capi che ti fiatano sul collo e colleghi che ti vampirizzano o scoreggiano (giuro che mi è successo) in ufficio
    *** va bhè che problema è? con gli esseri umani cmq dobbiamo avere a che fare sempre e comunque: in ufficio, all’asilo, al parco, sul web o dal vivo
    puoi permetterti di accompagnare tua figlia all’asilo con agio
    *** lo faccio ogni mattina, non bollo la cartolina e abito in una piccola cittadina, 8 minuti casa-asilo-ufficio con tutta calma
    non devi ammazzarti per arrivare tutti i giorni in orario nello stesso posto
    *** come sopra
    non ti senti in prigione
    *** può succedere anche in casa eccome se può succedere!
    puoi organizzarti la giornata come meglio credi
    *** può essere, ma comunque devi lavorare e sodo per vivere, quindi n. ore son comunque dedicate al lavoro
    puoi scrivere post tra l’idiota e il sondaggistico, come questo, mentre dovresti lavorare,
    *** ma questo l’abbiamo inventato noi impiegati!!!!!!! 😀

    I lati negativi del lavorare da casa, poi, mi terrorizzano: lavorare di sabato e domenica?? NO GRAZIE, non avere uno stipendio fisso e sicuro e avere la paura dei soldi che posson mancare, nonostante ti sbatti e lavori moltissimo? 🙁

    mi sa che un pò non fa per me, e un pò son troppo fortunata perchè ho un lavoro particolare: vado spesso in giro da clienti, posso organizzarmi gli appuntamenti come voglio, l’azienda è “flessibile” (nel limite del lavoro dipendente), etc etc etc

  13. Elisa dice:

    Come già detto su FB (là ero sintetica per problemi di tastiera ;)) io vorrei poter alternare le due cose , ho lavorato in ufficio per tanti anni e a parte il capo coglione mi son trovata bene , compresi quasi tutti i colleghi che ho avuto (pur avendo sperimentanto un collega con alitosi )pero non mi dispiace lavorare anche a casa , alternando momenti di lavoro a momenti di pause domestiche … tipo quando mi trovo a un punto che non so piu come andare avanti mi metto a stendere e in genere mi viene l’ispirazione … pero questo per alcune parti del lavoro , altre per me vanno necessariamente fatte discutendo con colleghi o committenti , ah dimenticavo faccio la geometra , e spero innanzitutto di trovarlo un lavoro 😉

  14. la coniglia dice:

    troppa poca esperienza lavorativa per permettermi di dire la mia…mi piace andare in ufficio e lavorare li e poi uscire…ma, nonostante io spero di non essere vera come una vuitton(e) da bancarella, ho la fortuna di andare d’accordo bene o male con tutti. Ho simpatie e frequento più qualcuno e altri li lascio più perdere…ma non ho ancora famiglia, avendola sono certa che apprezzerei i lati del lavoro da casa che metti in evidenza…detto ciò (ovvero niente di che) ti mando un bacio

  15. Chiara dice:

    Io voterei senz’altro per il lavoro d’ufficio. Nonostante il fatto che smadonni continuamente per conciliare gli orari. Perché? Per tutti i motivi che elenchi, ma anche per un altro. Lavorare insieme con altri, dover mediare ogni mattina, dover reagire insieme rapidamente alle sollecitazioni mi ha arricchita moltissimo, umanamente e professionalmente. Con il telelavoro avrei prodotto altrettanto, ma non avrei ricevuto tutto questo (o lo avrei ricevuto in maniera molto più ridotta). Non perché i colleghi come categoria siano persone speciali o meravigliose. Ma perché sono diverse da me, non avrei mai scelto a priori di lavorare con loro, ma abbiamo costruito qualcosa insieme. E per finire, una confessione: essendo una pessima casalinga, la scusa dell’ufficio è fantastica! Sento molta meno pressione addosso. Ha lavorato anche da casa e lo sto facendo anche ora, in parte, per problemi tecnici. Ma a conti fatti, stacco meno e sono più stressata.

  16. Silvia gc dice:

    Io ho trovato la soluzione perfetta (comune a molti professionisti): non lavoro in ufficio, lavoro nel mio studio, che è ben diverso!
    Lo studio, soprattutto se di piccole dimensioni, 2 o 3 colleghi sotto lo stesso tetto, non è un vero ufficio: in realtà sei a casa tua. La macchinetta del caffè è tua, la pausa è tua, il lavoro è tuo… ma non sei a casa. Comunque esci e ti defili!
    Ovviamente dato che nello studio MIO, sto facendo il lavoro MIO, mi posso permettere anche di scrivere i MIEI post quando mi pare e piace.
    Lati negativi? No stipendio e spese per mantenere la baracca, che ovviamente consuma come una seconda casa…

  17. Elinor dice:

    Ciao Francesca,
    il tuo blog, segnalatomi da un’amica, mi fa compagnia da qualche settimana… mentre lavoro da casa! 😉 Anche io ho provato entrambe le esperienze, e devo dire che spesso l’ufficio mi manca. Chi è vessato dai colleghi e non sopporta più orari fissi, cartellini, riunioni e via dicendo tende a vedere il lavoro da casa come una sorta di idillio… I lati positivi sono tanti, e non ha senso ribadirli perché li hai già elencati tu, ma quelli negativi non mancano. Il primo, a mio parere, è l’assenza di confini tra vita privata e professionale: ti ritrovi immersa sempre nella stessa dimensione, senza mai poter staccare davvero la spina, soprattutto se il tuo è un lavoro intellettuale, che raramente può iniziare alle 9 e finire alle 18 spaccate… La casa, poi, è una fucina di tentazioni malsane: frigorifero e televisore, in primis… E vogliamo parlare delle simpatiche incombenze che ti vengono assegnate “perché tanto sei a casa”? Sei sempre tu a spupazzarti idraulici, elettricisti e caldaisti, avendo “la fortuna di essere flessibile”. Non è facile spiegare che sì, sei flessibile, ma poi le due ore perse al pomeriggio in qualche modo le devi recuperare… Se invece lavorassi in ufficio potresti chiedere un regolare permesso…
    Ora, per me, è iniziata una fase cruciale: sono incinta e tutti mi ripetono che è un privilegio lavorare da casa, che potrò mettermi tranquillamente al PC mentre il bambino gioca… Mmmh… Provate voi a tradurre un saggio di teologia con un neonato accanto, per quanto adorabile… Preferirei di gran lunga avere diritto a una regolare maternità, invece di dover lavorare fino all’ottavo mese di gravidanza e ricominciare un mese dopo il parto…
    L’unica cosa a cui mi sono davvero abituata è la “solitudine”, perché è sempre molto, molto relativa. Fra gatto, internet, telefono, amici da vedere nei ritagli di tempo e caldaisti di cui sopra, il senso di alienazione che provavo all’inizio è via via svanito.
    Il dibattito resta aperto…
    Un caro saluto dall’hinterland di Tortellinicity

  18. panz dice:

    @Elinor: sono d’accordo su tutto con te. La mia esperienza è molto simile e anche io mi irrito molto quando mi dicono che si riesce a lavorare con il bambino accanto. Oddio, conosco mamme bravissime in grado di farlo ma penso anche che dipenda dall’indole del bambino. La frollina è abbastanza esagitata e fino a poco tempo fa aveva bisogno continuo di essere seguita per non rischiare la propria vita.

  19. Giulia dice:

    Partecipo al sondaggio: dell’ufficio mi piace il fatto di uscire di casa e avere un altro “mondo” in cui vivere, perchè penso che se lavorassi a casa dopo un pò mi isolerei dal mondo esterno…però mi piacerebbe anche provare ad avere un lavoro autonomo, cioè senza capi e con orari flessibili..Comunque secondo me il paradiso sarebbe avere il part-time, per avere i vantaggi del lavoro dipendente, ma molto tempo libero!!!! Peccato che dove lavoro io “part-time” è tipo una parolaccia!!! Guai a nominarlo!!!

  20. panz dice:

    @ Trasparelena deciso cosa? io ero interessata a sapere il vostro punto di vista mica decidere qualcosa…
    un sondaggio si fa per valutare cosa ne pensano gli altri, non necessariamente per prendere decisioni.

    non era per orientare me a decidere qualcosa (io amo degli aspetti dell’uno e dell’altro) ma per capire cosa ne pensavano i lettori…senza nessun giudizio a margine

  21. Chiaretta dice:

    Io avrei un altro punto a favore/sfavore del lavorare a casa: si mangia in continuazione!

  22. mario dice:

    sarà scontato, ma penso che la discriminante sia come ci si trova con i propri colleghi/capi. Se ci si trova bene, ci sono solo vantaggi a lavorare in ufficio, viceversa può diventare un vero inferno…per esempio, visto che ormai è estate, per l’aria condizionata siete sempre d’accordo ??
    😉

  23. acasadiclara dice:

    io sono per il lavoro in ufficio anche se:
    – sopratutto d’estate pagherei per il part time
    – può capitarti di avere colleghi antipatici e sopratutto incompetenti (che è la peggior specie)
    – non è vero che decidi tu quando uscire, da noi spesso si sta lì oltre l’orario-SIGH
    – non ho tante chanche di carriera
    Non so se cambierei per il lavoro a casa. Mi piace uscire da casa, lavorare insieme alle persone, avere un ruolo nella società “attiva” ed essere “rivendibile” in caso di disastro aziendale…
    Però devo dire che lavoro in un’azienda abbastanza “easy” e quando mi chiamano dal nido perchè il pupo vomita o ha la febbre posso lasciare lì tutto e andarmene.
    Però devo dire che lavoto ad 15 minuti a piedi da casa e dalla scuola dei miei figli.
    Però devo dire che ho un maritoprof e nonni molto disponibili che suppliscono alle mie assenze.
    Certo, in un mondo ideale farei il lavoro per cui ho studiato e la fatica srebbe minore perchè avrei sicuramente più soddisfazioni in campo professionale. Invece ormai mi ono rassegnata al lavoro in azienda (che mi permette però di vivere e di avere una casa e una famiglia….c’est pas mal….)
    ciaoooooo

  24. Trasparelena dice:

    @panz
    lo chiedevo perchè quando ti ho fatto le mie considerazioni in merito agli svantaggi di lavorare da casa o dall’ufficio mi hai un po’ zittito dicendo che quelli che io vedevo come svantaggi dello stare fuori casa tutto il giorno non lo sono.

  25. panz dice:

    @ Trasparelena
    zittito? oddio non era mia intenzione. volevo però puntualizzare che non è che lavorando a casa si lavori di meno o lo si possa fare con il pupo in mezzo, tutto qua…. non è che ce l’avessi con te, solo che volevo sottolinearlo perché ho notato che un po’ una roba che viene detta da chi non lo ha mai provato e secondo me è un falso mito

    ma mica volevo zittire, era una proposta di discussione

  26. francesca dice:

    salve a tutti io come mamma di due bambini, il primo avuto proprio appena laureatami, non riesco a trovare uno stralcio di lavoro, fuori casa: le frasi sono sempre le stesse, ma con un bambino, non so come fa, con tutto che il bimbo viene guardato dalla nonna anche 24 h su 24. allora cerco i lavori da casa, ma mi rendo conto che lavoro 9 ore al giorno, più le altre non so quante, per i bimbi e la casa.
    Dicevo nove ore al giorno e n on so farò 250 euro. secondo me se ci fosse una proposta decente il lavoro a casa per noi mamme, anche se per certi versi secondo me più stancante, però sarebbe una mano santa.
    Non si e’ poi molto soli con skype o simili, un po dsi contatto anche se non personalissimo, ma è possibile.

    ciao a tutti

  27. rita dice:

    io ho lavorato 20 anni in un ufficio pubblico ora da circa 7 anni faccio un lavoro autonomo, prima lavoravo 6 ore al giorno 26 giorni di ferie l’anno malattia pagata, ora lavoro a volte anche 15/18 ore, ferie è una parola sconosciuta, e se sto male non percepisco stipendio.
    di una cosa assolutamente non farei a meno: il contatto con altre persone, e lavorando a casa questo rischio c’è

  28. serena dice:

    ciao, sono abbonata a Grazia, indi per cui giungo qui.
    mi chiamo Serena e di solito lo sono davvero, perchè se l’ironia è indispensabile per sopravvivere da single, figuriamoci da mamma separata. Dico di solito e lo dico sotto a questo post perchè a 41 anni mi trovo disoccupata da quasi un mese:la società dove lavoravo è fallita. E mi sento un pò fallita anch’io nonostante abbia vent’anni d’esperienza in campo lavorativo.
    Mio figlio a settembre comincerà la prima elementare, traguardo importante, avere un pò di tempo da dedicargli i primi giorni non sarà male, ma siccome non sono un’ereditiera urge presto un lavoro.
    E so già che mi dovrò accontentare.
    Però mi piacerebbe tanto poter lavorare da casa per potermi dedicare al mio bambino non avendo nessuno a cui affidarlo.
    Comunque, complimenti e tanti auguri per il futuro.

  29. Gianfranco dice:

    Io lavoro da una vita a casa, come traduttore (senza contratto, beninteso, arrangiandomi come posso). Tutti invidiano la mia condizione ma io posso dirvi che INVIDIO quella di chi va al lavoro fuori casa. Sono costretto a stare buona parte del giorno davanti a un PC affidando le mie relazioni al telefono e ad Internet (che non sostituisce minimamente i rapporti personali). Certo, quando mi capita di uscire la sera e di vedere persone chiuse in macchina, in fila una dietro l’altra, che già stanche per una giornata di lavoro dovranno attendere un’ora e mezza prima di fare ritorno fra le pareti domestiche…mi viene da riflettere. Lo stesso quando senti del collega o del capo che ti rende la vita difficile. L’ideale? Un luogo di lavoro non tanto lontano, un ambiente tranquillo, meglio di tutti un’attività gestita per conto proprio (tipo un piccolo ufficio o un negozio). Purtroppo godere di queste situazioni è assai raro. Cmq se può consolarvi ho un amico che fa il commercialista, lui va in ufficio ma è costretto a stare dodici ore al giorno per conto suo perchè compilare una sfilza di 740 mentre si chiacchiera con qualcuno è impossibile.

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