Sul tempo delle donne e sul ferro da stiro
C’è questo articolo che ho letto oggi.
Parla di quanto tempo in più hanno gli uomini rispetto alle donne. Donne che fanno le pulizie, cucinano e stirano. Donne che hanno anche maledettamente tempo perché stanno perdendo (o non trovano) il lavoro e allora si impegnano in session di aspirapolvere, riordino compulsivo e cenette da chef. Ne sappiamo tutte qualcosa.
Sappiamo cosa significa, in certi momenti della vita o anche solo della giornata, essere prese dal senso di dovere (o doverismo) che ci spinge a credere che tocchi a noi, che sia nostro appannaggio fare in modo che marito e figli vadano in giro ordinati e puliti e mangiati.
Io ho dalla mia una grande fortuna: quella di essere profondamente egoista in questo senso.
Ho sempre pensato che essere puliti e ordinati fosse compito ciascuno del proprio (ovvio, non mi riferisco ai figli piccoli) e che quando ci si riproduce, il compito di gestire impegni e incombenze per il figlio fosse assolutamente di entrambi.
Se c’è una riunione al nido di frollina, non mi passa nemmeno per l’anticamera del cervello di farmene carico in solitaria. Non è che perché io lavoro a casa che devo per forza essere l’unica a interessarmi alle faccende familiari. Si tira a sorte. Si suddivide.
Poi ci sono le pulizie. Quelle proprio le si fa insieme. Fifty, fifty. Una volta alla settimana. Il sabato si pulisce, durante la settimana seguente si sporca. Via, via che passano i giorni si accumula polvere, panni da lavare e letti da rifare. Bene.
Tanto arriva sempre il sabato. Per noi le pulizie sono come la messa per i cattolici: una volta alla settimana. Non ho intenzione di mettermi a pensare al bagno da pulire o alle lavatrici da fare se non nel tempo che concedo a queste mansioni. Puntuale, rituale e regolare.
Per quanto riguarda lo stiraggio, da tempo abbiamo buttato ferro vecchio e asse arruginito. Mai usati in 8 anni. Impossibile pensare che potesse diventare un’abitudine ora. Le camice di Tino vanno dirette in lavasecco: costa poco e se ne occupa qualcun altro. Se proprio, proprio ha voglia di rendersi utile, allora ci pensa la sua mamma. Io no di certo. Stirare è noioso, caldo e alienante.
Non mi interessa proprio.
Io mi compro vestiti elasticizzati e ho imparato l’arte dello stendere bene che mi evita un sacco di fatiche ulteriori. Non faccio lavatrici intelligenti separando colori e puzze. Finisce tutto insieme, quando ce n’è e si fa una patta sui gradi a seconda dei capi più delicati.
Mia figlia veste un po’ stropicciato ma ho la vanità di credere che a due anni e mezzo non gliene possa fregare di meno. Proprio come al mattino, quando tento – invano – di pettinarla e mi fa capire che non c’è cosa al mondo che la irrita di più e dato che anche io mi spazzolo molto poco i capelli, perché accanirmi su di lei? Anche no.
Quando di lavoro ne avevo poco o anche no, preferivo di gran lunga passare tempo al blog o a pensare a come inventarmi un lavoro o a scrivere, piuttosto che lavarestirarecucinare.
Più edificante un libro
Più sana una passeggiata all’aria aperta
Meglio un post.
Un’idea insana e un progetto per guadagnare due lire.
Insomma. Secondo me ci mettiamo un sacco di paletti noi. Gli uomini vanno educati. Gli si deve insegnare – a fatti e non a parole – che i compiti vanno divisi, che non “sono bravi perché aiutano” ma fanno solo il loro dovere nel consesso familiare.
Poi è necessario eliminare i fronzoli e i pipponi.
Solo in questo modo non si cadrà nel vortice della mensola polverosa o dell’armadio in disordine.
Che sono robe da poco.
Stronzate immense che rimpiccioliscono il pensiero e mettono in naftalina le idee.
Io poi – non è che mi sono elevata del tutto eh?
Per esempio c’ho la mia nevrosi della cucina pulita e ogni sera che dio manda in terra, ci passo i miei bei 15 minuti a farla risplendere.
Ma solo 15
poi basta
e ogni sera me lo dico che è una nevrosi
tanto per non prendermi troppo sul serio
tanto perché mi voglio ricordare che lo sguardo di disappunto della suocera che entra in casa e scansisce la stanza e inorridisce di fronte al mio menefreghismo per l’ordine è sano. Se non ci fosse, ecco allora probabilmente, trovereste i miei neuroni inamidati.
Ben bene
insieme alle camice di Tino
ecco, mi piacerebbe dire che anch’io ci sono riuscita. invece sono ancora vittima di un certo qual doverismo che mi fa piantare lì tutto a una certa ora e mi mette davanti ai fornelli (o quel che l’è). ma intanto ho superato la fase compulsiva, e lo considero già una vittoria. di pirro? speriamo di no
Panza e’ verissimo quello che dici , e’ sacrosanta verita’ che la donna frustrata poi si fissa sulle pulizie come valvola di sfogo e che ne fa’ poi una ragione di vita.
Ma io di tornare nel caos proprio non ce la faccio.
sara’ anche vero che dal caos nasce una stella danzante ma a casa nostra se non c’e’ un minimo di ordine crolla tutto come una composizione di domino.
Se ogni giorno ( finche’ sono a casa) dedico un’ora o due alla casa , il sabato e la domenica non devo toccare nulla. Ho anche notato che da quando ho un minimo di sistema, di lavoro domestrico ce n’e’ molto meno da fare.
Con questo non voglio dire che sono una specie di Martha Stewart de noartri, al contrario: io sono la regina dei disordinati e disorganizzati e devo lavorare il doppio per gestire la casa.
Per quanto riguarda Matt …ecco. Lui cambia Isa, la veste, le mette il pigiama, la lava, le canta la ninna nanna…la consola di notte, la porta al parco , o nei suoi giri per negozi. Si occupa delle bollette, dei contratti e della manutenzione ( per questione di praticita’, visto che erano tutti gia’ a suo nome quando sono arrivata qui).
Rimette a posto i giochi la sera e passa l’aspirapolvere a richiesta..basta, non chiedetegli altro. E per me e’ abbastanza visto che sono a casa e questo al momento e’ il mio lavoro.
Poi quando trovero’ un’impiego , beh allora se ne riparlera’, ma se lui lavora 10 ore ed io per un motivo o per un’altro sono a casa…beh non mi sembra equo chiedergli di fare piu’.
In genere è giusto dividersi i compiti. Mio marito lavora più o meno dieci ore al giorno, io ho più tempo, anche se comunque lavoro e di base cucino e riordino un po’, ma non è che proprio mi sto ad ammazzare per la casa. Anche perchè quando non c’ho voglia, può cascarmi il tetto addosso. I “mestieri” casalinghi, vengono nell’ordine delle priorità, proprio alla fine di tutto. E poi ho un jolly! La fatina caterina, per la modica cifra di 25 euro, viene una volta alla settimana a stirare una baraonda di roba e , quando può, risitema anche un po’ casa. Viene il giovedì, il mio favorite day.
Credo che, molto spesso le donne siano abilissime a crearsi le proprie prigioni. Un po’ per educazione e un po’ anche per una certa mania di controllo che presumono di avere sugli uomini se badano a loro come dei pupi. Mah! su questo tema si potrebbe aprire un dibattito!
sul ferro da stiro ho fatto esattamente come te! si è perso con il traloco nel lontano ottobre del 2005 (forse che io l’abbia lasciato nella vecchia casa sneza rendermene conto o rendendomene conto e nascondendolo bene in modo tale che nessuno lo ritrovasse in tempo utile per portarlo con noi? :-P)
Quindi, si stende bene e se c’è qualche piegolina, chissene.
Sul pulire la casa, mi concedo il lusso della donna delle pulizie, 2 ore una volta settimana. Stop io non pulisco per il resto dei giorni.
Cucinare, cucino io. Ma mettere a posto la cucina dopo, ci pensa lu.
Unico enorme buco nero: la gestione di gaia. Mia, in tutto e per tutto. Non credo neanche che lu sappia che in camera di gaia c’è un armadio con dentro i suoi vestiti!
Panz , io non ho dovuto fare molta fatica a buttare il ferro che c’ho tutto elasticizzato..
eppoi da questo punto di vista ho un santo (pure troppo) maniaco dell’ordine e dalla precisione cha mi aiuta a fare le cose importanti..(e che spero continui così)
Quella che descrivi è una buona cultura ed una cultura sicuramente più anglosassone della nostra..noi badiamo alle apparenze molto più di loro..e ci ritroviamo a perdere tempo dietro cose inutili…noi Italiani non siamo sciolti..se lo diventiamo è perchè non ci arriviamo più..però invece bisogna rilassarsi..e insegnare come stai facendo tu questa rilassatezza ai nostri figli..
un altro motivo per amare il popolo anglosassone..ma io so fissata..
Credo che un pò di masochismo e sindrome di wonder woman annida in noi donne, mamme, casalinghe. Finchè Vittoria era piccolina ho ceduto affinchè una donna delle pulizie si “impossessasse” della mia casa violandola con stracci e detersivo, ma ora che riesco a gestirla meglio e la donna si è licenziata preferisco provvedere io, principalmente perchè mi ritengo più brava e poi perchè mi sento in colpa di spendere dei soldi quando posso pensarci io anche se a volte è molto pesante perchè lavoro tutto il giorno e mi rimane solo il week end. Per non parlare dell’ossessione delle lavatrici perchè quando i sacchi del bucato sono zeppi mi piglia lo sconforto e allora appena metto piede in casa zac parte la lavatrice, mio marito non si capacita di quanti panni sporchi riesca a produrre una famigliola di 3 persone e ha il sospetto che io lavi e rilavi sempre gli stessi. Come vedi sei in buona compagnia.
Un abbraccio
Stefania mamma di Vittoria
Stefania, ma lo sai che Matt ha detto esattamente la stessa cosa? Lui pensa che LA lavatrice andrebbe fatta una volta a settimana . Se fosse cosi’ verremmo sommersi e soffocati dai panni sporchi dopo 5 giorni 😀
“non “sono bravi perché aiutano” ma fanno solo il loro dovere nel consesso familiare”
Questa è una meraviglia di frase. Non sai quanto ci passa tra queste due cose apparentemente non molto dissimili.
Io ho provato per anni a sollecitare la collaborazione doverosa del marito, alla fine ho desistito e sono ricorsa alla wonder-Adele che con 25 euro il mercoledì mattina mi stira tre bucati, pulisce tutta la casa e pure le terrazze. Credo che per avere la collaborazione degli uomini ci voglia una “educazione a monte”, il mio ha sempre trovato tutto pronto-pulito-perfetto grazie a mamma e nonna, il tipico bamboccione insomma, che quando poi si accasa continua ad avere la stessa mentalità. E come diceva la Martini “gli uomini non cambiano”. Ciao Panz.
Io credo che in tutto ci sia bisogno di una giusta “misura”, non sono una fanatica del pulito, odio stirare e togliere la polvere ma ogni tanto va fatto.
durante il week end può pure crollarmi addosso una montagna di disordine, me ne frego è passo le giornate in compagnia di tutta la mia famiglia a fare qualcosa di bello, durante la settimana invece sono una mamma/casalinga, passo le giornate con i miei bimbi e riordino casa, se non lo facessi sarebbe il caos e onestamente mi infastidisce e mi “stanca mentalmente” stare in mezzo al disordine, oltretutto con un cagnolino a casa sono praticamente costretta a lavare (minimo) tutti i giorni la cucina, altrimenti sai che puzza e quanti peli :-).
Non posso permettermi una signora che mi aiuti e visto che passo tanto tempo a casa mi sembrerebbe assurdo pagare qualcuno per fare quello che posso fare io, mio marito fa un sacco di cose, ma onestamente non mi va di chiedergli di pulire, ne è perfettamente capace e quando io non posso lui lo fa, ma visto che lui lavora fuori casa non vedo perchè debba farlo lui e non io che ho molto più tempo a disposizione. Insomma ogniuno di noi fa qualcosa per l’altro in un normale “nostro” equilibrio 🙂
concordo sulla giusta misura e sul trovare ogni coppia il suo equilibrio.
noi si pulisce due ore al mattino al sabato e bon
la casa – piccola – rimane in ordine abbastanza per tutta la settimana. fermo restando che ogni giorno spazzo, qualora ce ne sia bisogno e mi occupo della cucina.
personalmente ci sono dei giorni che lavoro anche 8/10 ore (nel frattempo c’è anche la figlia che fa scuola part time) per cui non mi sento affatto in colpa se tengo indietro le pulizie…
detto questo
pulendo due ore a settimana e bona
la casa è più che decente
almeno la mia
la fortuna di averne una piccola?
non so
per il resto
io sono convinta che se si lavora entrambi non si possa assolutamente pretendere dalla donna un carico superiore al marito
certo
se mamma non lavora e ha tempo
meglio sbrigare tutto nella settimana
a me piacerebbe non doverlo fare il sabato mattina
ma diverso non si può.
per cui
in mancanza dello schiavetto
si fa quel che si può…
Panzina, comprendo e condivido appieno.
Il gene della casalinga decisamente non è in me, non so che farci e non è che mi stia proprio proprio consumando dal dispiacere.
Fortuna vuole che il gene del cuoco sia in Luca … oddio, forse tanta fortuna non è: ho messo su quasi 10 kili nei primi 5 anni di convivenza …
Comunque sia: lavoriamo tantissimo tutti e due e le cose in casa vanno per forza divise.
Lui è bravo a cucinare e c’ha delle fisime pazzesche sulla gestione della cucina, che trovano la loro massima espressione nel posizionamento dei cibi all’interno del frigorifero (che ai miei occhi risulta maniacale e un tantino misterioso). Benissimo: allora io mi occupo del bucato, visto che lui ha il sacro terrore di avvicinarsi alla lavatrice (anche se non ho mai capito il motivo).
Io cambio le lenzuola del letto, dato che lui non è in grado di fare gli angoli nemmeno sotto minaccia di morte. Le piantine spirano appena sentono nominare me, mentre lui tiene il pollice verde da fare invidia.
Insomma, ci si organizza sulla base di capacità e gusti.
Il ferro da stiro ce l’ho. Da qualche parte.
Non ricordo bene dove.
Anche io sono una adepta della sacra arte dello stendere bene i panni. Lode alla sua inventrice.
L’hai detto benissimo! Io son d’accordo al mille per cento
Ciao, non posso trattenermi dal dire la mia sulla condivisione dei lavori domestici! Anche se siamo freschi di convivenza (1 anno) e di età (26e27) penso che ce la stiamo cavando bene: le pulizie si fanno rigorosamente in due, in genere il sabato o la domenica, ma a volte in un impeto di pazzia il venerdì sera…Poi ognuno di noi ha la sua specialità: io cucino perchè mi diverto, lui è bravo e preciso a spazzare per terra e a pulire la cucina dopo che io ho “sporcato”! Sono d’accordissimo sull’abolizione dello stiro, del tutto inutile se non si indossano camicie! Il mio ragazzo è stato da subito disponibile a imparare tutto, e quello che mi rende troppo fiera di lui è quando dà a sua madre consigli sulla gestione della casa (tipo” Mamma, ma che stiri a fare, basta stendere bene i panni!” o ” Quel detersivo per i piatti costa troppo, se prendi quell’altro pulisce bene uguale!”) Adesso lui è stato disoccupato 3 mesi, e io per 3 mesi non ho MAI visto nè lavatrice nè spugnetta per i piatti, poverino, ha fatto tutto lui, e quando tornavo la sera la casa era uno specchio…ma ora che ritorna a lavorare sono ben felice di ritornare al nostro normale disordine!!! Chissà se quando avremo dei bambini saremo altrettanto bravi…..Panza, ti leggo sempre, continua così!!!
Approfitto per un salutino ricambiando la tua visita. In ogni caso in casa Eppifemili le cose un po’ si ignorano un po’ si fanno sbrigare da Aldonsa (che per 3 ore a settimana ci salva la vita).
Per un po’ visto i tempi ho anche pensato di fare a meno di lei, ma poi mi sono resa conto che non è questione di costi, ma proprio di equilibrio di coppia. Non mi va di creare attriti e incomprensioni sull’argomento pulizie che comunque alla fine resta inconciliabile. In questo modo evitiamo tensioni e tutto fila liscio…anche se dovesse costare una cena in meno al risotrante. 😉
Una filosofia di vita! Condivido in pieno, soprattutto per quel che riguarda il ferro da stiro. Incredibile ma vero, alla lunga sono anche riuscita a convincere mia madre!
A presto.
Spunti interessantissimi, e condivido sul fatto che i lavori di casa vadano fatti in due. Ne approfitto per chiedere se qualcuna sa darmi un parere sui ferri da stiro Rowenta, visto che devo sostituire quello che uso attualmente. Chi di voi li utilizza? Che durata hanno nel tempo? grazie